Sono 500.000 euro quest’anno i fondi del 5 per mille che il Politecnico di Milano investirà per finanziare cinque progetti di ricerca, vincitori del Polisocial Award, la competizione promossa ogni anno dall’Ateneo nell’ambito del suo programma di responsabilità sociale.
L’ottava edizione della competizione si concentra sul tema “Equità e Ripresa”: i progetti proposti mirano a sviluppare metodi, strategie e strumenti capaci di ridurre gli squilibri sociali aggravati dall’emergenza Covid-19, favorendo l’accesso a risorse e opportunità da parte di persone, categorie o comunità vulnerabili, in un’ottica di equità e sostenibilità.
I PROGETTI VINCITORI
BUDD-e | Blind-assistive aUtonomous Droid Device Responsabile scientifico: Marcello Farina, DEIB Il progetto promuove una ripresa equa indirizzandosi alle persone ipovedenti, colpite dalle misure di contenimento del Covid-19 e dalle restrizioni poste alla fruizione quotidiana di spazi e servizi. Lo scopo è permettere una rinnovata accessibilità a servizi e luoghi pubblici da parte di questi soggetti, mediante un approccio integrato che fonde design inclusivo, tecnologie IC e robotica.
Co-WIN | Cantieri di cooperazione win-win per la riqualificazione degli immobili confiscati alle mafie e l’equità sociale Responsabile scientifico: Andrea Campioli, DABC Esperienze pilota per la messa a punto di un modello innovativo hub and spoke di recupero e valorizzazione degli immobili confiscati alla criminalità organizzata. Obiettivo è innescare dinamiche di rigenerazione sociale basate sulla formazione tecnica e l’integrazione lavorativa di categorie fragili, lasciando segni tangibili di equità e legalità.
EQUI_06 | Equità e qualità per l’infanzia: orientamenti per realizzare il sistema integrato 0-6 Responsabile scientifico: Stefania Sabatinelli, DASTU A partire da uno studio pilota, che aiuterà ad approfondire il complesso quadro di bisogni e risorse relativi alla prima infanzia, la ricerca intende definire degli orientamenti per la realizzazione di poli territoriali integrati di servizi pre-scolari “0-6” in contesti urbani, in particolare in aree a maggior rischio di esclusione sociale e povertà educativa.
RESTARTHealth | Renewable Energy Systems To Activate Recovery Through the Health sector Responsabile scientifico: Marco Merlo, DENG Il progetto mira a rafforzare le infrastrutture sanitarie e i servizi alle comunità nell’Africa sub-sahariana, studiando una gestione efficiente dell’energia elettrica per microreti ibride. Test e applicazioni dimostrative in un ospedale e tre centri sanitari in Uganda consentiranno di produrre linee guida di validità generale.
SOSpesa | Reti di vicinato per il recupero, la distribuzione e la valorizzazione dell’eccedenza alimentare Responsabile scientifico: Davide Fassi, DESIGN In accordo con il tessuto associativo del quartiere Nolo a Milano, il progetto punta alla creazione di una rete di attori locali solidali che, mappando i flussi di cibo, offra prodotti alimentari a prezzi calmierati, recuperi il cibo in eccedenza e trasformi l’invenduto a favore di categorie deboli.
MAP “The best of”: ci sentiamo un po’ delle rockstar, con un numero così celebrativo della community. Abbiamo raccolto per voi tutti gli articoli più letti e commentati di questi 5 anni, riservandoci ovviamente di aggiornare qualche dato (per esempio quelli delle classifiche universitarie, spoiler: sì, siamo ancora in cima) e confezionare una piccola chicca in fondo al numero: una galleria dei campioni politecnici del 2021!
Un numero assolutamente da leggere se avete voglia di sbirciare il “dietro le quinte” di alcuni tra i laboratori più curiosi del mondo, se amate camminare sui tetti, andare al cinema, alle terme, se amate il design e la tecnologia, se siete dei navigatori, degli sportivi o se invece preferite i libri di cibernetica e le insalate di matematica, se avete amici/figli/nipoti all’estero o se siete voi stessi lontani dall’Alma Mater, magari nello spazio. Sicuramente, da leggere se siete orgogliosi di aver fatto il Poli.
Questo MAP, nelle parole di Enrico Zio, presidente Alumni Politecnico di Milano, Delegato del rettore per gli Alumni e per il Fundraising Individuale,
“È un omaggio al lavoro che gli Alumni fanno, al loro contributo alla società, concreto, utile e bello, appassionato e attento. È un’ode alle attività e iniziative degli Alumni del Politecnico di Milano che alimentano di idee e energie l’ecosistema ricerca-aziende-istituzioni, portando il DNA del “saper fare” politecnico fuori dai laboratori dell’Ateneo, a disposizione del contesto industriale e sociale”.
Potete leggerlo in anteprima qui sotto. Come vedete, per il compleanno di MAP gli abbiamo cambiato i vestiti: fateci sapere cosa ne pensate!
Il MAP è una delle tante iniziative creata da Alumni Politecnico di Milano. Se ti piacciono questa e le altre attività gratuite per tutti i laureati, puoi sostenerle con una donazione.
Sinergy Flow, la startup supportata da Polihub e fondata da Gabriele Panzeri e Matteo Salerno, Alumni Ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie, ha vinto il Premio Nazionale per l’Innovazione 2021 (PNI).
Già vincitrice della Start Cup Lombardia, Sinergy Flow si è portata a casa la vittoria in questa “business plan competition” grazie alla sua batteria innovativa a basso costo, sostenibile e ad alta efficienza. La batteria costa fino a 30 volte meno rispetto alle soluzioni presenti oggi sul mercato e non usa materie prime preziose, poiché si basa su sottoprodotti dell’industria petrolchimica ricchi di zolfo, nel rispetto dei principi della circular economy.
“L’elevata accessibilità delle materie prime utilizzate eviterà la creazione di oligopoli geopolitici nel loro approvvigionamento, promuovendo l’indipendenza energetica delle singole comunità” dichiara a RepubblicaAlessandra Accogli, Alumna Ingegneria dei Materiali e amministratore delegato dell’azienda – Questo premio ci consentirà di accelerare lo sviluppo e la diffusione di questa tecnologia sul mercato e dare un contributo forte a una transizione energetica completamente sostenibile“.
Il PNI – a cui concorrono i migliori progetti d’impresa hi-tech italiani nati in ambito universitario, vincitori delle 15 competizioni regionali (StartCup) – nel 2021 ha visto la partecipazione 63 progetti di impresa innovativa, che si sono sfidati intorno al tema “Dalla ricerca all’impresa per un futuro sostenibile”.
Il montepremi complessivo ammonta a 1,5 milioni di euro: circa 500.000 in denaro e 1 milione in servizi, offerti dagli Atenei e dagli incubatori soci di PNICube.
“Io voglio uscire di qua meglio di prima”, dice Filippo, detenuto nel carcere di Bollate (il nome è di fantasia). Con il progetto ACTS | A chance through sport, un gruppo di studenti e ricercatori del Politecnico raccoglie questo desiderio e entra nelle Case di reclusione di Opera e Bollate e nell’Istituto Penale Minorile “Beccaria”. L’obiettivo è quello di promuovervi la pratica sportiva come strumento di crescita, emancipazione e responsabilità personale.
Dal 2019, studenti e ricercatori lavorano fianco a fianco con i detenuti e con gli agenti della polizia penitenziaria per progettare spazi e pratiche di risocializzazione attraverso lo sport: partecipano al progetto di ricerca e didattica i dipartimenti di Architettura e Studi Urbani, Design e Elettronica, Informazione e Bioingegneria. Il gruppo lavora sugli spazi, sulle strategie di comunicazione per costruire e facilitare le relazioni con le persone detenute, gli agenti penitenziari, l’amministrazione e sul monitoraggio delle condizioni fisiche di detenuti e agenti attraverso l’utilizzo di dispositivi indossabili.
Credits: ACTS
“L’esperienza sul campo del progetto ACTS è stata una grande occasione di incontro sia con una realtà a me distante come quella del carcere, che con un progetto così ben strutturato e articolato su più livelli. Il desiderio di approfondimento che si respira all’interno del progetto è trascinante e ogni giorno motivante a portare avanti quest’esperienza”: sono le parole di Tommaso Ripani, studente triennale in Design della Comunicazione della Scuola del Design, che ha seguito la fase su campo all’interno del carcere di Bollate e ha continuato a lavorarci anche nel suo tempo libero, trasformandola in una attività di volontariato.
Con altri studenti che partecipano al progetto ACTS sviluppando progetti di comunicazione, Tommaso si rivolge agli Alumni affinché lo aiutino a dare voce al progetto e alla sua natura così vicina all’anima politecnica del design: “Gli studenti ci aiutano a raccogliere storie di sport e di vita in carcere e vogliono raccontare questa loro esperienza – commenta FrancescaPiredda, docente del Dipartimento di Design – insieme, stiamo sviluppando strumenti di design della comunicazione che supportino la ricerca sul campo, con un obiettivo ad alto impatto sociale: il nostro approccio si basa sul presupposto che comunicare vuol dire ‘mettere in comune’ quindi che comunicare sia utile ai detenuti, agli agenti, ma anche agli studenti che sono il futuro della nostra società civile”. Nel concreto, il gruppo intende girare un documentario che racconti la vita delle persone detenute, il lavoro di ricerca e progettazione e l’impatto che sta avendo sulla quotidianità nelle carceri.
“Per portare a termine il documentario servono circa 5000 euro”, conclude Piredda.
Le carceri sono “luoghi assolutamente remoti nella percezione di chi sta fuori, rappresentando forse la più grande rimozione sociale dei nostri tempi”, racconta il prof. Andrea Di Franco, responsabile scientifico del progetto, alla redazione di Startup Italia.
“Chi sta in carcere racconta che poche cose come lo sport aiutano a sopravvivere alle sue miserie”, è l’incipit della redattrice. “La visione politecnica dell’architettura come pratica sociale si insegna anche attraverso l’impatto che i nostri studi e il nostro lavoro di ricerca possono avere nella vita delle persone, concretamente”, continua Di Franco. “Con ACTS abbiamo puntato a un progetto ambizioso che, intervenendo sulle case di reclusione di Opera e di Bollate, nonché sull’Istituto penale minorile Beccaria, promuova lo sport non più come pratica occasionale, ma come un progetto più ampio e organico che faccia dell’attività motoria e sportiva anche uno strumento di relazione e socializzazione, di miglioramento effettivo del benessere fisico e psicologico delle persone, e naturalmente di riqualificazione degli spazi.”
Il Politecnico di Milano e STMicroelectronics, hanno inaugurato l’espansione della capacità manifatturiera di semiconduttori di PoliFab, il centro di R&S della nostra università dedicato alle micro e nanotecnologie. Un laboratorio creato per fornire gli standard tecnologici più avanzati per un’ampia gamma di applicazioni e processi associati alle cinque principali tecnologie abilitanti: fotonica, micro e nanoelettronica, biotecnologie, materiali avanzati e nanotecnologie.
La clean room di PoliFab – la struttura in cui le fette di silicio vengono trasformate in chip di semiconduttori – ha ricevuto attrezzature all’avanguardia da STMicroelectronics per dare impulso alle attività congiunte di R&S nei MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems), nel controllo di movimento, nell’elettronica di potenza e nell’isolamento galvanico.
L’infrastruttura ampliata della camera bianca renderà il Politecnico di Milano ancora più attraente per ricercatori e studenti di talento, e contribuirà a sostenere i progressi e la roadmap di sviluppo di ST nelle tecnologie a semiconduttore e in particolare nei MEMS, dove la società è leader mondiale con oltre 15 miliardi di dispositivi venduti ad oggi. Con il nucleo operativo per le attività globali di R&S sui MEMS di ST dislocato in Lombardia, vicino a Milano, la collaborazione con PoliFab punta a creare nella regione un centro di eccellenza per gli studi e la ricerca sui materiali avanzati per i MEMS.
Credits: Polifab
La collaborazione prevede inoltre investimenti in personale e programmi con borse di studio finanziate da ST, assunzioni di docenti e ricercatori e il finanziamento di progetti di ricerca congiunti.
Con i nuovi spazi, l’area totale qualificata del PoliFab raggiunge i 610 metri quadri, a cui si aggiungono i laboratori di caratterizzazione annessi, estensione che la rende paragonabile alle strutture analoghe dei migliori istituti di ricerca europei.
Stiamo sperimentando un nuovo modello di ‘trasferimento tecnologico rapido’, basato sulla realizzazione di un’infrastruttura congiunta di ricerca e innovazione che rende disponibili a ricercatori e studenti apparecchiature di prim’ordine per i semiconduttori, esattamente le stesse utilizzate negli impianti di produzione.
ha dichiarato Riccardo Bertacco, direttore di PoliFab.
PoliFab 2.0 è un sito fisico che promuove l’incontro tra brillanti idee scientifiche e tecnologie all’avanguardia per i semiconduttori, velocizzando così sia la ricerca di base.
È stato rinnovato, a 10 anni dalla prima firma, “Joint Labs”, l’accordo tra Politecnico di Milano, Pirelli e Fondazione Politecnico di Milano. L’intesa si rinnova – secondo le parole del rettore Ferruccio Resta – all’insegna “dell’importanza di un rapporto duraturo e costruttivo tra università e impresa, una delle chiavi di volta indicate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Joint Labs avrà una durata triennale e sarà focalizzato su progetti di ricerca per la continua innovazione tecnologica degli pneumatici. Grazie all’investimento di oltre 2 milioni di euro, si concentrerà su tre aree tematiche principali:
Simulazione, attraverso l’utilizzo integrato del simulatore statico, installato nel centro R&D di Pirelli a Milano, e del simulatore dinamico del Politecnico, con l’obiettivo di ottimizzare le fasi di sviluppo e test dei nuovi pneumatici, riducendo i tempi e rafforzando la collaborazione con le case automobilistiche;
Materiali, con lo sviluppo di soluzioni innovative, come, per esempio, materiali a basso impatto ambientale, e la modellizzazione dei processi di mixing;
Sviluppo Prodotto e Cyber, con sviluppi in settori quali l’aerodinamica dello pneumatico, la modellizzazione automatizzata del battistrada e il controllo intelligente del veicolo.
Credits: Drismi
I dipartimenti del Politecnico coinvolti nelle attività previste dall’accordo saranno cinque: Meccanica; Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica; Matematica; Elettronica, Informazione e Bioingegneria; Ingegneria Civile e Ambientale.
“Ricerca e formazione sono i presupposti di uno sviluppo industriale che guarda al futuro. L’intesa tra Politenico di Miano e Pirelli è solida ed è in questa direzione che intendiamo proseguire”,
continua il rettore.
“Questo accordo mira a consolidare rapporti duraturi per investimenti a lungo termine, che consentano di realizzare ricerche avanzate dall’alto contenuto sperimentale e innovativo. Partnership strategiche come questa creano un dialogo costante tra impresa e università al fine di condividere fabbisogni, strategie e visione”
conclude Andrea Sianesi, Presidente di Fondazione Politecnico di Milano.
La terza tappa del Best of 2021 ci porta ai tantissimi premi e nominations da tutto il mondo, in cui Alumni e Alumnae si sono distinti per il fattore Made in Polimi.
Un anno da ALUMNI! – commenta il Presidente Enrico Zio – Un anno che posso osare dire “normale”, vista l’eccezionalità della nostra comunità di Alumni. La serietà, la professionalità, l’etica e la dedizione degli Architetti, dei Designer e degli Ingegneri del Politecnico di Milano, uniti alla qualità delle loro competenze, portano “naturalmente” a questi grandi risultati. Allora, continuiamo a sorprendere il mondo con il nostro lavoro “normale”: io sono il Presidente di questa comunità, e me ne faccio vanto.
Mentre scriviamo, l’anno non è ancora finito e la lista potrebbe allungarsi. Sicuramente, poi, qualcuno ce lo saremo perso per strada: in quel caso, segnalatecelo e correggeremo. Certo è che queste cartoline dai podi del mondo, firmate da Alumni e studenti del Politecnico, sono una testimonianza della forza di questa community nei campi più svariati.
Aprile
Un italiano vince la James F. Schumar Scholarship
LorenzoVergari, Alumnus Ingegneria Nucleare al Poli e oggi dottorando alla UC Berkeley, riceve il premio assegnato annualmente, dal 1984, per risultati di ricerca nel campo della scienza dei materiali applicata al nucleare.
Maggio
European Inventor Award 2021, Marco Donolato è in finale
Nanoparticelle magnetiche per diagnosticare le malattie (anche la Covid19) in pochi minuti e low-cost: il brevetto dello startupper italiano MarcoDonolato, Alumnus Ingegneria Fisica, è in grado di rilevare malattie infettive, inclusa la febbre Dengue, Zika e il SARS-CoV-2. Il test richiede solo una goccia di sangue e produce risultati accurati in meno di 10 minuti, consentendo un trattamento tempestivo dei pazienti.
Elena Bottinelli vince il Premio Bellisario per la categoria Management
Le donne al centro della ripartenza: è questo il messaggio della 33ª edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne che fanno la differenza”. La Commissione esaminatrice del Premio Marisa Bellisario ha scelto, tra le vincitrici di questa 33° edizione, l’Alumna ElenaBottinelli, premiata per la categoria Management.
Valentina Sumini nominata Ambasciatrice del Design Italiano 2021
Alumna e Visiting Professor del Politecnico di Milano, Sumini pensa a una “visione architettonica dello spazio” e progetta case e alberghi per abitare su altri pianeti. Il titolo le è stato conferito a Washington durante la quinta edizione dell’Italian Design Day, promosso dall’Ambasciata italiana per celebrare il design e la creatività italiana nel mondo.
La Medaglia Giorgio Modena 2021 è stata assegnata al professor Pierangelo Metrangolo del Politecnico di Milano, per le sue ricerche sulla chimica dei composti alogenati
Tutto il mondo scientifico associa la scoperta del legame ad alogeno al Politecnico di Milano. Se non sapete cosa sia è perché ci porta alle frontiere della scienza: ne abbiamo parlato direttamente con il professor Metrangolo, del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano sul suto alumni.polimi.it. La Medaglia, istituita nel 2019, viene assegnata per onorare la memoria e il lavoro di Giorgio Modena, uno dei maestri e dei pionieri della ricerca in chimica fisica organica. “È un grande riconoscimento, per uno scienziato che si occupa di interazioni intermolecolari”, commenta il prof. Metrangolo, che prosegue: “ed è un onore che condivido con i colleghi del gruppo di ricerca. In particolare, con Giuseppe Resnati (abbiamo parlato di lui su MAP 9, a pagina 40) con cui ho avuto la fortuna di scoprire qualcosa di nuovo nella chimica, che verrà studiato e approfondito per decenni”.
At the intersection of architecture and technology
La University of Southern Denmark (SDU) ha assegnato il TEK Research Dissemination Prize 2021 a RobertoNaboni, Alumnus Architettura e Phd, oggi Associate Professor in Computational Design and Digital Fabrication nella stessa SDU, fondatore e direttore del gruppo di ricerca CREATE che si occupa di Computational Research in Emergent Architectural Technology. “Researching at the intersection of architecture and technology is just so exciting these days, and this award motivates me to keep doing it, and continue speaking about it around the world and on social media”, commenta Naboni.
Ottobre
James Dyson Award 2021 a tre politecnici
Strade più sicure, belle, sostenibili: LucaGrosso, SilvanaMigliozzi e AlessioPuleo, tre studenti magistrali di Intregrated Product Design, si sono aggiudicati il riconoscimento con il progetto Roadfix, uno strumento pensato per riparare i danni del manto stradale senza costi per il bilancio pubblico, coinvolgendo invece aziende sponsor grazie a un progetto di design. L’idea è nata durante il Laboratorio di Concept Design del prof. Massimo Bianchini al Politecnico e ha dato vita ad un prototipo. Il James Dyson Award è un premio internazionale di design dedicato ai giovani ingegneri e progettisti. I tre politecnici si sono distinti come i migliori giovani inventori tra oltre 2.000 partecipanti che hanno presentato le loro invenzioni da 28 paesi.
Eni Award: 2 Alumnae ricercatrici premiate dal Presidente della Repubblica
MonicaFerro e GretaColomboDugoni, Alumnae e ricercatrici del Politecnico di Milano, sono state premiate al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della XIII edizione di Eni Award, il premio per la ricerca scientifica di Eni, con la menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship”. Il premio, conosciuto anche come il “Nobel dell’Energia”, è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell’energia e dell’ambiente. Le Alumnae hanno ricevuto il premio per l’attività che hanno svolto nella startup Bi-Rex, di cui sono fondatrici.
Doppio argento per l’Alumna politecnica Federica Fragapane
Dopo aver ottenuto il secondo posto all’European Design Awards in giugno, Fragapane, Alumna Design della Comunicazione, riceve anche il Pierre Keller Award all’Hublot Design Prize 2021, il più importante riconoscimento nel settore del design per supportare i giovani talenti. Alle London’s Serpentine Galleries si sono riuniti 160 esperti e galleristi d’arte internazionali per presentare opere di artisti emergenti e affermati da tutto il mondo. FedericaFragapane è risultata vincitrice per il suo lavoro di data visualization che rappresenta la complessità di dati in forme organiche e poetiche.
Il 2021 è l’anno dell’argento per Fragapane, che a giugno ha ottenuto il secondo posto anche all’European Design Awards.
L’Alumna Tiziana Monterisi vince il premio di Fortune Italia
Monterisi ha vinto il premio MPW2021 – Fortune Italia, assegnato alla Convention Internazionale di MPW (Most Powerful Women) di Fortune Italia. L’Alumna in Architettura è CEO & Co-founder di Ricehouse, realtà focalizzata nella trasformazione degli scarti della produzione risicola in materiali per l’edilizia e le costruzioni. L’azienda utilizza tutti i materiali naturali che solitamente finiscono negli scarti per la creazione delle infrastrutture edilizie.
Nellie Award Italia, un premio per giovani laureate ad alto impatto sociale
Assegnato da The Circle Italia e Tiffany & co., nella sua prima edizione ha designato tre vincitrici in base ai successi accademici e all’impatto delle soluzioni che propongono: TracyBassil, Alumna Product Service Design e Ingegneria Gestionale, ha elaborato una proposta per affrontare la crisi abitativa dopo l’esplosione del porto di Beirut del 2020. MarineKerdaffrec, Alumna Integrated Product Design, ha progettato un dispositivo che collega il monitoraggio dell’asma e il rilevamento dell’inquinamento atmosferico. ElenaRedaelli, Alumna Ingegneria Biomedica, con ha sviluppato un metodo per migliorare la vita delle persone operate con tecnica TEVAR.
Continuiamo il nostro percorso del Best of 2021: da Forbes al Corriere della Sera, la stampa internazionale e le imprese di tutto il mondo celebrano i più grandi professionisti dell’anno. Tra questi tante menti politecniche.
Un anno da ALUMNI! – commenta il Presidente Enrico Zio – Un anno che posso osare dire “normale”, vista l’eccezionalità della nostra comunità di Alumni. La serietà, la professionalità, l’etica e la dedizione degli Architetti, dei Designer e degli Ingegneri del Politecnico di Milano, uniti alla qualità delle loro competenze, portano “naturalmente” a questi grandi risultati. Allora, continuiamo a sorprendere il mondo con il nostro lavoro “normale”: io sono il Presidente di questa comunità, e me ne faccio vanto.
Mentre scriviamo, l’anno non è ancora finito e la lista potrebbe allungarsi. Sicuramente, poi, qualcuno ce lo saremo perso per strada: in quel caso, segnalatecelo e correggeremo. Certo è che queste cartoline dai podi del mondo, firmate da Alumni e studenti del Politecnico, sono una testimonianza della forza di questa community nei campi più svariati.
Marzo
11 politecnici nella lista Forbes dei giovani innovatori
È la celebre lista degli under 30 da tenere d’occhio per le loro idee e l’impatto che avranno sul mondo. Tra loro anche diversi politecnici: GiovanniPandolfiBortoletto, Ingegneria Aeronautica, 29 anni, fondatore di Leaf Space, per la categoria Science; MatteoMarzorati, 26 anni, categoria Games, fondatore di Cordens Interactive e Alumnus in Product Service System Design; DomitillaRapisardi, 29 anni, categoria Art&style, fondatrice di IINDACO e Alumna in Design della Moda; FrancescaBona, per la categoria Energy, 29 anni, esperta di transizione energetica, Ingegneria Energetica; AndreaEvangelista e ChiaraRiente, entrambi 27 anni, Alumni in Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie e Design della Comunicazione, fondatori di Piantando, per la categoria Social Impact; MarcoLaganà, 29 anni, categoria e-commerce, ha fondato Dog Heroes, Alumnus in Design della Moda; ElisaPiscitelli, 30 anni, e MariapaolaTesta, Ingegneria Gestionale, 29 anni, categoria Education, hanno fondato Orientami; EnricoBertino, Mathematical Engineering, e GianlucaMaruzzella, Ingegneria Gestionale, fondatori di Indigo.ai, categoria Enterprise technology.
World’s top 50 best designers of 2021 secondo Marie Claire
Tra i migliori 50 designer al mondo secondo la storica rivista c’è anche ElenaSalmistraro, Alumna in Disegno Industriale, designer, pittrice e illustratrice per grandi nomi quali Apple, Disney e Ikea.
Plasmare il futuro del business attraverso l’AI: le 40 nella lista di IBM
Nell’olimpo delle 40 donne dell’intelligenza artificiale troviamo due politecniche, entrambe Alumnae in Ingegneria Elettronica: DonatellaSciuto, prorettrice del Politecnico di Milano e delegata del rettore alla Ricerca e alla Diversity, e ElisabettaBurei, Alumna in Ingegneria Elettronica e Senior manager demand&project di CheBanca!
5 Alumnae politecniche tra le “inspiring 50” italiane
Le donne ai vertici del mondo tecnologico in Italia: dal digitale, all’intelligenza artificiale, alla robotica, alle life sciences e via dicendo. Nella lista, 5 Alumnae internazionali: CristinaCanavesi, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Co-founder & President at LighTop Tech Corp; ElenaBottinelli, Ingegneria Elettronica, oggi Head of Innovation, Digitalization and Sustainability del Gruppo San Donato; GuendalinaCobianchi, SVP Business Development & Partnerships in V-Nova, Ingegneria Gestionale; MonicaDallaRiva, VP Design & CX at Deutsche Telekom, Disegno Industriale; PatriziaCasali, Ingegneria Biomedica, innovation developer e team leader. Nella lista UK troviamo invece MarziaBolpagni, Alumna PhD in Architettura. È specializzata nella digitalizzazione del patrimonio edilizio (Building Information Modelling), è stata premiata anche come young engineer of the year dalla Royal Academy of Engineering, che ogni anno premia i 5 migliori ingegneri, e ha ricevuto la prestigiosa Sir George Macfarlane Medal, attribuita ai giovani professionisti.
Ancora Forbes, per il quarto anno consecutivo celebra le 100 leader italiane di successo, selezionate tra scienziate, campionesse dello sport, visionarie imprenditrici e manager. Tra loro, due Alumnae:
Narvalo: una mascherina a uso urbano dotata di un sistema che regola il flusso d’aria per fornire sempre il massimo comfort respiratorio combinato con la miglior protezione filtrante contro polveri sottili, smog, pollini, virus e batteri. Così si legge sul sito dedicato all’ADI DESIGN INDEX 2021. Lo conosciamo tutti come la selezione annuale del miglior design italiano, realizzata dall’Osservatorio permanente del Design, in sostanza il girone di qualificazione per il Compasso D’Oro.
Narvalo è stata appunto selezionata nell’ADI Design Index 2021. Ma è una nostra vecchia conoscenza (vecchia per modo di dire: è arrivata sul mercato nel 2020): vi abbiamo parlato di lei anche nel MAP #7 (potete leggere tutta la storia di Narvalo Urban Mask a questo link), con un’intervista esclusiva a Ewoud Westerduin, Alumnus Integrated Product Design e fondatore della start-up che ha sviluppato il prodotto.
«Il tessuto 3D viene ottenuto da un processo di tessitura a tre livelli, in cui lo strato superiore e quello inferiore vengono uniti ad uno strato intermedio, denominato spacer layer, dallo spessore variabile a seconda dell’esigenza», spiega Westerduin. «La parte filtrante è composta da vari strati di tessuto non tessuto a base di polipropilene che, uniti ad uno strato trattato con il carbone attivo, sono in grado di filtrare il 99,9% di particolato, smog, pollini, batteri, virus ed odori. La parte esterna è idrorepellente, mentre la fascia interna, a contatto con la pelle, oltre ad essere anche questa idrorepellente, è in materiale anallergico e autosanificante». Noi aggiungiamo: serve anche a non far appannare gli occhiali, e in questa stagione non è poco.
Il coronamento di un anno tutto con il turbo per la squadra Narvalo, che all’inizio di quest’anno ha vinto anche un Red Dot Design Award ProductDesign, uno dei premi del design più prestigiosi a livello internazionale dal 1954 e che sceglie ogni anno progetti di design da tre ambiti della disciplina: Product Design, Brand & Communication Design e Design Concept. La giuria è composta da 50 membri internazionali rappresentanti delle tre categorie che testano e valutano singolarmente i vari progetti candidati. Quest’anno hanno partecipato progetti provenienti da oltre 60 paesi.
In questo primo “assaggio” del Best of 2021, vogliamo ricordare le vittorie che ci hanno fatti tifare al ritmo di #orgoglioPolitecnico.
Un anno da ALUMNI! – commenta il Presidente Enrico Zio – Un anno che posso osare dire “normale”, vista l’eccezionalità della nostra comunità di Alumni. La serietà, la professionalità, l’etica e la dedizione degli Architetti, dei Designer e degli Ingegneri del Politecnico di Milano, uniti alla qualità delle loro competenze, portano “naturalmente” a questi grandi risultati. Allora, continuiamo a sorprendere il mondo con il nostro lavoro “normale”: io sono il Presidente di questa comunità, e me ne faccio vanto.
Mentre scriviamo, l’anno non è ancora finito e la lista potrebbe allungarsi. Sicuramente, poi, qualcuno ce lo saremo perso per strada: in quel caso, segnalatecelo e correggeremo. Certo è che queste cartoline dai podi del mondo, firmate da Alumni e studenti del Politecnico, sono una testimonianza della forza di questa community nei campi più svariati.
OLIMPIADI DI TOKYO
Un anno fantastico per lo sport italiano, anche quello Made in Polimi, che, tra le molte vittorie, contribuisce al medagliere olimpionico con 7 medaglie.
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Manfredi Rizza, Alumnus Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie, porta a casa l’argento nel K1 200 metri alle Olimpiadi di Tokyo
AlbertoAmodeo, studente di Ingegneria dell’Automazione, medaglia d’argento nei 400m stile libero alla Paralimpiadi
SimoneBarlaam, studente di Ingegneria Meccanica, oro nei 50m stile libero, argento nella staffetta 4×100 stile libero, argento nei 100m farfalla e bronzo nella staffetta 4×100 mista alle Paralimpiadi
GiuliaGhiretti, studentessa di Ingegneria Biomedica, argento nei 100m rana alle Paralimpiadi
La squadra maschile di inseguimento su pista ha vinto la medaglia d’oro e stabilito un nuovo record del mondo (3:42:032) in una gara all’ultimo secondo. L’impresa passa anche per il Politecnico di Milano, in particolare dalla GalleriadelVento.
“Per preparare le Olimpiadi di Tokyo, i quartetti dell’inseguimento su pista maschile e femminile sono venuti in Galleria del Vento per ottimizzare le prestazioni dal punto di vista aerodinamico, verificando i materiali e la posizione in sella”, ha commentato il prof. Marco Belloli, direttore scientifico della Galleria del Vento.
Luna Rossa domina la Prada’s Cup battendo 7-1 l’equipaggio britannico: è in Coppa America per la prima volta dopo 21 anni. Nel team italiano anche quattro Alumni del Politecnico di Milano:
Alessandro Franceschetti, Head of Structural Engineering, Alumnus Polimi Ingegneria dei Materiali Fabrizio Marabini, Performance, Alumnus Polimi Ingegneria Aeronautica Stefano Baruffaldi, Drone – Electronics, Alumnus Polimi Disegno Industriale Andrea Romani, Base Operations Manager, Alumnus Polimi Architettura
Sfortunati durante la finale, l’equipaggio italiano rende onore agli avversari: “Abbiamo mostrato a tutto il mondo che possiamo farcela”, commenta il timoniere Francesco Bruni. “Non è finita la corsa di Luna Rossa in Coppa America, ci riproveremo con maggiore esperienza”.
Grandissimo risultato per i ragazzi e le ragazze del team PolimiMotorcycleFactory nella competizione Moto Student VI edition: dopo tre anni di duro lavoro con Nyx, il prototipo #electric, si sono aggiudicati il primo posto come Best Industrial Project, il primo posto nella prova di accelerazione e la velocità più alta del campionato raggiungendo i 200.0 km/h.
IlariaBurattin, Alumna Product Design, che con le compagne ha centrato il titolo e il record italiano per club nella staffetta 4×400, con il tempo di 3’31”16.
Ottobre
Dopo la vittoria dello scorso anno, la squadra del Poli ha vinto anche la seconda edizione del “LeonardoDroneContest. An Open Innovation Challenge”, competizione unica in Italia, lanciata da Leonardo per promuovere lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale applicata all’ambito dei sistemi senza pilota.
IndyAutonomousChallenge: oro mancato d’un soffio per il team Polimove, che conquista il terzo posto e il record di velocità: “252 km/h, col motore che andava a 6000 giri: abbiamo fatto il record e ci siamo schiantati 10 secondi dopo”, commenta il prof. Savaresi, capogruppo del progetto. Sulla pista di Indianapolis si sono sfidati 28 team di oltre 500 studenti universitari appartenenti a 39 atenei di 11 Paesi.
Footballamericano, un altro bellissimo risultato per l’Italia: Alessandro Vergani e Tommaso Finadri; Alumni Ingegneria Aerospaziale, insieme a Riccardo De Mas; Alumnus Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie, si sono laureati campioni agli europei battendo in casa la Svezia 41 a 14.
Nasce il Centro Ricerche Gianfranco Ferré, che raccoglie l’immenso patrimonio lasciato dallo stilista laureatosi al Politecnico di Milano nel 1969. All’evento di presentazione hanno partecipato il Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, il Presidente della Fondazione Gianfranco Ferré Alberto Ferré e ilDirettore Generale della Fondazione Rita Airaghi.
La famiglia Ferré, dopo aver dato vita alla Fondazione nel 2008, ha deciso oggi di donare al Politecnico di Milano l’archivio e la sede di via Tortona, progettata da Franco Raggi.
Credits: polimi.it/Fondazione Ferré
Il Rettore Resta ha commentato:
Il valore del patrimonio è quello di resistere, crescere e guardare al futuro. Conservare significa continuare a fare in modo che pensieri ed oggetti rivivano in forme nuove. Questo l’obiettivo del Centro di Ricerca Gianfranco Ferré, che inauguriamo oggi, con l’intento di promuovere l’innovazione digitale delle industrie creative e culturali.
L’attuale patrimonio della Fondazione, quasi interamente catalogato in una banca dati digitale, è caratterizzato da più di 150.000 documenti e artefatti, tra schizzi, disegni tecnici, foto, abiti e accessori, oggetti, libri, riviste, filmati, rassegne stampa, scritti, lezioni e appunti dello stilista.
L’archivio, riconosciuto patrimonio “di particolare interesse culturale” da parte del Ministero della Cultura – Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, oggi entra a far parte del sistema Archivi Storici del Politecnico di Milano.
Coordinato dal Dipartimento di Design, il Centro di Ricerca Gianfranco Ferré intende fondere le abilità, le conoscenze tecnico-scientifiche e la cultura del progetto del Politecnico di Milano con il patrimonio materiale e immateriale relativo alla storia, alla cultura e alle tecniche della moda conservato e valorizzato dalla Fondazione Gianfranco Ferré.
Gianfranco Ferré, grande stilista ed artista, è stato un ambasciatore dell’Italia e del nostro ateneo nel mondo: uno di quei nomi che ci rende fieri. Delle sue opere colpisce il rigore, forse dovuto alla progettualità insita nella sua formazione di architetto, e l’emozione. Un connubio tra tecnica e arte, tra metodo e inventiva, che incentiviamo nelle nostre aule e nei nostri laboratori attraverso la sperimentazione, che oggi passa dall’intersezione sempre più stretta tra tecnologia e creatività.
ha aggiunto Resta.
Credits: polimi.it/Fondazione Ferré
Il Centro si fonda su una visione interdisciplinare in grado di coniugare tradizione con innovazione e tecnologia, e integra una profonda conoscenza nell’ambito del design e della moda con competenze digitali.
Aspetto distintivo è quindi l’innesto di tecniche e conoscenze tipiche della cultura sartoriale, artigianale e tecnica delle industrie creative con soluzioni tecnologiche avanzate – come realtà aumentata e realtà virtuale; reverse modeling, digital prototyping e stampa 3D; haptic and sonic perception; holographic rendering, grafica animata, e movie production.
Le tecnologie digitali sono già state ampiamente applicate nel settore della moda, ma manca tuttora un approccio integrato che possa esplorare tutto il potenziale dell’ibridazione tra la dimensione fisica e quella virtuale, per ripensare la fruizione degli artefatti di moda anche in un’ottica di valorizzazione culturale e “narrazione aumentata”.
Il Centro di Ricerca si propone di avviare una serie di sperimentazioni interdisciplinari che, sotto il coordinamento del Laboratorio Fashion in Process del Dipartimento di Design, coinvolgeranno numerose componenti disciplinari dell’Ateneo, dall’ingegneria meccanica, all’ingegneria dell’informazione e bioingegneria, all’ingegneria matematica, per esplorare alcune traiettorie di ricerca e innovazione.
Il primo anno di attività si concluderà con un’iniziativa aperta al pubblico che metterà in scena alcuni pezzi unici dell’archivio Ferré nel contesto dei nuovi scenari di trasformazione digitale delle industrie creative e culturali.
La costituzione del Centro di ricerca Gianfranco Ferré presso il Politecnico di Milano mi rende particolarmente felice e orgoglioso di aver onorato il mio impegno teso a mantenere vivi nel tempo la memoria e il valore di mio fratello Gianfranco.
commenta Alberto Ferré.
Da ora in poi il testimone passa a chi saprà certamente utilizzare gli strumenti più avanzati per far conoscere e diffondere ulteriormente un patrimonio culturale di immenso valore, grazie a progetti e sperimentazioni diverse, con il supporto di nuovi linguaggi. Un ritorno a casa, nel ‘suo’ Politecnico dove didattica e ricerca sono frutto di continue sperimentazioni, dove le più nuove tecnologie possono far leggere e far vivere in chiave contemporanea il frutto della poesia, della creatività, del sogno che stanno alla base della moda di Gianfranco, che ha sempre coniugato questi valori con il metodo e la progettualità made in Politecnico.
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