Gli studenti del Poli sono tra i migliori al mondo a progettare aeroplani

1° posto alla American Institute of Aeronautics and Astronautics e 2° alla Royal Aeronautical Society International Light Aircraft Design Competition

Alessandro Garatti e Riccardo Ferrari sono studenti del corso di Progetto di Velivoli, tenuto dal professor Lorenzo Trainelli, al Politecnico di Milano. Entrambi partecipano con le squadre del Poli a diverse competizioni internazionali di progettazione di velivoli: Garatti è stato capitano di Colibr-e – Progetto Sapphire e Ferrari è stato capitano di Poli-e Verse – Progetto Kairos. 

La squadra di Garatti ha ottenuto il 1° posto alla American Institute of Aeronautics and Astronautics (AIAA) Graduate Student Design Competion 2021-22. Questo era l’obiettivo: “Progetta un velivolo pilotato elettricamente e in grado di portare vaccini, medicine e scorte di cibo atterrando su piste di atterraggio sterrate in aree remote del mondo e in grado di essere ricaricato da pannelli solari”. La squadra di Ferrari ha ottenuto il 2° posto alla Royal Aeronautical Society (RAeS) International Light Aircraft Design Competition 2021-22, in risposta alla richiesta: “Progettare un aerotaxi ibrido-elettrico. L’entrata in servizio è prevista per il 2031. Deve avere 4 posti e minimo 300 miglia nautiche (oltre 550km) di autonomia”. 

Team Colibr-e
Team Pol-e Verse

Le squadre sono formate da un numero di membri che oscilla da un minimo di quattro a un massimo di otto, numero oltre il quale è poi difficile coordinarsi. “Si hanno a disposizione solo i requisiti tecnici – ha spiegato Ferrari – il nostro doveva essere un velivolo ultraleggero, cioè meno di 600 chili, completamente elettrico per portare medicinali in zona equatoriale. Un velivolo che si ricaricasse a terra con pannelli solari. Si trattava evidentemente di una sfida che prendeva le mosse dalla situazione post pandemica in atto”. 

“Il nostro progetto – ha invece detto Garatti – doveva essere un aerotaxi con atterraggio e decollo entro 300 piedi (100 metri, cioè pochissimo, ndr), che avesse una componente elettrica oltre al motore termico, per ridurne l’impatto ambientale”. 

“Si tratta – ha aggiunto Garatti – di un primo passo verso la Urban Air Mobility cioè la possibilità di spostare persone su tratte aeree a distanze medie ma senza l’uso di aeroporti. Teoricamente questo velivolo potrebbe atterrare anche su un campo da calcio”. 

Render progetto Sapphire

Colibr-e ha vinto la competizione internazionale AIAA. Il concorso si è svolto per via telematica e il premio è arrivato per posta: un assegno da 750 dollari. Poli-e Verse è invece arrivata seconda e anche in questo caso il concorso RAeS si è svolto via web: “Potevamo andare a Londra a ritirare un attestato di partecipazione, ma non abbiamo potuto” ha spiegato il capitano. Ma perché prendere parte a queste competizioni? “Sono progetti sfidanti, ci vuole inventiva e una solida conoscenza tecnico-scientifica” hanno spiegato i due capitani. E proprio la possibilità di cimentarsi nel progettare-un-aeroplano è la ragione principale per cui i due studenti e i loro colleghi hanno scelto questa competizione: “Forse è il motivo per cui mi sono iscritto al corso di Progetto di Velivoli – ha detto Garatti -, in altri insegnamenti non capita di progettare qualcosa di proprio”. “In più – ha aggiunto Ferrari – si tratta di una sfida internazionale e il lavoro che fai viene valutato da un team di esperti”. 

Render progetto Kairos

“In passato – ha concluso il professor Trainelli – sono anche stati depositati due brevetti del Politecnico, relativi a dei progetti realizzati da studenti. Nel 2019 è stato ideato un velivolo innovativo per l’addestramento dei piloti. Un velivolo che ha la caratteristica di funzionare sia come un monomotore, sia come un plurimotore. Nel 2016 invece è stato brevettato un velivolo con batterie strutturali, cioè il 60-70% delle componenti della cellula dell’aereo erano al contempo anche batterie per l’alimentazione elettrica”. 

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