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Ranking QS: Politecnico di Milano nella top 10 europea, primo in Italia

Il Politecnico di Milano è al primo posto tra le università italiane secondo il ranking QS – Graduate employability 2022, la classifica che valuta la capacità degli atenei di preparare gli studenti per il mondo del lavoro.  

Il nostro Ateneo, che conquista il 9° posto in Europa e il 43° nel mondo, si posiziona bene nell’indicatore occupazionale e in quello delle partnership con le imprese: in entrambi gli indicatori, il Politecnico supera infatti i 95 punti su 100. 

«Siamo fieri perché la formazione è la nostra prima missione – commenta il Rettore Ferruccio Resta al Sole24ore -. Il valore e la qualità dei nostri laureati è una condizione necessaria per il nostro Ateneo.» – E riguardo ai traguardi raggiunti aggiunge: «Ci si arriva integrando sempre più formazione e professione. Abbiamo messo in rete il Politecnico e il mercato del lavoro. E poi ci sono l’assessment center, i career day specializzati. Quello che è certo è che l’università può essere preparata alle sfide, nazionali e internazionali, del mondo del lavoro se si lega sempre di più al mondo delle imprese».

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Il QS ranking ha analizzato 679 università, classificandole in base a 5 parametri: il numero di partnership aziendali, il numero di incontri organizzati tra aziende e studenti, il dato occupazionale, numero di aziende che indicano l’ateneo in analisi come università da cui reclutano, la percentuale di Alumni e Alumnae con carriere di grande impatto.  

UNIVERSITÀ E MERCATO DEL LAVORO NEL FUTURO 

Questo risultato proietta l’Ateneo ancora più nel futuro e in Europa,  come commenta lo stesso Rettore:  

«Dobbiamo chiederci quale sarà il mercato del lavoro che avremo davanti, quali le competenze necessarie e quale il ruolo dell’università. Penso a energia e digitale che sono già nel DNA del nostro Ateneo ma anche a una maggiore contaminazione dei saperi». 

Alumni Politecnico di Milano, attraverso la community e le diverse attività ed eventi, offre infinite opportunità di contatto, relazioni professionali e confronto tra gli ex studenti del tuo Ateneo. Se ti piacciono le nostre attività, puoi donare per sostenerle.

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Polimirun Spring 2021: un messaggio dal Presidente Enrico Zio

Domenica 19 settembre il Politecnico è tornato a correre: l’adidas Polimirun Spring 2021 ha accolto nelle sue file 4.580 partecipanti, aprendo ufficialmente la stagione delle maratone di quest’anno a Milano.

“Torna, dopo tanti mesi di attesa, la PolimiRun, un appuntamento fisso per Milano e per il Politecnico. Finalmente le persone ricominciano a correre nelle strade di una città che riprende vita” aveva affermato il Rettore Ferruccio Resta.

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Credits: Polimi Sport

La corsa è partita da Piazza Leonardo, sede storica del Poli, per concludersi al Campus Bovisa, dove sono stati premiati i vincitori.

Anche gli Alumni e le Alumnae hanno fatto sentire la loro presenza partecipando in tanti alla corsa. Così ha commentato il professor Enrico Zio, Presidente degli Alumni del Politecnico di Milano:

La Polimirun è un momento di incontro per tutta la comunità politecnica. Ringrazio i quasi 1000 Alumni che si sono iscritti all’edizione 2021 contribuendo, insieme agli altri più di 4500 partecipanti, a raccogliere oltre 70 mila euro per rendere sempre più sostenibili i Campus del nostro Politecnico.

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Credits: Polimi Sport

Ma non è finita qui: dopo l’edizione Spring, l’appuntamento per la prossima PolimiRun sarà il 7 novembre 2021, a Lecco, per l’edizione Winter!
Riscaldatevi e tenetevi pronti per prenotare la vostra pettorina: prossimamente apriranno le iscrizioni!

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Riportiamo in aria il P92, l’aula volante del Politecnico di Milano!

“Al Politecnico di Milano, le attività di volo didattiche sono andate moltiplicandosi negli ultimi anni”, spiega il prof. Lorenzo Trainelli, docente del corso di Sperimentazione in Volo. “Lo scorso anno oltre 180 studenti sono stati coinvolti in missioni di volo su velivoli quadriposto operati da Aero Club Milano, con cui abbiamo instaurato da tempo una fruttuosa collaborazione.”

In quest’attività, gli studenti sperimentano direttamente le nozioni che acquisiscono nel corso di Fondamenti di Meccanica del Volo Atmosferico e degli altri corsi della Laurea in Ingegneria Aerospaziale.

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Credits: aeroclub Milano

Ma non è tutto: una caratteristica unica dell’offerta didattica del Politecnico di Milano è la campagna di prove di volo del corso di Sperimentazione in Volo.

“In quest’attività, offerta nella nostra Laurea Magistrale in Ingegneria Aeronautica, ogni studente progetta ed esegue una missione di prova di volo, agendo come Flight Test Engineer a fianco del pilota.”

Il corso infatti espone gli studenti al processo completo del Flight Testing: dalla pianificazione, all’esecuzione pratica, all’analisi dei dati e alla reportistica.

Lo chiamiamo affettuosamente P92DAER: è un velivolo ultraleggero basico Tecnam P92 Echo con motore Rotax 912 UL, operato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali (DAER) per oltre dieci anni e poi messo a terra in seguito a un’avaria.

In collaborazione con Aero Club Milano, l’Ateneo ne ha deciso il recupero in condizioni di volo che prevedono alcuni importanti interventi. L’operazione è già cominciata: il Dipartimento ha acquistato un nuovo motore Rotax nel maggio 2021 e a breve si provvederà alla sua installazione. Ma non finisce qui.

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Credits: DAER Politecnico di Milano

P92: ABBIAMO ANCORA DA FARE!

Restano ancora da fare l’aggiunta di radio, transponder e paracadute balistico per il passaggio del P92 in categoria ‘VDS Avanzato’, la sostituzione cavi comandi di volo, una revisione generale della cellula e della struttura, più alcuni altri interventi minori. Il costo dell’operazione è di circa 25 mila euro: per portarla a termine abbiamo bisogno degli Alumni!

Una volta ultimato, il P92DAER diventerà un vero e proprio Laboratorio Volante strumentato in modo permanente per l’acquisizione di dati di volo e consentirebbe una riduzione dei costi delle ore di volo per le attività didattiche.

Avrebbe anche un forte impatto in termini di ricerca, in particolare sull’analisi dei dati sul volato per lo sviluppo di modelli predittivi, sia in ambito di progetti della Commissione europea, sia nella collaborazione con aziende e istituzioni nel comparto dell’aeronautica: sperimentazione su aerodinamica, materiali innovativi, sensori, leggi di controllo e automazione, tecniche di misura e molto altro.

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Uno studente di 50 anni fa: tra gare d’aeroplanini e disastri al tecnigrafo

Uno dei più autorevoli esperti di progettazione di sistemi e circuiti integrati e pioniere del computing a livello internazionale nasce al Politecnico di Milano. La sua carriera parte con un trauma al tavolo da disegno. Alberto Sangiovanni-Vincentelli, Alumnus ingegneria elettronica 1971, compie quest’anno 50 anni di laurea e ci racconta come tutto è iniziato…

“Credo di essere l’unica persona che si è laureata con lode ad avere due riprovati: Disegno 1 e Disegno 2.”

Ero un vero disastro, ero arrivato al punto che le tavole che ci davano da fare a casa le facevo con l’aiuto di mia madre. Lei era un’artista e la ricordo, oggi con allegria (all’epoca ero disperato), aiutarmi con il disegno di uno stabilimento in prospettiva, mentre io mi dicevo “non ce la farò mai!”. Avevo quasi ragione. Al primo esame di Disegno 1, l’assistente venne vicino a me e guardando il mio lavoro mi disse, sconsolato: “Sangiovanni, ma tu cosa ci fai al Politecnico? Non riesci neanche in disegno”.

All’esame di Disegno 1, dovevamo disegnare un trampolino in prospettiva al tecnigrafo, ma 5 minuti prima di consegnare mi accorsi che il foglio era finito… e completai il disegno sul banco. Quella volta fui uno dei 5 bocciati sui 2000 iscritti all’esame.

All’esame di Disegno 2, invece, ti davano un pezzo meccanico, estratto a sorte, da disegnare. Il mio era una coppa dell’olio. Faccio il disegno, andava anche abbastanza bene… avevo quasi finito… poi prendo il pezzo e lo metto a testa in giù per guardarlo. Ma indovinate cosa c’era nella coppa dell’olio? Olio, ovviamente. Una goccia d’olio nero colata sul mio foglio. Bocciato di nuovo. Il professor Zucchelli, ordinario di disegno, gran persona, si prese a cuore il mio caso e a settembre mi fece lezioni private di disegno nel suo ufficio. Alla fine, riuscii a prendere un bel 28, dopodiché non ne volli più sapere niente per tutta la vita. Da allora, mi sono costruito una carriera in modo tale che la parte grafica dei progetti fosse tutta fatta al calcolatore!

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Credits: galileo.eu

Ai miei tempi avevamo dei professori che erano maestri del pensiero. Uno che ricordo è Giuseppe Grandori, che faceva Scienza delle Costruzioni, che non ci azzeccava molto con il mio corso di studi, ma lo seguii con grande impegno perché le sue lezioni erano splendide sia per contenuto tecnico sia per le implicazioni in grande della ingegneria. Precorrendo i tempi di 50 anni, già all’epoca parlava del valore etico delle decisioni che prendi in ingegneria, qualsiasi decisione che prendi ha un impatto sulla vita delle persone.

Oggi, questo è diventato un tema di grande attualità in tutto il mondo. E poi Mario Silvestri, ordinario di Fisica Tecnica. Lo ammiravo moltissimo perché, oltre a essere un ottimo fisico chimico, era anche uno storico di chiara fama, considerato come il miglior esperto della Prima guerra mondiale. La mia carriera ha radici anche in queste lezioni di cultura e di etica che solo al Poli si potevano avere, per non parlare delle lezioni di Francesco Carassa che forse sono state quelle che mi hanno spinto a cercare delle valenze industriali nella mia propensione alla teoria.

Ricordo con affetto il Dipartimento. Il professore con cui feci la tesi si chiamava Vito Amoia: fu lui a determinare, in un certo senso, quello che avrei fatto “da grande”. Amoia aveva notato che il mio compagno Santomauro, che divenne uno dei miei migliori amici, ed io eravamo interessati alla carriera universitaria, e quindi ci chiese di tenere le esercitazioni del suo corso su Teoria delle Reti.

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Il prof. Alberto Sangiovanni-Vincentelli e il prof. Mauro Santomauro, il giorno della laurea

È così che ci ritrovammo a fare gli assistenti al quarto anno e io mi resi conto che mi piaceva molto insegnare, ma non mi pareva essere bravo a farlo, anzi pensavo di essere proprio un cane. In un certo senso, questa esperienza mi insegnò che in tutto ci si deve impegnare e ci si deve sacrificare fino a raggiungere un livello soddisfacente.

Infatti, dopo aver insegnato dal 1976 a Berkeley, feci riprendere in video le mie lezioni e studiai il modo di rendere la mia esposizione più fluida ed interessante. Come risultato, nel 1981 vinsi il “Distinguished Teaching Award” alla University of California, Berkeley, il più prestigioso tra i premi per l’insegnamento nella mia Università.

Ma la cosa che ricordo con maggior orgoglio è la vittoria in una competizione molto meno formale: il lancio degli aeroplanini di carta, dall’ultimo piano della Nave, competizione che si svolgeva prima delle esercitazioni del pomeriggio al biennio.

Anche tu festeggi il tuo anniversario di laurea nel 2021? Allora lascia una tua foto e una tua testimonianza sul nostro wall.

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Poli ancora sul podio delle università: qui i master migliori al mondo

Ancora conferme da parte dei ranking mondiali per il Politecnico di Milano. Dopo i dati occupazionali e la classifica delle migliori università, il QS Business Masters Ranking posiziona l’offerta formativa specialistica del Mip – Politecnico di Milano, la Graduate School of Business che fa parte della School of Management del nostro Ateneo, tra le migliori al mondo.

In particolare, dopo essere stato preso in considerazione tra più di 600 master, è l’International Master in Digital Supply Chain Management (iMSCPM) che si posiziona al settimo posto su 62 istituti a livello globale e al quarto posto a livello europeo.

“La permanenza della nostra offerta formativa in un ranking accreditato a livello internazionale” – ha dichiarato Vittorio Chiesa, Presidente del Mip Politecnico di Milano, in una dichiarazione riportata dal Sole24ore – “è sicuramente motivo d’orgoglio e allo stesso tempo stimolo a migliorare i nostri Master rendendoli sempre più rispondenti alle esigenze di neo-laureati e manager con una carriera avviata nei più diversi settori”.

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Credits: SOM Polimi

Ciascuna delle classifiche dei Business Masters è compilata in base alla performance dei programmi in cinque parametri chiave: occupabilità, imprenditorialità e percorso di carriera degli ex-studenti, ritorno sull’investimento, leadership di pensiero, e diversità della classe e della facoltà.

I punti di forza che contraddistinguono l’offerta del Politecnico di Milano sono l’alto grado di occupabilità degli iscritti (Employability), valutata in base a interviste a 54mila recruiter nel mondo, e il Return on Investment (ROI).

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Photo by RUT MIIT on Unsplash

La business school del Politecnico è presente nei relativi ranking anche con i master specialistici in marketing (32° posto su 105) management (37° posto su 155), business analytics (43° posto su 120) e finance (65° posto su 179), dove ha scalato diverse posizioni rispetto allo scorso anno, con valutazioni sopra la media mondiale.

“Affidarci a QS per la misurazione della qualità dei nostri Mba e dei nostri Master specialistici – continua Chiesa – ci consente di confrontarci con centinaia di business school nel mondo sotto diversi punti di vista: per esempio la qualità scientifica della faculty, i progressi di carriera degli stendi e Alumni, il livello di diversity delle aule, per citarne alcuni tra i più significativi”.

La campagna di raccolta fondi 10 students | 10 stories, organizzata dalla School of Management del Politecnico di Milano, vuole aiutare 10 studentesse o studenti meritevoli che si trovano in condizioni di bisogno a realizzare il loro sogno: studiare ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. Dona ora.

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Credits header: Huffington Post

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PolimiRun Spring 2021: al Poli si torna a correre in sicurezza

Il 19 settembre torna l’adidas Runners PolimiRun Spring 2021, la corsa non competitiva del Politecnico di Milano che, dopo la pausa forzata causa pandemia, rianimerà le strade della città in sicurezza. Le iscrizioni all’evento podistico, che sarà la prima importante corsa a svolgersi quest’anno a Milano, sono aperte fino al 17 settembre su www.polimirun.it.

La PolimiRun ha come obiettivo l’ecosostenibilità, attraverso tre principi chiave: la riduzione dell’utilizzo di carta e di allestimenti, il riuso delle strutture negli anni a seguire e soprattutto il riciclo della plastica prodotta durante l’evento.

“Torna, dopo tanti mesi di attesa, la PolimiRun, – commenta il rettore del Politecnico Ferruccio Restaun appuntamento fisso per Milano e per il Politecnico, temporaneamente sospeso dalla pandemia. Finalmente le persone ricominciano a correre nelle strade di una città che riprende vita. Non solo una competizione, ma un momento dal forte valore simbolico. Il Politecnico di Milano, che con l’avvio del nuovo anno accademico riapre le proprie attività in presenza, non trascura lo sport, da sempre sinonimo di condivisione, di vitalità e di fiducia. Valori che quest’anno abbiamo declinato all’interno del grande tema della sostenibilità e del riciclo.”

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La corsa quest’anno avrà un nuovo percorso: partirà dal Campus Leonardo e arriverà al Campus Bovisa, passando per il Centro Sportivo Giuriati – recentemente rinnovato – e dall’area Bovisa-Goccia, che in futuro riacquisterà nuova vita con l’ampliamento del Campus del Politecnico, il recupero di edifici di pregio come i due ex gasometri, la realizzazione di un grande sistema di verde attrezzato per il tempo libero e lo sport.

Studenti, dipendenti ma anche semplici appassionati di corsa possono iscriversi alla PolimiRun, ma noi ovviamente facciamo un appello speciale agli Alumni e alle Alumnae: mettetevi alla prova con questa 10 chilometri dedicata allo sport, al divertimento e alle novità della community politecnica!

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Innovation House: una “casa politecnica” per le aziende di tutto il mondo

In occasione di Expo2020, Fondazione Politecnico di Milano e Regione Lombardia uniranno le forze sotto al tetto (metaforico) di Innovation House: situata a pochi passi dal sito dell’esposizione universale di Dubai sarà il place to be di matrice politecnica, una sorta di “Fuori Expo”, sulle orme del Fuori Salone, dove le aziende di tutto il mondo sono invitate a diventare partner per organizzare eventi, incontri d’affari, culturali e conviviali, aprire nuove connessioni, generare nuove idee di business in un contesto con un target di milioni di visitatori internazionali.

In particolare, anche se non solo, saranno benvenuti tutti gli Alumni e tutte le Alumnae insieme alle aziende che rappresentano e in cui lavorano: l’Innovation House è pensata proprio per essere un punto d’appoggio per tutte le realtà che condividono il DNA e i valori politecnici. Un’occasione per fare sistema e continuare a coltivare un ecosistema unico in termini di eccellenze e di capacità innovative, insieme ad imprese e istituzioni.

Abbiamo chiesto al professor Andrea Sianesi, Presidente di Fondazione Politecnico di Milano, di parlarci dell’iniziativa e di spiegarci quali opportunità uniche riserva per gli Alumni e le Alumnae.

Credits home/heaader : https://www.ihg.com/intercontinental/hotels/it/it/dubai/dxbpl/hoteldetail

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5 Alumnae politecniche tra le “inspiring 50” italiane

Imprenditrici, manager, docenti, ricercatrici, consulenti, ed esponenti delle istituzioni: sono le “magnifiche 50”, le Inspiring Fifty italiane che si sono distinte nel mondo dell’innovazione nel 2021. Cinquanta donne in campo STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics, che raccoglie campi di ricerca e industriali dal digitale, all’intelligenza artificiale, alla robotica, alle life sciences e via dicendo.

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Credits: www.italy.inspiringfifty.org

UN MODELLO EUROPEO NEL MONDO

Inspiring Fifty è un’iniziativa nata nei Paesi Bassi per mettere in luce donne ai vertici dei loro campi nel mondo tecnologico. Appuntamento fisso in Europa dal 2015, si è diffuso in tutto il mondo e quest’anno in Italia si è svolta la seconda edizione, che ha ricevuto oltre 200 candidature di altissimo profilo. L’edizione italiana si svolge in collaborazione con Eni, Dazn e Klecha & Co. Media partner il Corriere della Sera, che dedica al tema un approfondimento e sottolinea il motto dell’iniziativa, “If she can see it, she can be it». Ovvero: se può vederla, può anche diventare come lei, un messaggio alle ragazze alla ricerca di nuovi role models a cui inspirarsi.

Le 50 professioniste selezionate si occupano di informatica, digital media, e-commerce, fisica, aerospazio, intelligenza artificiale, chimica, farmaceutica, finanza e via dicendo. Sono state selezionate da una giuria composta da personalità di spicco del mondo imprenditoriale, del business e dell’accademia.

Nella lista 2021, anche 5 politecniche esperte di tecnologia a livello internazionale. Vediamole.

LE INNOVATRICI POLITECNICHE

Cristina Canavesi, Alumna in ingegneria delle telecomunicazioni, è Co-founder & President at LighTop Tech Corp. Ritroviamo anche Elena Bottinelli, Alumna ingegneria elettronica, oggi Head of Innovation, Digitalization and Sustainability del Gruppo San Donato.

Guendalina Cobianchi, SVP Business Development & Partnerships in V-Nova e Alumna in ingegneria gestionale, commenta la sua nomination con un messaggio alle ragazze: «Per me “successo” significa aver seguito l’intuito e il desiderio di avventurarsi in qualcosa che non era mai stato fatto prima, cimentandomi in un percorso di innovazione radicale».

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Guendalina Cobianchi
Credits: www.italy.inspiringfifty.org

Ancora di innovazione si occupa Monica Dalla Riva, VP Design & CX at Deutsche Telekom, Alumna in disegno industriale, ribattezzata “la regina delle Tlc” da Corriere Comunicazioni. E infine (in ordine alfabetico per nome proprio, come le ha indicate la lista ufficiale), troviamo Patrizia Casali, Alumna in ingegneria biomedica.

Tra Inspiring Fifty della prima edizione italiana, invece, ritroviamo le Alumnae Lucia Chierchia e Grazia Vittadini, che si sono raccontate nel libro ALUMNAE – Ingegnere e Tecnologie, insieme alla prof.ssa Amalia Ercoli Finzi, alla prorettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto, alla professoressa Isabella Nova, alle Alumnae Valeria Ferrari e Daria Loi e alla studentessa di ingegneria informatica Valeria Cagnina.

Sostenendo il progetto GIRLS @ POLIMI puoi contribuire insieme ad altri donatori a creare delle borse di studio per sostenere le ragazze che si iscrivono ai corsi di laurea in ingegneria a bassa frequentazione femminile. Dona ora.

Credits header e home: www.italy.inspiringfifty.org

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DESOLINATION: più energia, più acqua e meno emissioni di anidride carbonica

Il progetto DESOLINATION, “nome in codice” di DEmonstration of concentrated SOLar power coupled wIth advaNced desAlinaTion system in the gulf regION, è stato finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Horizon 2020.

Con un investimento complessivo di oltre 12 milioni di euro, in un arco di 48 mesi e con la collaborazione di 19 partner accademici e aziendali in tutto il mondo, di cui il Politecnico è capofila, il gruppo di ricerca sperimenterà soluzioni innovative per l’energia solare a concentrazione e per la desalinizzazione dell’acqua. I ricercatori lavoreranno all’integrazione di queste due tecnologie che, insieme, promettono applicazioni con livelli di efficienza senza precedenti.

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Credits: AZoCleantech.com

La regione del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) è stata individuata come area di sperimentazione del progetto: in Arabia Saudita verrà messo in opera un impianto pilota che per la prima volta assocerà le due tecnologie e che offrirà contemporaneamente, energia elettrica e acqua desalinizzata a prezzi convenienti, garantendo, al contempo, una cospicua riduzione del livello di emissioni di CO2 rispetto ai sistemi di desalinizzazione attualmente più diffusi. Scopri di più sul progetto europeo DESOLINATION a questo link.

Il progetto coinvolgerà 19 partner in 9 paesi dell’Unione Europea e 3 paesi del GCC, tra università e centri di ricerca (Politecnico di Milano, Fraunhofer Institute, Lund University, Cranfield University, Tekniker, Lappeenranta-Lahti University of Technology, Università di Brescia, Technical University of Eindhoven, University of Maribor, Luleå University of Technology, King Saud University, University of Bahrain and German University of Technology), società industriali (Baker Hughes, Cobra and ACSP), e Piccole e medie imprese (Protarget, Temisth and Euroquality).

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Credits: Robotics & Automation News

Coordinatore del progetto è l’Alumnus e docente del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano Giampaolo Manzolini, che ha recentemente partecipato anche a un altro progetto europeo: FReSMe (From residual steel gasses to methanol).

Il gruppo di ricerca del Politecnico di Milano, guidato da Manzolin, in questo caso ha avuto il ruolo di ottimizzare dal punto di vista energetico, ambientale ed economico, il progetto di un impianto per la produzione di metanolo a partire da anidride carbonica e idrogeno (residui della produzione di acciaio).

Secondo le stime dei ricercatori, il sistema messo a punto durante i 4 anni di lavoro potrebbe contribuire a ridurre le emissioni di anidride carbonica nelle acciaierie italiane almeno del 61% rispetto alla situazione attuale.

Credits header e home: AZoCleantech.com

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Torna il “Supersalone” del Mobile, a cura dell’Alumnus Stefano Boeri

 “Venezia col cinema e Milano col design danno un segnale al mondo che l’Italia è davanti a tutti. È così: siamo l’unico Paese che in questo momento è capace di reagire, di sfidare il futuro. Dobbiamo esserne orgogliosi perché è un momento unico”.

Così dichiara al Corriere della Sera Stefano Boeri, architetto e Alumnus del Politecnico, parlando del Supersalone, la nuova edizione del Salone del Mobile di cui è curatore, che per questo ritorno eccezionale verrà presentato con un nuovo nome e una nuova veste.

Credits: Laila Pozzo

«Il “supersalone” sarà il primo grande evento fieristico italiano dopo l’esplosione della pandemia. Super perché imperdibile. Imperdibile perché vedrà per la prima volta insieme i grandi brand del design, i giovani makers, le scuole internazionali, le grandi icone del design, i più grandi chef italiani e molti protagonisti della scena dell’arte e dell’architettura. […]. “supersalone” è la risposta solare di una SuperItalia alla lunga notte della pandemia».

L’evento, che continuerà fino al 10 settembre 2021 in Fiera Milano a Rho, ospita 425 brand, 170 creativi, 39 maker per un totale di 1900 progetti esposti in una galleria continua di più di 68000 metri quadrati. A questi si aggiungono una grande mostra del Museo del Compasso d’Oro (abbiamo parlato del museo qui) e incontri e talk con i protagonisti dell’architettura e del design, pronti a testimoniare quello che Boeri definisce “il simbolo di un nuovo Rinascimento”.

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Credits: agi.it

Tra le tante le novità di quest’anno, si contano la trasformazione dell’evento in qualcosa di fruibile da tutti e non solo dagli addetti ai lavori e l’integrazione tra fisico e digitale, che permette ai visitatori di compare i prodotti esposti inquadrando semplicemente un QR code. Una menzione speciale anche per l’aspetto green dell’evento: tutti gli allestimenti e i materiali verranno smontati e riutilizzati.

«Alla Fiera si pensava di arrivare a 30 mila biglietti:continua Boerisi diceva che questo sarebbe stato un punto di partenza buono, arrivare a 50 mila un successo. Noi ne abbiamo venduti già più di 30 mila, e siamo solo al primo giorno, quindi siamo già oltre quanto si sperava. E soprattutto il 50% di prenotazioni arriva dall’estero. Siamo già arrivati alla soglia minima per cui dire: “Ce l’abbiamo fatta”».

Credits header: https://www.salonemilano.it/it
Credits home: Laila Pozzo

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ACCEPT, la parete di arrampicata inclusiva ospite del Fight Camp

Non solo paralimpiadi: nella calda estate milanese, anche quest’anno, si è tenuta la quarta edizione del Fight Camp, il camp di riabilitazione intensiva attraverso lo sport organizzato dalla fondazione FightTheStroke e dedicato ai bambini con paralisi cerebrale infantile.

Il Politecnico di Milano ha partecipato al camp con ACCEPT (Adaptive Climbing for CErebral Palsy Training), una parete d’arrampicata adattata e sensorizzata ideata per assistere nella riabilitazione e analizzare i progressi riabilitativi di bambini con Cerebral Palsy (CP) e più in generale di bambini con problemi motori.

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Credits: Cecilia Monoli

Il progetto ha permesso ai bambini del Fight Camp di utilizzare l’arrampicata come strumento di allenamento, inclusione e analisi dei progressi di riabilitazione, unendo allo sport un’attività ricreativa e democratica.

Insieme ad ACCEPT, hanno accompagnato i ragazzi e le ragazze anche il progetto di videogiochi accessibili Giocabile, supportato dalla Fondazione Cariplo e in collaborazione con Policlinico di Milano, La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, Fifth Ingenium, CNR; il programma “Magic club” in collaborazione con Dido Green, UK; l’allenamento alla scherma adattata in carrozzina, in collaborazione con Federscherma.

COS’È IL PROGETTO ACCEPT?

ACCEPT, in versione prototipale, resterà in uso a FightTheStroke, e sarà ospitato negli spazi di PlayMore (centro sportivo a Milano zona Moscova) anche dopo il termine del progetto.

L’arrampicata sportiva è un’attività fisicamente impegnativa che richiede tra le altre abilità concentrazione, pianificazione motoria e pensiero sequenziale. ACCEPT risponde alla necessità di riabilitare ma anche di far praticare sport in maniera inclusiva, in percorsi con difficoltà adattabile ai partecipanti: dai soggetti normodotati fino ad una possibile replicabilità anche nei bambini con autismo, dove l’arrampicata consente movimenti indipendenti e che non implicano quindi il contatto fisico.

In futuro, questo strumento potrà essere realizzato come prodotto scalabile ed essere installato in palestre e scuole di altri quartieri, ospedali e centri di riabilitazione, anche grazie alla struttura modulare e ai contenuti costi di implementazione.

L’obiettivo è quello di incentivare la diffusione di questo sport in modo inclusivo e poter dare vita a luoghi di aggregazione aperti a tutti e a tutte (es. parchi giochi inclusivi).

Vuoi supportare il progetto ACCEPT? Dona ora.