Settembre è un po’ capodanno

Gli studenti stanno tornando tra i banchi, i ricercatori sono già al lavoro. Facciamo il punto con la rettrice Sciuto sugli obiettivi del Politecnico

“In passato, su queste pagine, abbiamo parlato di ricerca e delle tante prospettive in campo europeo. Abbiamo raccontato di POP, il programma di pari opportunità lanciato qualche anno fa. Abbiamo raccolto consensi intorno alle iniziative avviate insieme, come il volume Alumnae, dedicato alle ingegnere. Non meno importante, ci siamo guardati dritti negli occhi e ci siamo stretti la mano in diverse occasioni, come la Convention… Insomma, sono «una di casa»”, così apre la rettrice Donatella Sciuto su MAP 12, nel suo primo editoriale che scrive nel suo nuovo ruolo. “Vi confesso che, quando ho deciso di candidarmi alla guida di un’università che compie 160 anni, ho pensato a lungo a cosa avrei potuto aggiungere a un’organizzazione che è già molto ben posizionata in Italia e nel mondo, che raggiunge standard internazionali all’interno delle proprie aule e dei propri laboratori, che è un punto di riferimento per l’innovazione delle imprese e del territorio”.

Ma le donne e gli uomini politecnici sono abituati ad alzare sempre un po’ la proverbiale asticella. “Il Piano Strategico 2023-2025 è una bussola con quattro punti cardinali: persone, formazione, ricerca e responsabilità sociale. Un promemoria di cui abbiamo fissato con esattezza l’obiettivo. La nostra missione è infatti quella di puntare a una crescita sostenibile e inclusiva che valorizzi talenti e competenze. Che incida in modo significativo sul progresso sociale e culturale del Paese. Che rinsaldi la dimensione etica come punto cardine del nostro operato”.

Leggi l’editoriale completo su MAP 12 e scopri chi fa parte della squadra che guiderà il Politecnico nei prossimi anni

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