Difficile trovare una storia che intrecci con naturalezza calcio e musica come la storia della canzone “Guasto d’amore” di Bresh e della tifoseria del Genoa.
La canzone è diventata in breve una hit di Spotify, travalicando le barriere non solo del tifo ma anche del calcio.
La storia è lunga, ed è legata anche al Politecnico di Milano, perché due figure chiave del Genoa Cricket and Football Club sono due nostri Alumni: il direttore generale Flavio Ricciardella, ingegnere gestionale, e il brand manager Jacopo Pulcini, designer.
Ricciardella e Pulcini ci hanno spiegato come la società Genoa ha contribuito al successo di questa canzone, ma andiamo con ordine.
“Guasto d’amore è una canzone che ha 7-8 vite – ha raccontato a Radio Deejay l’autore, il rapper genovese Bresh, 26 anni -, nasce una sera con un mio amico, Luca Caro, che fa un giro di chitarra e io registro un vocale su WhatsApp. Il giorno dopo facciamo un video a caso sulla spiaggia. Tengo questo video per un anno nel telefonino, poi per caso lo faccio vedere a un amico che mi dice ‘pubblicalo!’. A quel punto il video diventa mezzo virale tra i genoani e una cerchia di miei fan. Mi chiama Mattia Perin a casa sua (ex portiere del Genoa, n.d.r.) per cantarla mentre lui suona il piano”.
Perin, che nel 2021 era capitano della squadra, se ne è innamorato l’ha rilanciata sui suoi social.
Poi l’anno scorso “con il Genoa già retrocesso in serie B i tifosi fanno una coreografia con le onde del mare rossoblu e un verso ‘gli stessi colore che cadono in mare / quando il sole tramonta, senza salutare’ poi ho scritto la seconda strofa e poi ho iniziato a fare i concerti”.
La canzone è uscita su Spotify e lo scorso 2 febbraio ha esordito direttamente al primo posto della classifica settimanale Fimi/Gfk dei singoli più venduti, ascoltati e scaricati in Italia nei sette giorni precedenti
Sulle piattaforme di streaming la canzone preferita dai tifosi genoani era uscita il 27 gennaio, ma era entrata nell’immaginario collettivo dei tifosi da molto prima. Dal 27 gennaio però ha iniziato a valicare i confini del tifo e del calcio.
Da un verso scritto una sera con un amico, a un coro da stadio a una hit per tutti: primo posto su Spotify Italia e oltre 10 milioni di stream.
Il brand manager Jacopo Pulcini ha spiegato come la società Genoa ha valorizzato quest’amore dei tifosi per la canzone: “Fin dal momento del lancio, la canzone è diventata un momento fisso della nostra scaletta pre match, la canta tutto lo stadio, si crea un’atmosfera unica. E quando giochiamo di sera spegniamo le luci dello stadio e i tifosi accendono le torce dei telefonini. Emozionante e coinvolgente”.
“Dopo aver visto la coreografia che i tifosi hanno fatto quando eravamo già retrocessi – ha aggiunto il direttore generale Ricciardella – abbiamo impostato la campagna abbonamenti usando come claim quel verso: gli stessi colore che cadono in mare / quando il sole tramonta, senza salutare”.
“Ho un guasto d’amore se vedo il Grifone, mi trema la pancia e mi vibra la voce. E quando ti vedo mi fai innamorare, perché se tradisci la faccio passare. Gli stessi colori che cadono in mare quando il sole tramonta senza salutare”.
Versi che hanno colpito l’inconscio collettivo genoano e poi italiano. Una storia da studiare: “Nonostante la retrocessione, dopo 15 anni di serie A, a fine campionato scorso i nostri tifosi hanno fatto una festa. È stato un momento importante perché già allora i tifosi avevano adottato ‘Guasto d’amore’ come loro coro preferito”.
“Tra i nostri contenuti social di questa stagione, quelli legati a questa canzone sono nettamente i più performanti di tutti, per noi è importante essere rilevanti anche per tutto ciò che è l’extra campo” ha confermato Pulcini.
A ben guardare la storia è semplice ma difficilmente replicabile: Bresh è di Genova, tifoso del Genoa che frequenta la gradinata ed è un rapper. A pensarci bene di tifosi musicisti ce ne sono tanti ma forse solo le canzoni di Venditti con la Roma possono vantare un legame più solido di quello Bresh-Genoa.
Il direttore generale Flavio Ricciardella, 43 anni, si è laureato al Poli in ingegneria gestionale nel 2007. Dal 2009 è entrato nel Genoa e dal 2019 ricopre la carica di direttore generale: “Come DG mi occupo di tutte le aree che sono al di fuori di quella sportiva, cioè la parte gestionale. Con l’area sportiva interagisco ovviamente, ma non scelgo i giocatori e non entro nelle questioni tecniche. Da giovane facevo l’arbitro di calcio a livello interregionale”.
“Ingegneria gestionale mi è stata utile, rivesto un ruolo per cui le basi di studio che ho avuto sono importanti. Sono entrato nel Genoa in un momento in cui le società di calcio si stavano strutturando”.
Jacopo Pulcini, 34 anni, è di Genova ed è genoano. Si è laureato al Poli in design della comunicazione: “Ho finito nel 2013 poi ho lavorato nel mondo dello sport, collaborando con Sky sport e Juventus nella comunicazione digital e social. Sono stato poi dipendente dell’Inter per quattro anni, dal 2018 al 2022”.
“Adesso sono tornato a casa, al Genoa. Qui sono Brand e Marketing Manager, curo l’identità visiva del club, mi occupo della promozione e della vendita dei prodotti Genoa, e dello sviluppo dell’immagine del nostro marchio. Il lavoro fatto con Bresh ha dato grande risalto al nostro brand, aiutandoci a raggiungere e coinvolgere le nuove generazioni e pubblici non necessariamente interessati al calcio”.