Una Biennale politecnica: 5 Alumni progettano il Padiglione Italia del 2023 

Il collettivo è stato nominato dal ministro della cultura Franceschini per curare il padiglione italiano della Biennale di Architettura a Venezia

“La scelta di un giovane collettivo composto interamente da trentenni, donne e uomini, risponde pienamente al tema della 18. Biennale di Architettura, intitolata ‘Il Laboratorio del Futuro’ e chiamata a indagare le risposte sostenibili ai modi di vivere e abitare di domani” 

Con queste parole il ministro della cultura Dario Franceschini annuncia la nomina del collettivo Fosbury Architecture alla guida del prossimo Padiglione Italia della Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia, che si terrà dal 20 maggio al 26 novembre 2023.  

Il collettivo è stato fondato nel 2013 ed è composto da una rosa tutta politecnica: gli Alumni e architetti Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino e Claudia Mainardi, che sono già al lavoro sul tema “Il laboratorio del futuro”, il titolo a questa 18esima edizione della Biennale di Architettura. 

Biennale collettivo fosbury
Fosbury Architecture. Foto © Gianluca di Ioia, La Triennale

Tra i vari criteri che hanno spinto la Direzione Generale Creatività Contemporanea a sceglierli ci sono “le esperienze maturate in campo nazionale e internazionale, l’attività scientifica, curatoriale e di ricerca, garantendo un’equilibrata distribuzione di genere”. Il collettivo Fosbury Architecture ha infatti già partecipato a numerose esperienze progettuali e curatoriali in importanti istituzioni museali e in spazi privati. 

“Con immenso onore e riconoscenza, accogliamo la nomina a curatori del Padiglione Italia 2023 alla 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Ringraziamo il Ministro della Cultura Dario Franceschini e la Direzione Generale Creatività Contemporanea per la fiducia accordata a noi e a tutte le professioniste ed i professionisti che hanno sostenuto questo progetto. Lavoreremo con il massimo impegno, consapevoli del valore che questa nomina rappresenta soprattutto per le giovani generazioni”

commentano i curatori, che dovranno allestire i 1200 mq e i 900 mq di spazio in esterno che compongono il Padiglione Italia e saranno responsabili dell’immagine del Made in Italy e della ricerca italiana davanti a esperti e appassionati di architettura provenienti da tutto il mondo.  

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