Piazza Leonardo e il Poli: “Una volta qui erano tutte palme”

Dall’archivio del nostro MAP, riviviamo il vecchio look che “Piazza Leo” aveva negli anni in cui è diventata la prima casa del Politecnico

Molto prima che giungessero in Duomo (ve le ricordate?), portate da una catena di caffè americano, le palme sono arrivate a Milano, in piazza Leonardo da Vinci, con quasi un secolo d’anticipo.  

Nel 1915 veniva posata la prima pietra del complesso di Città Studi, e poco dopo venivano piantate anche le prime palme. Le cartoline dal passato, che ci portano i saluti di quell’epoca, ci raccontano che le palme erano lì anche negli anni ’30 e ’40. In quella “distesa dei prati di Lambrate”, come la definì Carlo Emilio Gadda, sorse un paesaggio esotico, panorama africano sotto il quale i primi studenti diedero inizio alla Storia. Nel 1920 si laureava in Ingegneria Elettronica al Politecnico proprio l’autore di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. Un anno prima si laureava in Architettura Gio Ponti. All’ombra di una palma ci si preparava al futuro.  

Le cartoline sono arrivate a noi grazie al bel progetto di archivio virtuale Milano Sparita e da Ricordare, una pagina Facebook che raccoglie immagini e foto della Milano di una volta. Tanti i commenti e le condivisioni delle foto del Politecnico al tempo delle palme. C’è chi scrive: “Mio padre se lo ricorderebbe così” e chi informa che “Sono state sostituite nell’immediato dopoguerra con robinie e cespugli di pungitopo”. Alla base di questa raccolta c’è la voglia di riscoprire insieme le meraviglie passate e attuali “di una città che in molti pensano sia solo nebbia e smog”, dicono gli amministratori della pagina. E, invece, aggiungiamo noi, è anche palme vintage

Guarda la gallery: 

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