Consegnata la 5° edizione della Borsa di Studio “Mario Buzzella”

Mattia Bettelli ha 23 anni viene da Maranello, in provincia di Modena. Sta concludendo il percorso magistrale in ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie ed è al lavoro sulla tesi.

È il vincitore 2025 della borsa di studio intitolata a Mario Buzzella, iniziativa annuale promossa dal Rotary Club Crema e dalla famiglia Buzzella, in collaborazione con il Politecnico di Milano, che giunge alla sua quinta edizione.

Uno studente che si impegna seriamente e tenacemente, con profitto: la borsa di studio è assegnata sulla base di merito accademico e posizione economica. “Ho deciso di fare il Poli perché ero intenzionato, alla fine delle superiori, a fare il corso di Ingegneria dei Materiali” ci racconta. “Il Politecnico di Milano mi sembrava l’università che meglio erogava questo corso, puntando molto sull’interdisciplinarietà: era ciò che più mi attraeva, essendo di mio molto curioso su tutto ciò che ci circonda. Ero anche felice di vivere un’esperienza nuova in un’altra città, abitando da solo”.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso la sede della Coim di Offanengo, azienda fondata da Mario Buzzella nel 1962. Un riconoscimento che celebra il talento, la passione e l’impegno delle nuove generazioni, nel nome di un uomo che ha trasformato la sua visione in realtà. Mario Buzzella è ricordato come imprenditore illuminato e costruttore di futuro, un pioniere nel suo campo.

Alla cerimonia erano presenti il presidente del Rotary Club Crema, Antonio Grassi; i figli del fondatore, Beatrice e Francesco Buzzella; la coordinatrice del premio, Federica Stucchi, che ha curato i rapporti tra il Politecnico e il club attraverso il suo socio Giuseppe Samanni; il presidente dell’area omogenea e sindaco di Offanengo, Gianni Rossoni. Collegato da remoto dal Politecnico di Milano, il professor Enrico Zio, delegato della rettrice Sciuto per gli Alumni e presidente di Alumni Politecnico di Milano.

Uno sguardo sul futuro che è una strada aperta. Cosa vuoi fare da “grande”?, chiediamo a Mattia: “Nello specifico non ci ho ancora pensato, in generale però mi piacerebbe dare il mio contributo nel migliorare i processi industriali agendo sui materiali, cercando soluzioni più efficienti e meno impattanti sia a livello di costi che a livello ambientale”.

Buon lavoro, e in bocca al lupo da parte di tutta la community degli Alumni!

Sapevi che puoi sostenere gli studenti e le studentesse del Politecnico di Milano con una donazione?

Nell’ultimo triennio abbiamo erogato 750 borse di studio, ma sono ancora tanti gli studenti che hanno bisogno del nostro supporto.

Il tuo contributo, nel 2025, può fare davvero la differenza: permetterà a giovani meritevoli di studiare al Politecnico di Milano.

Addio all’ingegnere politecnico Giovanni De Sandre, tra i principali progettisti della “Perottina” 

Si è spento a 89 anni l’Alumnus del Politecnico di Milano, ing. Giovanni De Sandre, visionario e pioniere dell’informatica italiana.  

Nato nel 1935, De Sandre si laurea in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano nel 1959 e l’anno dopo entra in Olivetti, dove diventa presto il braccio destro dell’ingegner Pier Giorgio Perotto. È così che il DNA politecnico entra a far parte della storia della Programma 101 (soprannominata Perottina): il primo computer da tavolo ideato dalla Olivetti, su design di un altro grande politecnico, l’architetto e designer Mario Bellini.

Negli anni Sessanta un gruppo di ingegneri e informatici della Olivetti crea il primo pc da tavolo: la Programma 101, da tutti battezzata la Perottina, dal nome del suo ideatore Pier Giorgio Perotto.
Il numero due del team era Giacomo De Sandre, Alumnus che ci ha aiutato a ricostruire questo pezzo di storia d’Italia.

Leggi l’articolo di Valerio Millefoglie su MAP#2

La redazione di Alumni ha avuto il privilegio e l’onore di intervistare Giovanni De Sandre nel 2017.
Le parole del grande ingegnere ci portano sulle ali del tempo, attraverso una storia italiana di innovazione le cui ramificazioni hanno costruito il presente in cui viviamo. 

Politecnico di Milano vs desertificazione: una partita che si gioca a livello globale

La regione dell’Aurès intorno a Biskra, non lontano dal Sahara algerino, sta affrontando difficili sfide, legate al cambiamento climatico e non solo: desertificazione, calo di produttività agricola, sgretolamento del tessuto comunitario rurale, spopolamento dei nuclei antichi dei centri abitati tradizionali e perdita di quelle conoscenze che per millenni hanno reso l’area abitabile e produttiva.

Il progetto di ricerca AMAZING, finanziato con i fondi del Polisocial Award nel 2022, si occupa di queste tematiche con l’obiettivo di contribuire a rendere la valle del Uadi Abiod, oggi tra le più aride dell’Aurès, centro di una rete attiva di produzione di conoscenza, in grado di coniugare tecnologia e scienze tradizionali nel gestire sfide climatiche, naturali e sociali.

Scopri di più sul progetto AMAZING su Frontiere, la newsletter della ricerca del Politecnico di Milano a questo link

ANCHE TU PUOI SOSTENERE LA RICERCA: DONA IL TUO 5 PER MILLE AL POLITECNICO DI MILANO

Dona il tuo 5 per mille al Politecnico di Milano apponendo la tua firma nel riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università” che figura sui modelli di dichiarazione dei redditi, specificando il codice fiscale 800 579 301 50 del Politecnico di Milano.

Hai donato il tuo 5PERMILLE al Politecnico di Milano?

Con il nuovo anno, hanno ingranato la marcia sette progetti di ricerca vincitori del bando Polisocial Award 2024, la competizione che sostiene la ricerca scientifica ad alto impatto sociale finanziata dal Politecnico con i fondi del 5 per mille.

Si tratta di progetti di ricerca dedicati a consolidare e rafforzare processi di inclusione e di rigenerazione urbana e sociale, in contesti di bisogno e marginalità, affrontando problemi concreti in sinergia con la cittadinanza. Gli hub sui quali i ricercatori si appoggiano sono gli Off Campus del Politecnico di Milano: spazi al di fuori dalle mura accademiche, disseminati nei quartieri di Milano, dove docenti, ricercatori e studenti del Politecnico sviluppano attività di didattica innovativa, di ricerca responsabile e di co-design, con un impatto positivo sulla collettività. Per il suo valore sul territorio milanese, il progetto OFF CAMPUS è stato premiato nel 2022 con l’Ambrogino d’Oro, l’onorificenza civica assegnata ogni anno dal Comune di Milano.

ANCHE TU PUOI SOSTENERE LA RICERCA: DONA IL TUO 5 PER MILLE AL POLITECNICO DI MILANO

Dona il tuo 5 per mille al Politecnico di Milano apponendo la tua firma nel riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università” che figura sui modelli di dichiarazione dei redditi, specificando il codice fiscale 800 579 301 50 del Politecnico di Milano.

Quest’anno, grazie al contributo dei donatori che hanno scelto di devolvere il 5 per mille al Politecnico di Milano, gli spazi OFF CAMPUS ospiteranno 7 progetti di ricerca a alto impatto sociale: te li raccontiamo in anteprima…   

…IN SINTESI

Due nuovi progetti hanno la loro base operativa nell’Off Campus San Siro . IN BIBLIO con CHIARA (referente scientifico: Lorenza Petrini – DICA; project manager: Lola Ottolini – DASTU) realizza e cura biblioteche inclusive e multisensoriali, per favorire l’abbattimento delle barriere linguistiche e socioculturali nei quartieri periferici. PROXIMO (referente scientifico: Cristina Masella – DIG; project manager: Isabel Farina – DIG) supporta le associazioni e le istituzioni attive nel coinvolgimento di giovani NEET, cioè giovani che si trovano al di fuori di percorsi di studio e non lavorano, progettando strategie efficaci per superare gli ostacoli al loro ingaggio.


L’Off Campus Nolo vedrà il rafforzamento dell’esperienza di SOSpesa, iniziata nel 2021 (a questo link un articolo che ne parla) , con lo sviluppo di un modello innovativo di Mercato Comunale, dove la filiera del cibo e l’attivazione della cittadinanza, tramite volontariato ed iniziative di educazione, sono al centro dei servizi offerti.


Due progetti sono attivati presso l’Off Campus Cascina NosedoBIOLOOP FACTORY sviluppa e applica strumenti per valorizzare scarti e surplus locali, coinvolgendo persone in situazioni di vulnerabilità sociale con laboratori e workshop formativi (si tratta di uno spin-off di questo progetto), mentre ECHOES-Nosedo (referente scientifico: Davide Danilo Chiarelli – DICA; project manager: Paola Branduini – DICA) sarà un laboratorio di campo partecipato per la conoscenza e la cura del paesaggio agricolo, con particolare attenzione all’antica pratica delle marcite.


Infine, presso l’Off Campus San Vittore : ART-Link , ha l’obiettivo di coltivare e rendere visibile e permeabile lo spazio artistico del carcere; METHEXIS 2.0 esplora le potenzialità dell’educazione STEM e dello studio della fisica nel generare emancipazione e favorire una rete di relazioni tra operatori e detenuti.

Questi progetti vedono la messi a terra anche grazie alla collaborazione di istituzioni, enti del terzo settore, società private e altre università: un esempio concreto di collaborazione a livello locale per generare un ampio impatto sociale tramite le attività di ricerca del nostro Ateneo.

ANCHE TU PUOI SOSTENERE LA RICERCA: DONA IL TUO 5 PER MILLE AL POLITECNICO DI MILANO

Dona il tuo 5 per mille al Politecnico di Milano apponendo la tua firma nel riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università” che figura sui modelli di dichiarazione dei redditi, specificando il codice fiscale 800 579 301 50 del Politecnico di Milano.

L’Alumnus polimi Fabio Sangalli finanzia la realizzazione del Career Day di Architettura

Il 16 aprile al Trifoglio, studenti e neolaureati di Architettura hanno avuto l’opportunità di incontrare aziende del settore, esplorare offerte di lavoro e scoprire i trend di carriera.
Una classica “fiera del lavoro”, con la differenza, però, che sono stati gli studenti stessi a progettarne gli spazi, secondo le loro necessità e il brief di professionisti della costruzione.

«Si chiama “learning by doing”, se vogliamo. Imparare facendo veramente le cose sul campo»

racconta il prof. Pierluigi Salvadeo
Prof. Salvadeo, docente di Architettura degli Interni e Allestimento al Politecnico di Milano.

Uscire dai confini delle aule e offrire a studenti e studentesse un’opportunità di confrontarsi con il mondo “fuori”, il mondo del lavoro, è una delle grandi sfide dell’università e una priorità per il nostro Ateneo. Il prof. Salvadeo ha proposto ai 45 studenti e studentesse del corso di partecipare a un concorso di idee: sono stati messi a confronto con un brief, con necessità funzionali, mappe ecc., come se avessero a che fare con un vero cliente intenzionato a commissionare loro la progettazione degli spazi del Career Day.

La classe è stata divisa in 13 gruppi e ciascuno ha incontrato le maestranze tecniche che tipicamente hanno un ruolo nel cantiere, per confrontarsi lungo tutta la fase progettuale, con i limiti e le esigenze del “cliente”. Alcuni dei progetti qui sotto.

«Queste esperienze aprono per lo studente uno scenario interessante. Aiutano a proiettarsi nel futuro. Nel formare gli architetti del futuro, portiamo in aula anche questo tipo di esperienza pratica, contemporaneamente al nostro modo di ragionare sull’architettura. Un progetto che rimane un progetto colto, un progetto pensato, ragionato, sviluppato anche con dei principi di carattere teorico, che apre uno spazio di riflessione».

Questa bella storia si chiude con un contributo dalla Community degli Alumni. La realizzazione concreta degli stand della fiera si deve a un Alumnus donatore, Fabio Sangalli, architetto del Politecnico di Milano, che ne ha finanziato la costruzione tramite il “Premio Fabrizio Sangalli”: i gruppi di lavoro hanno presentato le loro proposte e una giuria, composta dai docenti del corso e dai rappresentanti del Career Service, ha selezionato il progetto vincitore.

Grazie alla donazione dell’arch. Fabio Sangalli, gli studenti vincitori hanno potuto vedere le loro idee realizzate in uno spazio reale, funzionale e abitato. I lavori hanno richiesto 40 mila euro e innumerevoli ore di lavoro dell’arch. Sangalli, fianco a fianco con gli studenti per oltre 3 mesi.

«Sono diventato architetto qui, in questa scuola, dove ho avuto un’esperienza incredibile – racconta Sangalli – è stata più maestra di vita che scuola. Oggi ci sono anche tecnologie nuove e i ragazzi sono fantastici. È un orgoglio essere stato uno studente del Politecnico di Milano».

«La mia esperienza è quella di un architetto artigiano, e l’ho messa a disposizione di studenti e studentesse. Ci siamo confrontati, loro con le loro idee e io con la mia esperienza, allineando i progetti con le esigenze della realizzazione concreta. Da questo scambio ho ricevuto grande entusiasmo, che, se con gli anni di professione rischia di diminuire, i giovani possono certamente rivitalizzare».

«Il premio Fabrizio Sangalli è un premio fortemente voluto da me, per commemorare Fabrizio, cugino fraterno, socio e soprattutto amico di una vita. Provo profonda gratitudine per Il Politecnico di Milano che mi ha dato un’occasione per ricordarlo in modo così significativo». 

Con il tuo 5PERMILLE, puoi fare la differenza nella ricerca scientifica

Il Politecnico di Milano è la seconda università in Italia per distribuzione degli importi del 5 per mille Irpef: oltre 600 mila euro provenienti da 7.341 donatori nel 2023 (è l’ultimo dato rilasciato dall’Agenzia delle entrate).

Da ormai molti anni, l’Ateneo ha scelto di devolvere la maggior parte di questo contributo alla ricerca scientifica ad alto impatto sociale: progetti che hanno un effetto concreto e a breve termine per migliorare la qualità della vita nei territori in cui si sviluppano.

PERCHÉ DONARE IL TUO 5 PER MILLE AL POLITECNICO DI MILANO?

La ricerca scientifica ha un impatto sulla vita di ciascuno di noi. Ancora di più, quando a farla sono ricercatori che lavorano non solo in laboratorio, ma anche sul campo, analizzando problemi concreti e studiando soluzioni direttamente applicabili per migliorare la qualità della vita di tutti.

Anche in questo, il Politecnico di Milano è pioniere: ha un programma di impegno e responsabilità sociale che promuove un nuovo modo di costruire e applicare il sapere e l’eccellenza universitaria. Primo in Italia tra le iniziative accademiche di questo tipo, ha l’obiettivo di mettere l’università a stretto contatto con le dinamiche di cambiamento nella società, estendendo la missione dell’Ateneo verso temi e bisogni sociali che nascono dal territorio, a livello sia locale che globale, e da più di 10 anni raggiunge categorie fragili e portatrici di bisogno. Come?

CON ESPERIENZE PILOTA CHE PORTANO I RISULTATI SCIENTIFICI FUORI DEI LAB E LI APPLICANO NELLA REALTÀ

Ogni anno, attraverso il contest Polisocial Award, l’Ateneo seleziona alcuni progetti di ricerca ad alto impatto sociale e li supporta in una fase di messa a terra di “esperienze pilota” con un impatto concreto.

Questo programma promuove il coinvolgimento di collaboratori e partner esterni, come aziende e istituzioni, per fare rete; stimola la collaborazione multidisciplinare e le sinergie tra diversi dipartimenti e gruppi di ricerca, li supporta in un’ottica di sostenibilità nel tempo; ha anche l’obiettivo di dare spazio ai giovani ricercatori e coltivare un approccio etico al lavoro accademico, che valorizzi l’impatto sociale delle competenze politecniche.

ANCHE TU PUOI SOSTENERE LA RICERCA: DONA IL TUO 5 PER MILLE AL POLITECNICO DI MILANO

Destinare il 5 per mille al Politecnico di Milano è semplice, ma il contributo che darai è grande. Basta apporre la tua firma nel riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università” che figura sui modelli di dichiarazione dei redditi e specificare il codice fiscale del Politecnico di Milano. CODICE FISCALE 800 579 301 50

SCOPRI A QUALI PROGETTI HAI CONTRIBUITO, SE HAI DONATO IL TUO 5 PER MILLE AL POLITECNICO DI MILANO

Qui sotto troverai tutti i progetti sostenuti con il 5 per mille! Stay Tuned