Marco Farina vince il prestigioso premio “Imprenditore dell’Anno 2025”

In collaborazione con BlueSky Education, gli AMBA & BGA Excellence Awards celebrano l’eccellenza e i risultati ottenuti da business school internazionali, studenti e laureati MBA, e riconoscono l’impatto delle organizzazioni in crescita in termini di sviluppo, risultati e traguardi. L’edizione di quest’anno, presso l’esclusivo Royal Garden Hotel di Kensington di Londra, ha visto tra i protagonisti un Alumnus d’eccezione: Marco Farina, che ha ricevuto il prestigioso premio “Imprenditore dell’Anno 2025”.

La mia passione per l’informatica è nata presto: a 13 anni, nel 1993, ho sviluppato e venduto Taurus, un software per la gestione del bilancio familiare. Dopo la laurea in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano, ho iniziato a lavorare a sistemi anticollisione capaci di governare in autonomo apparecchiature mobili — una forma primitiva ma concreta di intelligenza artificiale. Ho sempre cercato di pensare fuori dagli schemi, in settori spesso resistenti al cambiamento.”, racconta Farina.

Dopo aver guidato il dipartimento tecnologico di una società internazionale di consulenza strategica nel settore finanziario, decide di intraprendere la strada dell’imprenditoria. Partendo, ancora una volta, dalle basi: dal Poli, con il Flex Executive MBA della Graduate School of Management. “È stato un momento di svolta nella mia carriera, mi ha fornito una solida base di conoscenze in materia di gestione aziendale, marketing, finanza ed economia, consentendomi di comprendere meglio il contesto in cui operano le aziende e di prendere decisioni più informate e strategiche. Inoltre, mi ha offerto l’opportunità di entrare in contatto con professionisti di alto livello provenienti da vari settori, acquisire nuove prospettive e approcci, arricchendo ulteriormente il mio bagaglio professionale e la mia capacità di leadership”. Da queste solide basi nasce Logol AG, azienda tech che ha sviluppato e portato sul mercato soluzioni basate su intelligenza artificiale nei settori legale e finanziario. Con la chiusura di un round di caratura globale si appresta ora ad avviare un ambizioso progetto di internazionalizzazione.

“Ricevere questo premio è il riconoscimento di un percorso iniziato nel 2018 con una scommessa sull’intelligenza artificiale. Oggi siamo leader di mercato in Svizzera, con un’espansione internazionale in corso e il supporto di un investitore globale, a conferma della solidità e visione del progetto. Come negli sport di endurance, l’imprenditorialità richiede il coraggio di puntare a traguardi ambiziosi, lavorare con costanza anche nella fatica e credere che le sfide più dure portino ai risultati più gratificanti.”.

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Ricercatori del Poli al lavoro per proteggere le foreste in Madagascar

Madagascar, un contesto estremamente ricco dal punto di vista naturalistico, con un patrimonio naturale enorme in termini di biodiversità, uno dei massimi picchi dell’intero pianeta, ma dove queste risorse sono messe a rischio da pratiche dannose, come l’impiego di legna raccolta in natura allo scopo di scaldare e cucinare. Queste pratiche contribuiscono alla perdita delle foreste primarie e generano problemi sanitari legati alle modalità di combustione, spesso caratterizzate dall’utilizzo in ambienti chiusi e privi di adeguata ventilazione.

La ricerca CHAR:ME propone una soluzione al problema attraverso la progettazione di una filiera alternativa, basata sul recupero e la trasformazione degli scarti organici locali in combustibili solidi in grado di sostituire i combustibili convenzionali. Il progetto è partito nel 2022, grazie a un grant finanziato con le donazioni del 5 per mille Irpef.

Scopri di più sul progetto CHAR:ME su Frontiere, la newsletter della ricerca del Politecnico di Milano a questo link

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Dona il tuo 5 per mille al Politecnico di Milano apponendo la tua firma nel riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università” che figura sui modelli di dichiarazione dei redditi, specificando il codice fiscale 800 579 301 50 del Politecnico di Milano.

Premio Paolo Scolari 2025 all’Alumna Polimi Marzia Bolpagni

Promosso da UNI, il premio giunge nel 2025 alla sua 19° edizione. Viene assegnato ogni anno sulla base di una valutazione dei risultati raggiunti e dell’importanza dell’impatto che tale attività ha conseguito, ad esempio tiene conto degli incarichi a livello di normazione nazionale ed europeo.

Tra i premiati, l’Alumna Marzia Bolpagni, dottore di ricerca del Politecnico di Milano, per il suo ruolo guida nella digitalizzazione dei processi informativi e come esempio ispiratore per le giovani donne nelle STEM. Focus su BIM, standard UNI e valorizzazione delle competenze tecniche.

Bolpagni guida l’implementazione digitale internazionale in Mace, azienda edile e di consulenza che, tra gli altri progetti, ha anche costruito il celebre London Eye, vive in Inghilterra dove si è fatta notare nel settore diventando – come la definisce Forbes in una intervista– “una stella in Inghilterra”.

Ne abbiamo parlato anche qui https://alumni.polimi.it/2021/11/30/lalumna-marzia-bolpagni-riceve-il-woman-of-the-future-award-nel-regno-unito/

Crediti foto: UNI

Consegnata la 5° edizione della Borsa di Studio “Mario Buzzella”

Mattia Bettelli ha 23 anni viene da Maranello, in provincia di Modena. Sta concludendo il percorso magistrale in ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie ed è al lavoro sulla tesi.

È il vincitore 2025 della borsa di studio intitolata a Mario Buzzella, iniziativa annuale promossa dal Rotary Club Crema e dalla famiglia Buzzella, in collaborazione con il Politecnico di Milano, che giunge alla sua quinta edizione.

Uno studente che si impegna seriamente e tenacemente, con profitto: la borsa di studio è assegnata sulla base di merito accademico e posizione economica. “Ho deciso di fare il Poli perché ero intenzionato, alla fine delle superiori, a fare il corso di Ingegneria dei Materiali” ci racconta. “Il Politecnico di Milano mi sembrava l’università che meglio erogava questo corso, puntando molto sull’interdisciplinarietà: era ciò che più mi attraeva, essendo di mio molto curioso su tutto ciò che ci circonda. Ero anche felice di vivere un’esperienza nuova in un’altra città, abitando da solo”.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso la sede della Coim di Offanengo, azienda fondata da Mario Buzzella nel 1962. Un riconoscimento che celebra il talento, la passione e l’impegno delle nuove generazioni, nel nome di un uomo che ha trasformato la sua visione in realtà. Mario Buzzella è ricordato come imprenditore illuminato e costruttore di futuro, un pioniere nel suo campo.

Alla cerimonia erano presenti il presidente del Rotary Club Crema, Antonio Grassi; i figli del fondatore, Beatrice e Francesco Buzzella; la coordinatrice del premio, Federica Stucchi, che ha curato i rapporti tra il Politecnico e il club attraverso il suo socio Giuseppe Samanni; il presidente dell’area omogenea e sindaco di Offanengo, Gianni Rossoni. Collegato da remoto dal Politecnico di Milano, il professor Enrico Zio, delegato della rettrice Sciuto per gli Alumni e presidente di Alumni Politecnico di Milano.

Uno sguardo sul futuro che è una strada aperta. Cosa vuoi fare da “grande”?, chiediamo a Mattia: “Nello specifico non ci ho ancora pensato, in generale però mi piacerebbe dare il mio contributo nel migliorare i processi industriali agendo sui materiali, cercando soluzioni più efficienti e meno impattanti sia a livello di costi che a livello ambientale”.

Buon lavoro, e in bocca al lupo da parte di tutta la community degli Alumni!

Sapevi che puoi sostenere gli studenti e le studentesse del Politecnico di Milano con una donazione?

Nell’ultimo triennio abbiamo erogato 750 borse di studio, ma sono ancora tanti gli studenti che hanno bisogno del nostro supporto.

Il tuo contributo, nel 2025, può fare davvero la differenza: permetterà a giovani meritevoli di studiare al Politecnico di Milano.

Addio all’ingegnere politecnico Giovanni De Sandre, tra i principali progettisti della “Perottina” 

Si è spento a 89 anni l’Alumnus del Politecnico di Milano, ing. Giovanni De Sandre, visionario e pioniere dell’informatica italiana.  

Nato nel 1935, De Sandre si laurea in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano nel 1959 e l’anno dopo entra in Olivetti, dove diventa presto il braccio destro dell’ingegner Pier Giorgio Perotto. È così che il DNA politecnico entra a far parte della storia della Programma 101 (soprannominata Perottina): il primo computer da tavolo ideato dalla Olivetti, su design di un altro grande politecnico, l’architetto e designer Mario Bellini.

Negli anni Sessanta un gruppo di ingegneri e informatici della Olivetti crea il primo pc da tavolo: la Programma 101, da tutti battezzata la Perottina, dal nome del suo ideatore Pier Giorgio Perotto.
Il numero due del team era Giacomo De Sandre, Alumnus che ci ha aiutato a ricostruire questo pezzo di storia d’Italia.

Leggi l’articolo di Valerio Millefoglie su MAP#2

La redazione di Alumni ha avuto il privilegio e l’onore di intervistare Giovanni De Sandre nel 2017.
Le parole del grande ingegnere ci portano sulle ali del tempo, attraverso una storia italiana di innovazione le cui ramificazioni hanno costruito il presente in cui viviamo.