Massimo Roj vince il Compasso d’oro 2024

"Cellia" è il primo sistema di facciata per edifici a essere premiato con il Compasso d'Oro: è un traguardo storico

MILANO – L’architetto Massimo Roj, Alumnus del Politecnico di Milano, ha conquistato il prestigioso Premio Compasso d’Oro con “Cellia”, un innovativo sistema di facciata per edifici. Questo riconoscimento celebra l’eccellenza e l’innovazione dei prodotti di design.

“Cellia” è il primo sistema di facciata per edifici a essere premiato con il Compasso d’Oro, entrando nella collezione dell’ADI. Ideato e brevettato da Massimo Roj insieme a Progetto CMR, in collaborazione con il Gruppo Focchi, “Cellia” rappresenta un modulo ad alta tecnologia, capace di interagire con l’ambiente esterno. Questo sistema integra componenti essenziali per migliorare le prestazioni energetiche e, se necessario, le caratteristiche anti-sismiche degli edifici, garantendo un’installazione rapida e non invasiva.

Innovazione e Personalizzazione

Completamente personalizzabile, “Cellia” può adattarsi nelle finiture, dimensioni e livelli prestazionali, aggiungendo valore estetico e funzionale agli edifici. Le sue componenti, ingegnerizzate e prodotte off-site, assicurano un montaggio efficiente e una manutenzione semplice e sicura.

Il riconoscimento arriva in un anno speciale: il 2024 celebra il 30° anniversario di Progetto CMR e il 70° anniversario del Premio Compasso d’Oro ADI, fondato da Gio Ponti nel 1954. La cerimonia di premiazione, tenutasi giovedì 20 giugno, ha visto “Cellia” trionfare nella categoria design dei materiali e dei sistemi tecnologici, consolidando il successo della sinergia tra Progetto CMR e il Gruppo Focchi.

«L’idea di creare questo modulo è nata dall’ascolto delle esigenze del mercato, dei nostri partner e dei clienti – spiega Massimo Roj –. L’Italia ha un parco immobiliare obsoleto, con l’84,5% degli edifici costruiti prima del 1990. Cellia risponde alla necessità di rinnovamento attuale, con soluzioni contemporanee che uniscono funzionalità ed estetica».

Maurizio Focchi, presidente del Gruppo Focchi, aggiunge: «L’involucro non deve più essere considerato solo un elemento tecnico di separazione di un edificio, ma un componente attivo, cruciale per la sostenibilità e il comfort interno».

Il successo di Massimo Roj è un ulteriore esempio di come gli alumni del Politecnico di Milano continuino a influenzare positivamente il mondo del design e dell’architettura, portando innovazione e qualità ai massimi livelli. Il Politecnico di Milano è fiero di celebrare questo traguardo, dimostrando come la formazione ricevuta nell’ateneo possa creare leader nel campo dell’architettura e del design.

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