Un team composto da ricercatori e ricercatrici provenienti da diversi dipartimenti del Poli (DEIB, DIG, DESIGN e DABC) ha sviluppato un robot in grado di “guidare” persone non vedenti e ipovedenti negli spostamenti a piedi, proprio come farebbe un cane guida o un pacer, per garantire loro più autonomia in attività quotidiane come una corsa al parco o un giro al centro commerciale. Nasce così BUDD-e (Blind-assistive aUtonomous Droid Device), un piccolo robot in grado di “sentire”, tramite sensori, la direzione della persona che lo usa, e elaborare informazioni sull’ambiente circostante.
“L’idea iniziale era fornire alle persone cieche e ipovedenti uno strumento che le rendesse autonome nella corsa, ma poi il progetto si è esteso ad altri ambiti quando ci siamo resi conto, insieme ai nostri partner, che esistono diverse difficoltà di accessibilità negli spazi pubblici”, spiega il prof. Marcello Farina (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria), responsabile scientifico del progetto. I ricercatori e le ricercatrici hanno quindi sottoposto a diversi utenti ciechi e ipovedenti una serie di questionari, per capire quali fossero le loro abitudini e le loro esigenze: è emerso che la maggior parte di loro (il 75%) si muoveva solo se accompagnato da amici, parenti o volontari, e che l’1% non usciva addirittura di casa per paura di farsi del male. Budd-e può sostituirsi all’accompagnatore: “L’idea è renderlo un servizio pubblico, un aiuto di cui usufruire quando si va al supermercato, al parco o alla stazione”, spiega Farina.
Le prime sperimentazioni sono state fatte all’Ospedale Niguarda e il Centro Sportivo Giurati del Politecnico nel 2021: Budd-e ha le stesse dimensioni e la stessa mobilità di una sedia a rotelle, ed è una versione 2.0 di Yape, un robot già in commercio utilizzato per la distribuzione ultimo miglio (ne abbiamo parlato anche sul MAP #7).
Compared to Yape, the most visible change in Budd-e is the addition of the 'hand strap' that serves to guide the user: "The wrist strap is active, it gives a tension of 0.6 kilograms force to the user, who thus knows where to go: Budd-e does not pull their arm, and only moves when the user moves, adapting to their speed and always maintaining the same distance", Farina explains. Powered by electric batteries, in order to function Budd-e must first map the place where it will move: in closed places (such as hospitals or shopping centres) it requires LIDAR technology (Light Detection and Ranging, an aerial remote sensing system), while for parks and open spaces, GPS mapping is sufficient.
Un work in progress, questo “cane guida” politecnico, partito nel 2021 grazie a un grant di ricerca finanziato con le vostre donazioni del 5 per mille.
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Dopo il Poli ha lavorato in diversi contesti, tra cui Chapman Taylor e Bjarke Ingels Group (BIG)
Ha recentemente completato un Master in Design Studies (Ecologies) alla Harvard Graduate School of Design (GSD)
Ha esposto al MIT Media Lab, alla Harvard GSD e in altri contesti accademici internazionali
Ci racconta: “Sto lavorando allo sviluppo di sistemi che integrano microalghe, sensori e algoritmi per monitorare l’ambiente interno e supportare strategie di ventilazione naturale. L’obiettivo è rendere questi strumenti parte del progetto architettonico, contribuendo alla creazione di spazi più sani, in grado di tutelare il benessere di chi li abita e di adattarsi in modo più consapevole alle trasformazioni ambientali.
Ho scelto il Politecnico di Milano per la solidità del suo approccio tecnico-scientifico, la qualità della formazione progettuale e le opportunità di confronto internazionale che offre. È stato un contesto esigente, che mi ha fornito strumenti concreti per affrontare con rigore e apertura interdisciplinare le sfide dell’architettura contemporanea”.
Del Poli ricorda con piacere l’energia che si respira nei laboratori di progetto: “le idee prendevano forma attraverso il lavoro di gruppo e il confronto continuo. È stato un periodo di grande crescita, grazie al senso di collaborazione che si instaurava tra studenti, tutor e docenti, e alla comunità che nasceva lavorando fianco a fianco. Il progetto non era quasi mai un percorso solitario: si cresceva insieme, scambiando idee, punti di vista e, spesso, divertendosi a progettare insieme”.
Com’è entrare a far parte degli under 30 di Forbes? “È stato un riconoscimento che ho accolto con gratitudine e con senso di responsabilità. È arrivato come risultato di un percorso che unisce ricerca, sostenibilità e sperimentazione tecnologica, con l’obiettivo di affrontare in modo concreto alcune sfide ambientali legate all’architettura. Negli ultimi anni ho lavorato allo sviluppo di dispositivi per il monitoraggio della qualità dell’aria e l’efficienza energetica degli edifici, collaborando con team multidisciplinari e trasformando idee in prototipi funzionanti e testabili, pensati per favorire ambienti più salubri e promuovere una maggiore consapevolezza negli utenti. Allo stesso tempo, ho portato avanti una linea di ricerca sul rapporto tra architettura e territorio, analizzando sul campo casi studio negli Stati Uniti e in Italia, con un focus su aree soggette ad alluvioni. Ho studiato il ruolo delle infrastrutture, delle reti idriche e delle soluzioni naturali a bassa intensità per supportare strategie di adattamento climatico. In questo senso, il riconoscimento rappresenta per me un incoraggiamento a proseguire con ancora maggiore consapevolezza il lavoro intrapreso.
For the first time, an Italian university has entered the Top 100 of the QS World University Rankings, one of the most prestigious global academic rankings. Politecnico di Milano achieved 98th place in 2026, marking a historic milestone that represents a national record and international recognition of the excellence of Italian higher education and research.
With this achievement, Politecnico ranks among the world’s top six per cent of universities. The university’s leap from 111th to 98th place reflects the strength of its consistent growth over time. In the past decade, it has climbed 89 positions, including 41 in the last three years (from 139th in 2023), to establish itself as a benchmark in the Italian university system and an emerging leader among global academic institutions.
In Italy, Politecnico di Milano is the top university based on its performance and the quality of its key indicators.
Among the indicators that were decisive in achieving the Top 100 position are Employer Reputation and Academic Reputation: Employer Reputation, which gauges the esteem held by international employers towards graduates, highlights the Politecnico’s ability to train highly qualified professionals, who are ready to face labour market challenges. Academic Reputation, which reflects the perceived prestige of the university within the global academic community, confirms the university’s outstanding quality of research and teaching.
Further strong results came from the Employment Outcomes indicator, which shows high employment rates among graduates and the significant impact of their careers in their fields. Also showing clear improvement is the Citations per Faculty metric, which measures the average number of scientific citations per academic staff member, indicating the growing international relevance of Politecnico’s research output.
These positive outcomes were underpinned by a significant increase in scientific productivity, a tangible sign of a dynamic, innovative, and internationally attractive academic community.
This is a meaningful achievement. Italy has finally entered the top 100 of the QS World Rankings, like the other G7 countries. It proves the quality and prestige of Politecnico di Milano, and the Italian higher education and research system. A leap forward that began ten years ago. This is the outcome of a clear growth strategy, the Politecnico community’s passion and dedication, careful planning and resource management, and effective partnerships with businesses and local stakeholders.
Donatella Sciuto, Rector of the Politecnico di Milano
The QS World University Rankings 2026 evaluated more than 8,400 universities in 106 countries. Of these, 1,501 made it into the ranking, including 43 Italian universities. Politecnico di Milano’s result is a turning point for Italian higher education and a strong indicator of its ability to compete, innovate, and grow on a global scale.
Global Ranking: 98th place out of more than 8,400 evaluated universities. First-ever Italian university to enter the QS Top 100.
National Ranking: First in Italy.
Universities analysed: 8,467 institutions from 106 countries. 1,501 entered the ranking. 43 Italian universities ranked.
Excellence Indicators:
Employer Reputation: 90.1/100
Academic Reputation: 83,4/100
Employment Outcomes: 72,0/100
Citations per Faculty: 53,9/100
International Faculty: 74,4/100
Ten-year trend: +89 positions gained in ten years. Politecnico has risen from 187th place in 2016 to 98th in 2026.
Scientific productivity: more than 27,000 publications and 270,000 citations recorded in the 2019–2024 period (source: Scopus/QS).
Questo traguardo è un esempio concreto del valore della nostra community Alumni: connessioni, ispirazioni e percorsi che partono da qui e arrivano ovunque.
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Entrare nella lista AD100 è un riconoscimento prestigioso, che celebra la visione e l’innovazione di coloro che stanno ridefinendo il modo in cui viviamo e percepiamo gli spazi. L’edizione 2025 include 25 Alumnae e Alumni del Politecnico di Milano: eccoli, seguendo l’ordine dettato da AD.
L’Alumnus Luca Cipelletti, architetto, tra i cui progetti recenti citiamo la riqualificazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano
L’Alumnus Luca Bombassei, architetto che riqualificherà gli spazi comuni del nuovo headquarter Sensify presso il Kilometro Rosso Innovation District a Bergamo
L’architetta e Alumna Nathalie Droulers, nota per aver fondato lo studio Droulers Architecture insieme alla sorella Virginie Droulers. Tra i recenti lavori, il restauro conservativo di una storica chiesa a La Punt, St. Moritz
Piero Lissoni, celebre Alumnus architetto e designer politecnico recentemente insignito del Compasso d’Oro ADI 2024 alla carriera. Laureato in Architettura al Politecnico di Milano, Lissoni ha fondato nel 1986, insieme a Nicoletta Canesi, lo studio Lissoni Associati, con sedi a Milano e New York
Un immancabile Renzo Piano.Tra i numerosi e prestigiosi riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’Oro del RIBA nel 1989 e il Pritzker Prize nel 1998. È senatore a vita della Repubblica Italiana. A proposito, avete visto “𝘓𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘗𝘪𝘢𝘯𝘰” su RaiPlay? 📺 Sei puntate per tornare in aula insieme al grande architetto, 𝗔𝗹𝘂𝗺𝗻𝘂𝘀 e docente del Politecnico di Milano e i suoi studenti: un’occasione per ascoltare la sua visione sulla bellezza e sull’Arte del costruire. LEGGI DI PIÙ
La celebre designer e architetta Patricia Urquiola, Alumna politecnica originaria di Oviedo ma milanese d’adozione. I suoi lavori hanno ricevuto numerosi riconoscimenti e sono esposti in musei come il MoMA e il Victoria & Albert Museum.
I ricercatori del Politecnico di Milano, con il progetto GIFT – EnGIneering For sporT for all, tra il 2020 e il 2022 hanno coinvolto 19 bambini emiplegici tra i 6 e i 10 anni per avvicinarli a diverse attività sportive, grazie all’aiuto di ortesi (dispositivi medici utilizzati in ortopedia o traumatologia nel trattamento di alcune patologie) innovative sviluppate ad hoc per correggere il deficit funzionale dei bambini, cercando di coprire la maggior parte delle disabilità motorie e cognitive; accanto allo studio delle ortesi, una parte del progetto è stato dedicato alla ricerca sociale, con famiglie, insegnanti e associazioni sportive, affinché davvero questi bambini potessero fare attività sportiva, riducendo la distanza che oggi esiste tra chi chiamiamo normodotato e disabile, con lo scopo di introdurre nuove pratiche e modelli di comportamento.
Il progetto è stato un successo: ora, per generare un impatto concreto, bisogna andare oltre ai 19 bambini del progetto “pilota”.
“GIFT – ha dichiarato la professoressa Manuela Galli del Dipartimento di Elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico e responsabile scientifico del progetto – vuole essere un regalo per tutti i bambini con limitazioni funzionali.
The research project was developed by the Interdepartmental Laboratory E4Sport of Politecnico di Milano and saw the involvement of partners such as the Association La Nostra Famiglia - IRCCS "Eugenio Medea", the Catholic University of Milan, ITOP, BTS, Math & Sport, Edumoto, Yuki Onlus and various sports associations.
“Comprendere come lo sport e l’attività sportiva generino valore per la società e per il sistema economico-produttivo è oggi una priorità per promuovere un cambio di prospettiva: non sono soltanto ‘divertimento’, ma un investimento importante – e da tutelare – per il benessere della società e la sua competitività” explains Emanuele Lettieri, professore ordinario di Accounting, Finance & Control e project manager del progetto GIFT.
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In collaborazione con BlueSky Education, gli AMBA & BGA Excellence Awards celebrano l’eccellenza e i risultati ottenuti da business school internazionali, studenti e laureati MBA, e riconoscono l’impatto delle organizzazioni in crescita in termini di sviluppo, risultati e traguardi. L’edizione di quest’anno, presso l’esclusivo Royal Garden Hotel di Kensington di Londra, ha visto tra i protagonisti un Alumnus d’eccezione: Marco Farina, che ha ricevuto il prestigioso premio “Imprenditore dell’Anno 2025”.
“La mia passione per l’informatica è nata presto: a 13 anni, nel 1993, ho sviluppato e venduto Taurus, un software per la gestione del bilancio familiare. Dopo la laurea in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano, ho iniziato a lavorare a sistemi anticollisione capaci di governare in autonomo apparecchiature mobili — una forma primitiva ma concreta di intelligenza artificiale. Ho sempre cercato di pensare fuori dagli schemi, in settori spesso resistenti al cambiamento.”, racconta Farina.
Dopo aver guidato il dipartimento tecnologico di una società internazionale di consulenza strategica nel settore finanziario, decide di intraprendere la strada dell’imprenditoria. Partendo, ancora una volta, dalle basi: dal Poli, con il Flex Executive MBA della Graduate School of Management. “È stato un momento di svolta nella mia carriera, mi ha fornito una solida base di conoscenze in materia di gestione aziendale, marketing, finanza ed economia, consentendomi di comprendere meglio il contesto in cui operano le aziende e di prendere decisioni più informate e strategiche. Inoltre, mi ha offerto l’opportunità di entrare in contatto con professionisti di alto livello provenienti da vari settori, acquisire nuove prospettive e approcci, arricchendo ulteriormente il mio bagaglio professionale e la mia capacità di leadership”. Da queste solide basi nasce Logol AG, azienda tech che ha sviluppato e portato sul mercato soluzioni basate su intelligenza artificiale nei settori legale e finanziario. Con la chiusura di un round di caratura globale si appresta ora ad avviare un ambizioso progetto di internazionalizzazione.
“Ricevere questo premio è il riconoscimento di un percorso iniziato nel 2018 con una scommessa sull’intelligenza artificiale. Oggi siamo leader di mercato in Svizzera, con un’espansione internazionale in corso e il supporto di un investitore globale, a conferma della solidità e visione del progetto. Come negli sport di endurance, l’imprenditorialità richiede il coraggio di puntare a traguardi ambiziosi, lavorare con costanza anche nella fatica e credere che le sfide più dure portino ai risultati più gratificanti.”.
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