Accordo tra Politecnico e STM: nasce un nuovo centro di ricerca

“È frutto di un impegno congiunto su temi chiave come la sensoristica e l’intelligenza artificiale”, commenta il Rettore Ferruccio Resta

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Politecnico di Milano e STMicroelectronics hanno firmato un nuovo accordo di collaborazione che porterà alla costituzione di un centro di ricerca congiunto sui materiali avanzati per sensori (STEAM).

Si tratta di un progetto all’avanguardia in Lombardia e di un’opportunità unica in Italia, che mette a disposizione dei nostri docenti, ricercatori e PhD, ma anche alle imprese interessate all’innovazione, strumenti allo stato dell’arte per progettare e sviluppare la tecnologia MEMS (Micro-Electro-Mechanical System). 

L’accordo, ha commentato il Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, “è frutto di un impegno straordinario in attività congiunte su temi chiave come la sensoristica e l’intelligenza artificiale”, e sottolinea la collaudata collaborazione tra l’Ateneo e l’azienda che già da molti anni ruota intorno a progetti di ricerca e sviluppo.

L’investimento prevede inoltre l’aggiornamento delle principali infrastrutture a supporto di progetti di ricerca, formazione ed elaborazione di tesi, a partire dalla realizzazione di una linea pilota da 200mm allo stato dell’arte che affiancherà l’attuale clean room da 150mm di PoliFab (scopri PoliFab, la clean room del Politecnico di Milano, su MAP #7). Rilevante sarà il potenziale impatto innovativo sul comparto manifatturiero, traino dell’economia italiana: il nuovo laboratorio sarà infatti aperto alle aziende e si inserisce all’interno di un progetto ambizioso, quello di creare un vero e proprio distretto di innovazione nel Parco dei Gasometri a Bovisa, dove si sta sviluppando un ecosistema ricerca-imprese-territorio di livello internazionale.

Un centro di eccellenza che è espressione dell’interazione tra pubblico e privato, tra università e aziende, e che si configura tra le attività strategiche dell’Ateneo sempre più orientate allo sviluppo di ricerca avanzata e alla competitività del territorio”, aggiunge Resta. Il progetto, inoltre, si inserisce in un quadro che posiziona il Politecnico di Milano tra le prime università in Europa in termini di capacità di attrarre fondi europei per la ricerca e di attrattività nei confronti di accademici e ricercatori di talento da tutto il mondo.

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