Inaugurato il 160° anno accademico al Politecnico di Milano

“Superare i limiti per stabilire nuovi equilibri” è l’augurio del Rettore Ferruccio Resta per questo nuovo anno accademico

Dall’attenzione alle sfide sociali alle sinergie con istituzioni e imprese: è questo il bilancio del Politecnico di Milano – e del Rettore uscente Ferruccio Resta – all’inaugurazione del 160° anno accademico. Ed è su questa base che si continua a costruire a partire dal 2023, che vedrà in carica la nuova rettrice prof.ssa Donatella Sciuto.

Alla cerimonia, che si è tenuta il 30 novembre 2022, hanno partecipato Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, Giuseppe Sala, Sindaco di Milano Benedetto Vigna, Amministratore Delegato di Ferrari con la Lectio “Innovazione e Metodo Scientifico” e Marta Ghidoli, Presidente del Consiglio degli studenti.

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Credits: Matteo Bergamini, © Lab Immagine Design POLIMI (progettazione, produzione e gestione di prodotti comunicativi) Dipartimento di DESIGN, Politecnico di Milano – 02-2399.7805/06 – labimmagine-design@polimi.it

In questa occasione il Rettore ha tracciato un bilancio delle attività degli ultimi sei anni, con uno sguardo critico all’operato dell’Ateneo e al suo impatto sul contesto socio-economico.

“Il sistema universitario ha un ruolo di indirizzo che dobbiamo mantenere il più possibile audace, aperto e libero” – ha commentato il Rettore. “Nel farlo dobbiamo avere più coraggio nell’attuare politiche di vera premialità, aspetto che non riguarda solo l’università, ma l’intero Paese. ‘Far correre le eccellenze’ o ‘ridurre i divari’? Credo che la soluzione sia quella di valorizzare le diversità per non appiattire il sistema. Dobbiamo avere il coraggio di stabilire un equilibrio, non semplice, tra quelle realtà che corrono a livello internazionale e quelle che assolvono il compito altrettanto importante di servire il proprio territorio. Per questo è necessario differenziare le misure in funzione degli obiettivi, senza timore di scegliere e di chiedere qualità. Solo così potremo superare i nostri limiti. Perché se non governiamo il sistema, questo troverà un suo naturale punto di equilibrio che potrebbe non piacerci”.

In continuità con la tradizione politecnica, anche questo mandato è stato caratterizzato dalla massima attenzione data alla ricerca, cuore della missione universitaria, con l’Ateneo alla frontiera delle sfide più complesse: dallo spazio, alle biotecnologie, alle tecnologie quantistiche, ai big data, all’intelligenza artificiale, alle sfide sociali. Ricerca che è l’anima complementare della didattica, che la nutre con l’obiettivo di preparare i giovani politecnici a governarle, queste sfide, nel futuro. Chiude il cerchio la centralità dell’impatto sociale del Politecnico e, quindi, dei rapporti con le imprese, con i diversi laboratori avviati in collaborazione con aziende (abbiamo parlato dei laboratori qui).

Il Rettore ha poi chiuso il suo mandato passando simbolicamente il testimone alla rettrice eletta, Donatella Sciuto. A lei un lascito importante: la realizzazione del nuovo Campus in Bovisa, che porta la firma dell’Architetto e Alumnus Renzo Piano. “Aperto, verde e permeabile”: qui si gioca il futuro del Politecnico.

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