Il Politecnico di Milano ha stanziato 10 milioni di euro per il piano di ripartenza post-Covid. Gli investimenti riguardano l’innovazione della didattica, il potenziamento del diritto allo studio e i laboratori di innovazione e ricerca.
«Dopo aver affrontato l’emergenza – dichiara il Rettore Ferruccio Resta a Il Sole24Ore – il Politecnico di Milano si è adoperato in questi ultimi mesi in un grande lavoro di rivalutazione e di riprogettazione. Un atto doveroso per ridefinire il posizionamento e l’attrattività dell’ateneo; per ragionare sull’università del futuro e accelerare processi di innovazione in risposta a nuovi bisogni; per consolidare il rapporto con la città e il territorio, con le imprese e le realtà internazionali. Il danno più grande che potremmo fare a noi stessi e ai nostri studenti è quello di non riuscire a trasformare questo momento, seppur drammatico, in un elemento di vantaggio».
Innovazione negli strumenti e nei contenuti, come ci spiega anche Lamberto Duò, delegato del Rettore alla didattica, nell’ultimo numero di MAP. Valorizzando l’esperienza di quest’ultimo anno ma sulla scia di una riflessione già in atto da tempo, le attenzioni dell’Ateneo sono rivolte alle tecnologie sperimentate ogni giorno da docenti e studenti nelle aule del Politecnico di Milano per ripensare l’organizzazione dell’insegnamento trovando un equilibrio tra didattica a distanza ed esperienza in aula, riducendo le ore di lezione frontale e promuovendo momenti progettuali a gruppi in presenza.
Saranno anche promossi progetti pilota in alcune direzioni strategiche, come ad esempio la co-docenza con atenei internazionali. Un forte investimento infine riguarderà inoltre la creazione di nuovi spazi per la socializzazione e il benessere di studenti e lavoratori.
L’Ateneo ha inoltre varato un piano di potenziamento dei laboratori di ricerca: tecnologie per lo spazio, comunicazioni quantistiche, materiali, stampe 3D di materiali biologici sono alcuni dei settori che oggi rappresentano una priorità in termini di investimento.
Le sperimentazioni vanno anche nella direzione dell’utilizzo di laboratori in “digital-twin” (ovvero con simulazione digitale del laboratorio fisico grazie alla realtà aumentata). Due esempi di innovazione in questo senso sono il nuovo Laboratorio Modelli, che accoglie tecnologie per la progettazione uniche nel panorama universitario europeo, e l’ampliamento di Polifab, la più grande camera bianca per lo studio e la realizzazione di microsensori per l’intelligenza artificiale (ve ne abbiamo parlato su MAP 7), che verrà trasferito dal campus Leonardo presso il nuovo hub di innovazione del Parco dei Gasometri, in Bovisa.
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