28 nuove borse di studio per le studentesse di ingegneria

Si è tenuto nell’Aula Magna Pesenti del Campus Leonardo l’evento di premiazione delle studentesse vincitrici delle borse di studio Girls@Polimi 2024. Insieme alle ragazze hanno partecipato all’evento Isabella Nova, Prorettrice Delegata, Mara Tanelli, Delegata della Rettrice per Diversità e inclusione, e i rappresentanti degli enti donatori

Girls@Polimi è l’iniziativa del Politecnico di Milano ideata per avvicinare le ragazze al mondo delle materie STEM e incentivare la loro iscrizione a corsi di laurea in Ingegneria con bassa presenza femminile. Le studentesse riceveranno borse di studio del valore di 8.000€/anno l’una, con possibilità di rinnovo per i successivi due anni di studio, e avranno l’opportunità di partecipare ad attività di accompagnamento, formazione e mentoring.

Per questa edizione le borse sono state finanziate da aziende e fondazioni: Analog Devices Italia, Associazione Eugenio e Germana Parizzi, Capgemini, Fastweb, Fellows of Politecnico di Milano US, Inc (FPM US), Fondazione r.e.ACT ETS, Getec Italia, Hitachi Energy, Intesa Sanpaolo, Italgestra, Leonardo, Mediobanca, NHOA Energy, POMINI Long Rolling Mills, SLB Italiana. A queste si affiancano Alumni Politecnico di Milano e l’Ateneo stesso.

5 giovani realtà imprenditoriali dal cuore politecnico da tenere d’occhio

Ne abbiamo sentito parlare parecchio, nell’ultimo anno: sono start-up giovani e crescono velocemente, hanno un cuore deep-tech, hanno la mission di migliorare qualche aspetto della società in cui viviamo, ne parlano le maggiori testate che si occupano di innovazione. Il loro fattor comune? Hanno founders che si sono formati al Politecnico di Milano.

Ne parla anche Wired, nel suo articolo “10 startup italiane da seguire nel 2024: dall’intelligenza artificiale ai nuovi alimenti, dall’energia alle comunicazioni, ecco 10 aziende innovative da tenere d’occhio”. 5 su 10 sono politecniche: eccole qui.

Cap_able Fondata dall’Alumna designer Rachele Didero, Cap_able ha brevettato una tecnologia per la protezione dei dati biometrici: realizza capi in grado di confondere gli algoritmi di riconoscimento facciale.

SunCubes mira a sviluppare un sistema di ricarica wireless per sensori e – in futuro – per satelliti. I fondatori sono due Alumni politecnici: Alberto Chiozzi e Federico Ognibene. Li abbiamo incontrati lo scorso giugno, scopri la videointervista a questo link

Da sinistra: Alberto Chiozzi e Federico Ognibene

Displaid si occupa di monitoraggio predittivo. È stata candidata al Premio nazionale innovazione tra i rappresentanti della Lombardia e i suoi fondatori sono stati selezionati da Forbes tra i suoi Under 30 nel 2024: sono gli Alumni Lorenzo Benedetti, Giancarlo Donizzelli, Luca Radicioni e Francesco Morgan Bono

Da sinistra: Francesco Morgan Bono, Lorenzo Benedetti, Giancarlo Donizzelli; Luca Radicioni

Soundsafe Care combina robotica e ultrasuoni a scopo terapeutico per eseguire trattamenti chirurgici senza incisioni, in modo totalmente non invasivo: una nuova frontiera nel trattamento dei tumori. Tra i fondatori anche l’Alumnus Andrea Mariani

A sinistra: Andrea Mariani

Il fondatore di Foreverland Food, l’Alumnus Massimo Sabatini, ha inventato Freecao, il cioccolato senza cacao: è prodotto a partire dal carrubo. A chi ci chiede perché mai dovremmo rinunciare al cacao, rispondiamo che il carrubo è un ingrediente molto più sostenibile dal punto di vista del consumo di acqua: e infatti cresce in abbondanza sul territorio italiano, in particolare nelle regioni del sud, esposte a prolungate siccità.

A destra: Massimo Sabatini

Pubblicati i dati dell’indagine occupazionale 2024

Il 97% dei laureati magistrali italiani del Politecnico di Milano è già occupato a un anno dal titolo, di cui il 72% con un contratto a tempo indeterminato, con gli ingegneri che registrano un’occupazione del 98%. La percentuale di occupati sale fino al 99% a cinque anni dalla laurea.

Un laureato magistrale italiano su tre risulta inoltre già assunto alla data della laurea, mentre la quasi totalità dei laureati (93%) svolge un lavoro coerente con gli studi e il 95% è impiegato nel settore privato. Inoltre, i laureati magistrali italiani del Politecnico di Milano sono soddisfatti del percorso formativo svolto (87%) e anche del lavoro attuale (88%).

Che il Politecnico di Milano garantisca la piena occupazione dei suoi laureati e delle sue laureate non fa più notizia. Il mercato del lavoro riconosce e accoglie con favore la preparazione di chi studia nel nostro Ateneo e questo è fondamentale.

Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano

Lo stipendio netto mensile dei laureati magistrali italiani a un anno dalla laurea è pari a 1.994 euro, con un aumento di 180 euro circa al mese rispetto all’anno precedente,mentre a cinque anni dalla laurea raggiunge in media quota 2.460 euro netti, segnando una crescita di 880 euro mensili in quattro anni lavorativi.

Sempre più laureati del Politecnico di Milano scelgono di lavorare in Italia: non solo quelli magistrali italiani, di cui l’86% a 1 anno e l’87% a 5 anni decide di restare, ma anche gli internazionali, che restano per il 53% a 1 anno (+2% rispetto a indagine 2023) e 37% a 5 anni dal titolo (+5% rispetto allo scorso anno). Chi decide di lavorare all’estero rimane perlopiù in Europa. 

Ci sono ulteriori aspetti che meritano ancora maggiore attenzione. Tra questi, l’aumento dello stipendio netto, leva decisiva per trattenere i talenti all’interno di un mercato del lavoro che ha confini europei. Così come va sottolineato il crescente numero di laureati internazionali che decide di rimanere in Italia, risorsa preziosa per il nostro sistema industriale.

Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano

L’occupazione dei laureati magistrali internazionali formati nelle aule del Politecnico raggiunge l’89% a un anno dalla laurea, percentuale che sale al 97% dopo cinque anni

Per quanto riguarda i laureati triennali l’occupazione raggiunge il 91% a un anno dal titolo e cresce al 97% a cinque anni dalla laurea.

Nota metodologica

L’indagine occupazionale 2024 è stata coordinata dal Career Service del Politecnico di Milano, che supporta e prepara gli studenti all’ingresso nel mondo del lavoro, coltivando contatti con le più importanti aziende nazionali e internazionali.  Nel 2024 sono stati intervistati 8800 laureati. A 1 anno dal titolo hanno risposto: 73% del Laureati Magistrali italiani, 58% dei Laureati Magistrali internazionali, 74% dei Laureati Triennali non proseguenti al Politecnico. A 5 anni dal titolo hanno risposto: 54% del Laureati Magistrali italiani, 39% dei Laureati Magistrali internazionali, 53% dei Laureati Triennali non proseguenti al Politecnico.  L’indagine è stata svolta a inizio 2024 attraverso una metodologia integrata CAWI: online e CATI: telefonico in collaborazione con il Servizio Studi di ateneo e l’ufficio Alumni del Politecnico di Milano. I laureati sono stati invitati a rispondere ad un questionario a risposta multipla di circa 20 domande.

Clicca qui per consultare l’indagine completa.

Massimo Roj vince il Compasso d’oro 2024

MILANO – L’architetto Massimo Roj, Alumnus del Politecnico di Milano, ha conquistato il prestigioso Premio Compasso d’Oro con “Cellia”, un innovativo sistema di facciata per edifici. Questo riconoscimento celebra l’eccellenza e l’innovazione dei prodotti di design.

“Cellia” è il primo sistema di facciata per edifici a essere premiato con il Compasso d’Oro, entrando nella collezione dell’ADI. Ideato e brevettato da Massimo Roj insieme a Progetto CMR, in collaborazione con il Gruppo Focchi, “Cellia” rappresenta un modulo ad alta tecnologia, capace di interagire con l’ambiente esterno. Questo sistema integra componenti essenziali per migliorare le prestazioni energetiche e, se necessario, le caratteristiche anti-sismiche degli edifici, garantendo un’installazione rapida e non invasiva.

Innovazione e Personalizzazione

Completamente personalizzabile, “Cellia” può adattarsi nelle finiture, dimensioni e livelli prestazionali, aggiungendo valore estetico e funzionale agli edifici. Le sue componenti, ingegnerizzate e prodotte off-site, assicurano un montaggio efficiente e una manutenzione semplice e sicura.

Il riconoscimento arriva in un anno speciale: il 2024 celebra il 30° anniversario di Progetto CMR e il 70° anniversario del Premio Compasso d’Oro ADI, fondato da Gio Ponti nel 1954. La cerimonia di premiazione, tenutasi giovedì 20 giugno, ha visto “Cellia” trionfare nella categoria design dei materiali e dei sistemi tecnologici, consolidando il successo della sinergia tra Progetto CMR e il Gruppo Focchi.

«L’idea di creare questo modulo è nata dall’ascolto delle esigenze del mercato, dei nostri partner e dei clienti – spiega Massimo Roj –. L’Italia ha un parco immobiliare obsoleto, con l’84,5% degli edifici costruiti prima del 1990. Cellia risponde alla necessità di rinnovamento attuale, con soluzioni contemporanee che uniscono funzionalità ed estetica».

Maurizio Focchi, presidente del Gruppo Focchi, aggiunge: «L’involucro non deve più essere considerato solo un elemento tecnico di separazione di un edificio, ma un componente attivo, cruciale per la sostenibilità e il comfort interno».

Il successo di Massimo Roj è un ulteriore esempio di come gli alumni del Politecnico di Milano continuino a influenzare positivamente il mondo del design e dell’architettura, portando innovazione e qualità ai massimi livelli. Il Politecnico di Milano è fiero di celebrare questo traguardo, dimostrando come la formazione ricevuta nell’ateneo possa creare leader nel campo dell’architettura e del design.

Relazioni e matematica: il caso del carcere di San Vittore

Nel 2023, attraverso il contest Polisocial Awards (qui vi raccontiamo che cos’è), sono stati selezionati 5 progetti di ricerca da finanziare con il contributo del 5 per mille Irpef, grazie a tutti gli Alumni che hanno deciso di devolverlo al Politecnico di Milano.

Sperimenteranno servizi di supporto alle comunità che abitano nelle aree più critiche della città di Milano: “Attivare i territori, colmare i divari” è il titolo di questa edizione del concorso Polisocial Award. I gruppi di ricerca selezionati hanno iniziato i lavori a novembre e, per 18 mesi, si impegneranno ad inquadrare situazioni di divario e di bisogno per sviluppare soluzioni realizzabili nel breve termine, che puntano a essere replicabili e avere un effetto nel lungo periodo; case study che mettono a terra tecnologie studiate in progetti più grandi (e l’occasione, per studenti e ricercatori, di mettere in pratica quello che hanno appreso).

METHEXIS

MATEMATICHE, NARRAZIONI E SPAZI GENERATIVI PER CONTESTI ESTREMAMENTE FRAGILI

A partire da modelli matematici, è possibile creare una mappatura di nodi che descriva i legami e le interazioni in un gruppo di persone. Il progetto METHEXIS interpreta un case study di questa possibilità, analizzando la sezione giovani-adulti del carcere di San Vittore: una realtà instabile e in continua metamorfosi, a causa della rapida turnazione delle persone detenute e delle associazioni di volontari. I ricercatori vogliono sviluppare un modello-mappa descrittivo delle relazioni in atto, in grado di informare le politiche di progettualità e partecipazione dei suoi abitanti a forme di socialità e supporto tra pari. 

La figura rappresenta un primo esempio pilota di rete composta da 49 detenuti e tiene traccia della loro partecipazione alle attività proposte, in modo da sapere chi entra in contatto con chi e poter ricostruire il link (connessioni) tra i nodi (le persone) del modello matematico. In questo modo si costruisce un oggetto matematico (grafo), di cui si possono studiare delle proprietà: interpretate alla luce della situazione reale, danno informazioni sulla rete sociale tra le persone. Il colore indica il numero di relazioni sociali che il singolo ha (dal rosso al blu in crescendo) e la grandezza del nodo indica la forza dei legami che quella persona ha. Sono interessanti i casi di detenuti che hanno poche relazioni ma tutte molto forti e, al contrario, i detenuti che hanno molte relazioni ma tutte superficiali. Il “numero di relazioni sociali” e la “forza dei legami” sono un esempio di come è possibile interpretare gli indicatori matematici nel contesto specifico. 

Una seconda attività prevede una raccolta dati qualitativa, attraverso il laboratorio Storylab. I dati quantitativi e qualitativi confluiranno nel modello-mappa delle relazioni in modo da fornire informazioni sul legame reciproco tra socialità e benessere. Questo lavoro è frutto di una metodologia interdisciplinare detta “research through design”, che è una evoluzione del metodo scientifico sperimentale nei contesti sociali. Questo metodo è comune alle tre aree di ricerca all’interno del progetto METHEXIS: Ingegneria, Design e Architettura.

INTERVENTI DI TRATTAMENTO: STORYLAB E IL LABORATORIO MATEMATICO

StoryLab è un laboratorio permanente di narrazione partecipativa a cura di Imagis Lab, gruppo di ricerca del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. Esplora gli immaginari delle persone detenute, fornisce strumenti espressivi e raccoglie narrazioni del microcosmo San Vittore, con il duplice obiettivo di comprendere questa complessa realtà e comunicarla all’esterno. Nel maggio 2023, le ricercatrici in Design del Politecnico di Milano che operano in Off Campus San Vittore hanno iniziato le attività nel Reparto giovani-adulti. Ad ogni incontro settimanale partecipano circa 15 persone. La presa di parola e il racconto delle esperienze di vita sono stimolati dall’uso delle immagini, che diventano un repertorio iconografico da cui attingere per attivare i sensi, la memoria, l’immaginazione. Alle immagini si affiancano delle domande, raggruppate secondo le diverse aree significative del mondo narrativo che va costruendosi e viene condiviso di volta in volta: chi sono; mi racconto; le mie relazioni; i miei luoghi; il mio passato; il mio presente; i miei valori; i miei desideri. Nell’ambito del progetto METHEXIS, Storylab consente di raccogliere dati qualitativi sul profilo delle persone detenute nel reparto, sulle modalità di coinvolgimento nelle attività e sugli utilizzi attuali e possibili degli spazi del reparto stesso.

In chiusura di progetto (fine 2024-inizio 2025), una mostra a cura di Imagis Lab e Knitlab (Dipartimento di Design) tradurrà il modello matematico del sistema San Vittore, elaborato sulla base dei dati raccolti, in linguaggi di rappresentazione visiva, multimediale e punti maglia (partner: Gomitolo Rosa).

Un altro intervento già progettato è il Laboratorio Matematico, che verrà proposto in tre edizioni da sei incontri ciascuna. Il focus sarà sulla risoluzione di problemi e prevede di lavorare in piccoli gruppi, per favorire il coinvolgimento di ciascuno e la collaborazione per risolvere insieme un problema comune. Il laboratorio vedrà il coinvolgimento di 2 matematici e circa 12 partecipanti. La partenza stimata è fine maggio 2024.