Si chiamano Francesca De Finis, Alumna Ingegneria chimica, e Elena Dicorato, Alumna Architettura, e sono tra le ideatrici di Stendhapp, l’app che si propone di mappare e catalogare i luoghi notevoli del patrimonio artistico italiano.
Un obiettivo ambizioso, ma che il team tutto al femminile che ha creato Stendhapp vuole raggiungere grazie alla modalità open data: chiunque abbia scaricato l’app (disponibile su App Store e Google Play Store) e creato un profilo ha infatti la possibilità di aggiungere il suo contributo, che sia aggiungendo delle informazioni o anche scattando semplicemente una foto.
Al momento, l’app ospita circa 55 mila punti di interesse di tipo artistico-culturale, storico, paesaggistico, enogastronomico.
“La filosofia su cui si basa il progetto è quella di incoraggiare le persone ad andare a visitare i posti, a vedere con i loro occhi ciò che c’è di interessante”, ha spiegato De Finis, “per questo abbiamo deciso di non affidarci alla realtà aumentata, perché in qualche modo si sostituisce al bene culturale. Noi invece vogliamo che gli utenti siano attivamente coinvolti”.
STENDHAPP PER RISCOPRIRE LA CULTURA DIETRO CASA
L’app, con un nome che strizza l’occhio alla celebre Sindrome di Stendhal, geolocalizza l’utente e gli segnala i luoghi di interesse, che comprendono quelli di bellezza tangibile – come musei, monumenti, teatri, natura – e quelli di bellezza intangibile – come eventi e luoghi resi celebri da citazioni letterarie.
“Ci siamo impegnati a dare visibilità al patrimonio artistico e culturale meno conosciuto, – dichiarano sul sito ufficiale le fondatrici – attraverso una piattaforma digitale dedicata esclusivamente a ciò che è bello, incoraggiando ad andare a visitare luoghi, a partecipare ad eventi, a scoprire la storia e le storie del luogo in cui ci troviamo. Vogliamo aiutare la miriade di piccole realtà culturali a farsi scoprire, a trovare un pubblico.”
UN AIUTO ALLA RIPRESA DEL SETTORE CULTURALE, DOPO LA PANDEMIA
L’iniziativa vuole contribuire a rilanciare il turismo di prossimità, per rivitalizzare i settori turistico-culturali che nell’ultimo anno hanno vissuto un periodo di grande crisi dovuto a pandemia e lockdown.
Grazie poi al coinvolgimento delle realtà locali e delle associazioni attive sul territorio, Stendhapp vuole creare delle nuove sinergie per fare leva sul senso di appartenenza alla comunità.
“Molte informazioni arrivano dalla Pubblica Amministrazione, altre le abbiamo cercate noi, – continuano le fondatrici del progetto sul sito – ma contiamo sull’intelligenza collettiva per far emergere il sapere diffuso sul territorio. Siamo idealisti e convinti che con l’aiuto di tutti si possano migliorare un po’ le cose.”
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