Cammina da solo ma dietro di lui ci sono tutto un Politecnico e una fabbrica di imprese: si chiama YAPE, ed è un veicolo a guida autonoma su due ruote creato per le consegne che si sposta tra marciapiedi, passanti e semafori.
YAPE può trasportare bevande e cibi caldi o freddi, ma anche medicinali perché lo scomparto interno ha la possibilità di essere climatizzato. È pensato per muoversi agevolmente fra le strade delle città italiane tra vicoli, rotaie, sanpietrini e pavè, sulle sue due ruote basculanti, capaci di ammortizzare urti e cambi di percorso.
La sua missione è recapitare a casa degli utenti ciò di cui hanno bisogno nel minor tempo possibile, aggirando parallelamente gli eventuali problemi logistici e i congestionamenti stradali.
A concepirlo è stato un team di ingegneri del Politecnico di Milano all’interno del gruppo di ricerca MOVE, che l’ha sviluppato e realizzato in collaborazione con la fabbrica di imprese e-Novia, di cui abbiamo parlato sul MAP #7.
“YAPE è stato disegnato e progettato per muoversi in ambienti angusti e per muoversi su marciapiede, il che richiede di pianificare le sue traiettorie e di sapere dove si trova con precisione centimetrica”, dichiara a RaiPlay Digital Filippo Parravicini, Alumnus in Ingegneria dell’informazione e dottorando al Politecnico, che da quattro anni lavora al progetto.
Insieme a lui anche Luca Mozzarelli, ricercatore e Alumnus in Automation and Control Engineering, che aggiunge: “La cosa molto interessante di questo progetto è che si tratta di una piattaforma che ci consente di andare a lavorare a tutto tondo sugli aspetti della guida autonoma, senza avere a che fare con le complicazioni di un’automobile vera e propria.”
Vincenzo Russi, co-founder e CEO di e-novia e Alumnus del Poli, sul Magazine degli Alumni del Politecnico di Milano parla del percorso di integrazione di competenze e settore che sono stati fondamentali per arrivare a YAPE:
“I prodotti sui quali si lavora oggi presentano complessità e problematiche tecnologiche che sono impensabili da risolvere con una sola forma di ingegneria, di design o di architettura. Per questo, qui in e-Novia abbiamo Alumni che sono loro stessi politecnici, “persone politecniche”, cioè in grado di governare più tecnologie.
I laureati in design, ad esempio, diventano esperti di economia, di finanza, di marketing; vanno al di là della propria competenza specifica per comprendere fenomeni che toccano altre discipline. Al nostro interno è sempre più valorizzata questa figura straordinaria che caratterizzerà il futuro, e che il Poli sta facendo crescere”.
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