Il deserto in città? È un rischio concreto. Le soluzioni dal Polimi

5 idee per il pianeta da mettere a terra subito: il progetto “NBSOUTH” esplora il caso di Brasilia per limitare le ricadute sociali e urbane di una siccità

Ogni anno, il Politecnico di Milano seleziona 5 progetti di ricerca ad alto impatto sociale e, con il contributo economico dei donatori che scelgono di devolvere il loro 5 per mille Irpef all’Ateneo, li supporta in una fase di messa a terra di “esperienze pilota” con un impatto concreto.

Nel 2022, per esempio, il tema del concorso è stato “Sviluppo Locale e Transizione Ecologica”. I 5 gruppi di ricerca selezionati hanno tempo fino a fine 2024 (di solito infatti sono progetti realizzabili nel breve termine, anche se puntano a essere replicabili e avere un effetto nel lungo periodo) per mettere a terra le loro idee.

Cinque gruppi di ricerca che stanno lavorando proprio adesso: uno a Milano, tre in Africa e uno in Brasile. Hanno in comune l’obiettivo di rendere più verde il nostro pianeta, a cominciare da contesti molto specifici: trasformare i rifiuti in carburante senza tagliare gli alberi; fare fronte ai cambiamenti climatici nelle città; un progetto per una fattoria super efficiente che usa al meglio ciò che offre il territorio; tecniche per dare nuova vita a una valle in Algeria unendo antichi saperi e tecnologia all’ultimo grido; e soluzioni ortopediche all’avanguardia per migliorare la salute in Lombardia, risparmiando e rispettando l’ambiente.

Scopriamoli.

NBSOUTH – NATURE-BASED SOLUTIONS VIA RETROFITTING FOR CLIMATE ADAPTATION: A CASE IN THE GLOBAL SOUTH

Gli effetti della desertificazione si fanno sentire molto anche nelle aree urbane. La città di Brasilia, in particolare, con le sue dimensioni e le sue criticità, negli ultimi anni è stata colpita da frequenti siccità che hanno spinto la città a dichiarare più volte lo stato di emergenza, portando alla chiusura di scuole e parchi, con gravi ricadute sociali. NBSouth esplora soluzioni basate sulla natura (nature-based solutions, NBS): ovvero, la gestione e l’uso sostenibile di risorse naturali per affrontare sfide socio-ambientali come il cambiamento climatico, il rischio idrico, l’inquinamento dell’acqua, la sicurezza alimentare, la salute umana e la gestione del rischio di calamità ambientali.

Il gruppo di lavoro sul campo sta sviluppando strategie per la gestione di infrastrutture verdi ad-hoc e sta contribuendo alla definizione di politiche per lo sviluppo socioeconomico e la resilienza ambientale. Un’attenzione particolare è rivolta alla gestione dell’acqua, alla termoregolazione e all’adeguamento infrastrutturale delle aree urbane densamente popolate.

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