“Siamo davanti a sfide urgenti. Le soluzioni passano dalla ricerca, che merita più fiducia” 

La rettrice Sciuto in un’intervista al Corriere spiega come è messa la ricerca italiana. Spoiler: ci sono buone notizie

“Nelle nostre università c’è un motore sempre acceso che sposta la conoscenza ogni giorno più in là. La ricerca ha il compito e la responsabilità di fornire gli strumenti per prendere decisioni informate”. Il ruolo della ricerca scientifica è chiaro nelle parole di Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano, in questa intervista uscita il 23 settembre sul Corriere della Sera. Nella più grande università tecnica del Paese (prima italiana nei ranking globali) i nostri ricercatori si occupano ogni giorno di competitività, produzione, crescita sostenibile. Con ottimi risultati a livello europeo e globale: nel 2023, spiega Sciuto, “Sono 57 le ricercatrici e i ricercatori italiani vincitori [di finanziamenti europei per la ricerca, n.d.r.] e 32 i progetti, contro i 27 dello scorso anno, segno che università e centri di ricerca italiani sono diventati più attrattivi. Il Politecnico ospita tre progetti di eccellenza di Giulia Acconcia, Chiara Paganelli, Giuseppe Maria Paternò.  Tutti e tre interessano applicazioni nel mondo biomedicale dalla lotta ai tumori, attraverso la fluorescenza e la radioterapia, all’utilizzo dei batteri come vettori di farmaci”.  

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