È stato avviato il cantiere dei gasometri, all’interno del futuro nuovo campus Bovisa-Goccia del Politecnico di Milano, progettato dallo studio RPBW. L’evento ha avuto luogo in presenza di Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, di Renzo Piano, Senatore a vita e alumnus del Politecnico di Milano, di Giuseppe Sala, Sindaco del Comune di Milano, di Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, e di Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca.
Il gesto simbolico di avvio del cantiere è stata la messa a dimora di un albero, dedicato a Federico Bucci, Prorettore del Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, recentemente scomparso.
“Con l’avvio dei lavori per il rifacimento dei gasometri si apre una nuova fase per Bovisa. Da quartiere operaio ad area universitaria, Bovisa si candida a una terza dimensione, quella del Distretto di Innovazione. Un intervento significativo che segna il ritorno delle fabbriche bianche, quelle che investono in innovazione, in ricerca e in startup ad alto potenziale. Un progetto che, grazie al coinvolgimento delle istituzioni, segna per Milano e per la Lombardia un passo in avanti verso l’Europa,“
dichiara Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano.
I due Gasometri sono stati progettati da un team con Milan Ingegneria e Betaprogetti, coordinato dall’arch. Paolo Bodega, progettista del Polo di Lecco, secondo il concept dello studio Renzo Piano Building Workshop, che ha progettato l’ampliamento del campus Bovisa del Politecnico.
Il Gasometro 1 sarà dedicato allo sport: su tre livelli troveranno spazio una piscina, un campo multisport e un’area fitness. Il Gasometro 2 – Innovation Hub sarà invece uno spazio dedicato alla ricerca d’avanguardia, dotato di laboratori innovativi, di tutti i servizi tecnologici indispensabili per garantirne il funzionamento e di spazi destinati all’insegnamento.
Questo progetto si colloca all’interno del più ampio contesto di rigenerazione urbana sostenibile dell’area “Bovisa-Goccia-Villapizzone”, il futuro campus “aperto, verde e permeabile” che si punta a completare entro il 2026.
Il piano, che si sviluppa su un’area complessiva di 32 ettari, prevede la costruzione di venti nuovi edifici che ospiteranno aule, start-up, un’aula magna da 1000 posti e due residenze universitarie con circa 500 posti letto; verrà preservato un bosco di 24 ettari, mentre grandi alberi creeranno una connessione verde tra gli edifici. Sono previsti inoltre percorsi pedonali alberati e una connessione ciclo-pedonale tra le stazioni ferroviarie di Bovisa e Villapizzone.
L’obiettivo è raggiungere l’indipendenza energetica e zero emissioni di CO2.