Encubator: il Poli premia le start-up che combattono il cambiamento climatico 

Le 7 start-up vincitrici accederanno al programma di accelerazione di Polihub a sostegno della crescita tecnologica e della validazione della loro struttura di business

7 start-up, 280mila euro di finanziamenti e un progetto, Encubator, nato per premiare l’innovazione di quelle aziende che si concentrano sullo sviluppo sostenibile. 

Le vincitrici, aziende italiane e straniere (con l’immancabile “quota Alumni” del Politecnico), sono state annunciate l’11 gennaio 2023, tra ben 168 candidature provenienti da tutto il mondo da parte di spinoff universitari e start-up early stage, capaci di offrire soluzioni alle principali sfide negli ambiti Climate Tech e sostenibilità, per accelerare la transizione energetica verso un modello di sviluppo «carbon free» e rendere più sostenibili ambienti urbani e trasporti, per ridurre gli sprechi verso un modello di economia circolare. 

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Credits: Polihub

Il compito di valutare i migliori progetti per questa prima edizione di Encubator è spettato a una giuria composta da rappresentanti del Politecnico di Milano, PoliHub e Camera di commercio e di ciascuno dei Partner e degli Sponsor del programma, oltre che da diversi esperti provenienti dal mondo dell’industria, del venture capital e della tutela della Proprietà Intellettuale. 

“Ogni giorno ci giungono notizie allarmanti sulla crisi climatica ma pochi propongono soluzioni. Noi abbiamo deciso di darci da fare per trovarle. Quasi 170 startup hanno risposto al nostro appello con proposte concrete. Le sette vincitrici sono state giudicate le più pronte a realizzarle. Con questa prima edizione di Encubator avviamo un percorso per individuare le persone più brillanti, capaci di realizzare tecnologie utili a combattere la crisi climatica”,

afferma il CEO di PoliHub, Enrico Deluchi. 

LE 7 START-UP VINCITRICI DI ENCUBATOR

Hanno vinto il grant di Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: 

  • AraBat – trasforma le batterie agli ioni di litio esaurite in nuovi prodotti utilizzando le arance (PNI) 
  • Gaia Turbine – ha sviluppato una microturbina idroelettrica plug-and-play, ideale per acquedotti e deflussi minimi vitali, con un’efficienza superiore al 90%. 
  • Kinsect – vuole salvare il pianeta producendo proteine dall’economia circolare, grazie all’allevamento di insetti, con soluzioni tecnologiche innovative e proprietarie. 
  • Reco2 – composta dagli Alumni Désirée Farletti, Luca Spiridigliozzi e Daniele Nora – trasforma gli scarti industriali in materiali innovativi per la bioedilizia. 
  • Volta Structural Energy – sviluppa la nuova generazione di batterie strutturali per l’aerospazio e automotive garantendo sicurezza e risparmio di massa e volume 

A ReHouseit, startup che rimodella la natura degli spazi adattando materiali e tecnologie avanzate nel settore delle costruzioni, il grant di BCC Milano, Partner di Encubator, mentre a H2go Technology, startup che produce celle a ossidi solidi per consentire la transizione energetica guidata dall’idrogeno, è andato il grant di Innovatec, Partner di Encubator. 

Le realtà vincitrici, oltre a ricevere il grant di finanziamento da 40.000 euro, parteciperanno al programma di accelerazione gestito da Polihub della durata di 4 mesi a sostegno della crescita tecnologica e della validazione della loro struttura di business e avranno accesso al network di aziende, founder, mentor, subject matter expert e investitori del mondo imprenditoriale, dell’energia e dell’economia circolare.  

Visione, talento e tecnologia sono ingredienti essenziali per la transizione verde. I vincitori della prima edizione di Encubator hanno raccolto la sfida di un’innovazione sostenibile e tecnologica che ha a cuore non solo le ricadute ambientali ma anche quelle economiche e sociali. Questo programma può dare risposte concrete e d’avanguardia alle sfide del Climate Tech e della sostenibilità, promuovendo un modello di sviluppo circolare”

aggiunge Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano. 

Credits home: Foto di Appolinary Kalashnikova su Unsplash

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