L’Alumna Elena Bottinelli, laureata in ingegneria elettronica con specializzazione in Bioingegneria al Politecnico di Milano nel 1991 e Head of innovation and digitalization del Gruppo San Donato, è stata inserita nella lista delle 50 Most Powerful Women della rivista Fortune Italia. La lista racconta le 50 storie di successo, di impegno e perseveranza delle 50 donne che animano, nel mondo, i dibattiti culturali non solo sul valore della diversità di genere in ambito aziendale ma, nel suo complesso, sul fondamentale ruolo della donna nella società contemporanea.
Secondo la rivista, l’Alumna si è distinta
“negli anni della pandemia, ha guidato alcuni tra i più importanti ospedali d’Italia impegnati nella lotta contro il virus. È conosciuta per il suo interesse verso lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie per migliorare la qualità della cura dei pazienti, come la telemedicina”.
Prima di arrivare al Gruppo San Donato, Bottinelli ha lavorato dieci anni in multinazionali leader nel settore dei dispositivi medici e ortopedici.
È tra le socie fondatrici di Leads – Donne Leader in Sanità – che ha l’obiettivo di promuovere la leadership al femminile nel settore sanitario e di favorire il superamento delle disuguaglianze di genere, puntando alla parità nelle posizioni apicali di organizzazioni pubbliche e private. Nel 2019 la celebre rivista di economia “Forbes” inserisce Elena Bottinelli nella classifica delle 100 donne italiane di maggior successo e nel 2021 vince il premio Bellisario per la categoria Management.
Nel 2017 partecipa alla 6° edizione della Convention Alumni Politecnico di Milano (il video a questo link), sottolineando l’importanza del sistema sanitario. “Il primo obiettivo delle città è quello di far star bene i cittadini”, commenta, parlando di un futuro in cui la tecnologia, dai wearables al machine learning, giocherà un ruolo sempre più importante nella prevenzione e nel controllo della salute, facilitando la medicina personalizzata a distanza e un sistema di ambulatori distribuiti sul territorio.
“Il futuro è a portata di mano. Non dobbiamo temere la tecnologia, ma conoscerla e utilizzarla in modo etico: ci insegnerà a fare scelte più consapevoli”.