Circle of Donors: 37 Alumni del Politecnico contro la “fuga dei cervelli”

Grazie a loro, 20 ragazzi e ragazze di talento sono rimasti a studiare e lavorare in Italia, impegnati nei settori più innovativi per la crescita del Paese

Giovedì 20 ottobre 2022 – al Politecnico di Milano si è riunito il Circle of Donors, gruppo di Alumni donatori che dal 2016 si impegna a sostenere economicamente e con un percorso di mentoring i migliori studenti dell’Ateneo.

circle gruppo

“Il Circle è nato per dare risposta ad una domanda: come fare per essere più attrattivi nei confronti dei nostri studenti migliori? Quelli che ricevono offerte di opportunità e borse di studio molto prestigiose dai migliori atenei del mondo? Come fare per non farli fuggire? Per trattenere in Italia e al Poli il tesoro rappresentato dal loro talento?”,

apre così i lavori il prof. Enrico Zio, presidente Alumni Politecnico di Milano, delegato del rettore per gli Alumni e per il fundraising individuale: due cariche che trovano nel Circle una delle sintesi più efficaci.

Intorno al tavolo si trova infatti una ristretta cerchia di Alumni di altissimo profilo professionale, Alumni che si mettono a disposizione come mentor per seguire la formazione di alcuni dei migliori studenti del Politecnico. Non secondario è il supporto dal punto di vista economico: ciascuno studente Circle ha ricevuto (o sta ricevendo, nel caso degli ultimi arrivati) una borsa di studio di 20 mila euro, erogati nel corso dei due anni della laurea magistrale, sussidio in grado di competere con quelli offerti dai migliori atenei internazionali.

PROGETTO CIRCLE: I NUMERI

A 7 anni dall’inizio del programma, il Circle ha raccolto quasi 400 mila euro grazie a 37 Alumni donatori che hanno supportato 20 studenti e studentesse. Alcuni tra questi ragazzi si sono laureati e sono ormai giovani professionisti, chi in azienda e chi nel mondo della ricerca, tutti con ottimi risultati in settori con grande impatto sul futuro dell’innovazione e della società: energie rinnovabili, automazione, guida autonoma, transizione energetica.

“Se non fosse stato per la borsa di studio Circle, non avrei potuto studiare al Politecnico”, commenta Daniele, che dopo la laurea in ingegneria elettronica lavora come progettista per una società coreana che sviluppa memorie, in Italia. “Ma, a parte l’aspetto economico, mi sono reso conto della vera utilità del Circle quando hanno cominciato a venirmi dubbi e domande sul mio futuro e su quello che volevo fare una volta laureato. I mentor Circle hanno tantissima esperienza e ho trovato in loro non le risposte alle mie domande, come pensavo; ho trovato nuove domande e una guida per trovare da solo le mie risposte”.

Giulia invece ha studiato ingegneria energetica. Il suo sogno è lavorare con le energie rinnovabili e avere un impatto sul mondo in cui vive. “Dopo la triennale, ero convinta di lasciare l’Italia per fare la magistrale all’estero. Il Circle mi ha convinto di restare in Italia e al Poli: se mi hanno scelta per una borsa di studio così prestigiosa e mi stanno chiedendo di rimanere, mi sono detta, forse hanno visto qualcosa che io non ho visto. Forse vale la pena di rimettere tutto in discussione”. Giulia all’estero ci è andata lo stesso, giustamente, in Erasmus. Oggi, la sua carriera la sta portando a spostarsi molto e a costruirsi un profilo internazionale, ma, commenta, “ho deciso che è l’Italia il paese in cui voglio vivere e alla cui crescita voglio contribuire”.

“C’è un filo conduttore tra studenti e Alumni, Alumni che dedicano al loro ateneo con generosità il loro supporto in termini economici e in termini di tempo. È un supporto che rappresenta uno dei pilastri di sviluppo del Politecnico di Milano”,

commenta il rettore Ferruccio Resta, che si sofferma sulle parole di Giulia e Daniele. “I messaggi che ci hanno dato fanno molto riflettere. Daniele dice che non avrebbe studiato al Politecnico di Milano, se non ci fosse stata la borsa di studio. Il tema del diritto allo studio è al centro delle nostre riflessioni. Dal 2017 al 2021 la voce di bilancio che riguarda il diritto allo studio è cresciuta del 50% e oggi conta oltre 24 milioni di euro per supportare i quasi 5000 studenti che ne hanno bisogno. Giulia ci ha dato un’altra storia altrettanto importante: se non ci fosse stato il Circle, sarebbe espatriata. È chiaro che la mobilità studentesca è un valore, è qualcosa che arricchisce molto e che noi incentiviamo anche attraverso accordi con le altre università in tutto il mondo, ma il progetto dei Circle si inserisce in un processo che vede il nostro Paese diventare una meta e non soltanto stazione di partenza. In questo modo, la mobilità diventa un fattore di attrazione e non una necessità di fuga per i nostri giovani talenti”.

Il progetto Circle è la punta dell’iceberg di una stretta collaborazione tra il Politecnico di Milano e la comunità dei suoi Alumni, che, nell’ultimo triennio, ha contribuito a raccogliere oltre 10 milioni di euro in donazioni a supporto dei progetti di Ateneo: circa 500 mila euro hanno finanziato quasi 500 borse di studio e di dottorato; Circa 1 milione e 800 mila euro hanno contribuito all’ammodernamento di laboratori, strumenti, infrastrutture e campus del Politecnico. Circa 550 mila euro hanno finanziato progetti di didattica innovativa. Oltre 2 milioni e 200 mila euro sono stati dedicati a progetti di ricerca a alto impatto sociale. Il progetto Alumni è stato finanziato grazie a quasi 300 mila euro di donazioni.

Scopri di più: https://alumni.polimi.it/2022/10/18/10-milioni-di-volte-grazie-dagli-studenti-e-dai-ricercatori-del-politecnico-di-milano/

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