Il ponte di Archimede

Dopo più di 100 anni dalla sua "invenzione" in Norvegia se ne valuta la realizzazione: ce ne parla l’Alumna Arianna Minoretti

Dall’archivio MAP #3

La E39 è una strada norvegese che non ha gli standard a cui siamo abituati. Per lunghi tratti non ha neanche la strada. Sette traghetti trasportano i mezzi in un percorso che, per risalire 1100 chilometri della costa occidentale, prevede un tempo di percorrenza di 21 ore.

L’obiettivo dell’amministrazione norvegese è di ridurre la durata del viaggio a 11 ore, tramite infrastrutture immerse nel paesaggio: ponti galleggianti e gallerie sottomarine, innovazioni e tecniche antiche come il ponte di Archimede, oggi realizzabile grazie alle ultime tecnologie.

ponte di archimede
Credits: Statens Vegvesen

Dietro i lavori di queste infrastrutture che cambieranno una nazione, e non solo, c’è un’italiana: l’Alumna Arianna Minoretti, ingegnere civile del Politecnico di Milano.

«Lo Stato norvegese cercava una persona che fosse interessata a lavorare su questo grande progetto della E39, mi è sembrata un’occasione unica e così ho inviato la mia candidatura»,

racconta.

Ripensandoci ora, mi sembra ancora così strano. «Mi ha chiamata il mio attuale capo per chiedermi se potessi sostenere il colloquio da lì a una settimana. Il colloquio è durato due ore e alla fine mi ha detto: “Guarda, io oggi fermo i colloqui perché credo che tu sia la persona che stiamo cercando. Ti manderemo una proposta economica e se sei d’accordo ti puoi trasferire e inizi a gennaio”».

Dietro al progetto di questa grande opera ci sono interessi economici (sulla costa ovest è localizzato il 50% delle esportazioni) e sociali. «So cosa vuol dire avere la necessita’ di vivere vicino ai servizi sanitari, avendo avuto problemi allergici importanti», continua Minoretti. «Ogni volta che arrivo in un posto nuovo chiedo dove si trovi l’ospedale più vicino. In alcuni posti lungo la costa norvegese è capitato mi dicessero che in macchina erano necessarie fino a tre ore (altrimenti si dipende dall’elicottero). Sono convinta che il progetto della E39 sia anche un progetto sociale. Basti pensare a chi vive al di fuori delle principali città della Norvegia: non è così semplice raggiungere i luoghi di lavoro, le scuole, gli ospedali, e queste sono le prime infrastrutture da dare alle persone». 

Il MAP è una delle tante iniziative creata da Alumni Politecnico di Milano. Se ti piacciono questa e le altre attività gratuite per tutti i laureati, puoi sostenerle con una donazione.

.

ALTRI ARTICOLI DELLA SEZIONENel Mondo
IN PRIMO PIANO