La scuola in cui aprirsi davvero

Aperta a persone di ogni età, ogni giorno dell’anno e a ogni ora del giorno per ridare vita ai quartieri, realizzata a Tirana da Stefano Boeri Architetti

«Quest’anno passerà alla storia come quello in cui si e fatto di più per l’istruzione e sono state aperte più infrastrutture scolastiche e asili rispetto agli ultimi cento anni a Tirana≫, ha dichiarato Erion Veliaj, sindaco di Tirana, in Albania. E fra queste infrastrutture, tre sono state ideate dall’Alumnus Stefano Boeri e dal suo gruppo nelle zone di Don Bosko, Koder-Kamez e Shqiponja.  

Il complesso del Don Bosko, di 9812 m2, comprende una scuola media, una scuola superiore, gli spazi per l’educazione prescolare e una nursery; le scuole Koder-Kamez, per le quali è prevista un’offerta di servizi educativi analoga al Don Bosko, si estendono su un’area complessiva di 11.898 m2; e le scuole Shqiponja comprendono le strutture per l’educazione prescolare, una scuola media e una nursery e occupano una superficie di 7898 m2.   

scuola boeri home
Credits: Stefano Boeri Architetti

Ne abbiamo parlato con gli architetti e Alumni Stefano Boeri e Francesca Cesa Bianchi, project director di Stefano Boeri Architetti. 

Qual è la definizione di Scuola Aperta?  

Francesca Cesa Bianchi:

“Una scuola aperta vuol dire osmosi con il territorio, scambio di saperi e di esperienze, con un importante riverbero sulla vita di quartiere. Spesso gli edifici scolastici sono il centro della comunità, e realizzare nuove scuole costituisce l’occasione di costruire un nuovo tassello della citta pubblica.”

Gli edifici sono caratterizzati da un impianto semplice e funzionale e un accostamento di materiali e colori che richiama la tradizione delle architetture italiane a Tirana. La progettazione e la distribuzione degli spazi di apprendimento influenzano le prestazioni scolastiche degli studenti, e, considerando che i metodi di apprendimento sono in continua evoluzione, è necessario che le architetture seguano, se non anticipino, i cambiamenti.  

Come, e dove, immagina potrebbe sorgere un primo progetto di Scuola Aperta in Italia?  

Stefano Boeri:

“Stiamo già lavorando a progetti di questo tipo sia a Milano – dove stiamo realizzando un modello per ≪l’Aula del futuro≫ – che in Liguria, dove stiamo progettando un edificio scolastico che segua almeno in parte questi principi. Ma, più in generale, qualcosa si sta muovendo in questa direzione: le linee guida del PNRR prevedono un piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica che interesserà 195 immobili, per un totale di oltre 410 mila m2. Insieme a Renzo Piano, Cino Zucchi, Mario Cucinella, Massimo Alvisi, Sandy Attia, Luisa Ingaramo, con la Fondazione Giovanni Agnelli e Triennale Milano abbiamo seguito la redazione delle linee guida per la progettazione dei nuovi edifici scolastici, proprio a partire dal concetto di scuola aperta.”

Il MAP è una delle tante iniziative creata da Alumni Politecnico di Milano. Se vuoi ricevere a casa due numeri della rivista in formato cartaceo, puoi sostenere il progetto con una donazione.

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