La storia di Elda Sala, studentessa lavoratrice premiata con borsa di studio

Un percorso coronato con un successo frutto di capacità, impegno e sacrificio: “Il Politecnico mi ha insegnato perseveranza e spirito di adattamento”

Elda Sala, studentessa del Politecnico di Milano, è la vincitrice della seconda edizione della borsa di studio del valore di 5000 euro intitolata alla memoria di Mario Buzzella

“Il mio corso di studi è la Magistrale in Materials Engineering and Nanotechnology – ci dice Sala -.  Ho svolto la tesi presso il CNST (Center for Nano Science and Technology, afferente all’Istituto Italiano di Tecnologia) e mi sono occupata di semiconduttori organici. La borsa mi è stata assegnata sulla base di una graduatoria stilata tenendo in conto alcuni fattori: media dei voti, numero di crediti ottenuti rispetto al tempo trascorso dall’immatricolazione e situazione economica, il tutto con l’obbligo di essere in corso con la Laurea Magistrale.” 

La premiazione si è tenuta gli ultimi giorni di giugno nella sala riunioni della Coim, la multinazionale della chimica della quale Buzzella era il fondatore, alla presenza della sua famiglia e dei vertici del Rotary Club di Crema

Elda sala
Credits: www.cremaoggi.it/

Beatrice Buzzella, figlia di Mario, spiega cosa ha spinto i familiari e l’azienda ad istituire la borsa di studio destinata agli studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie del Politecnico di Milano: 

“Per la nostra famiglia ha un significato enorme perché premia un percorso coronato con un successo frutto di capacità, impegno e sacrificio, nel campo della ricerca e dello sviluppo”

Questa borsa di studio è infatti uno dei tanti esempi di iniziative di supporto agli studenti che il nostro Ateneo mette a disposizione grazie al prezioso contributo di donatori privati – tra i quali moltissimi Alumni – e aziende

IL POLITECNICO E IL FUTURO 

Tornando a Elda, quando le domandiamo del Politecnico non ha dubbi sulle lezioni più importanti che ha imparato durante gli anni di studio: 

Perseveranza e spirito di adattamento, ma ho anche appreso l’importanza di organizzare il mio tempo con efficienza. Sono sempre stata una studentessa lavoratrice e non è stato automatico imparare a gestire tanti impegni paralleli; la triennale è stata un campo d’allenamento, in questo senso. Con un po’ di determinazione, le difficoltà vengono superate e trasformate in esperienze formative.” 

E il futuro cosa riserva? 

“Nei miei piani c’è un progetto di Dottorato di Ricerca presso la stessa struttura in cui ho svolto il lavoro di tesi, quindi per ora conto di rimanere nella ricerca accademica. Dopodiché mi piacerebbe andare a lavorare nel settore di Ricerca e Sviluppo, possibilmente sempre in ambito di semiconduttori ed elettronica. In generale, mi piace stare in laboratorio e vorrei continuare”.

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