Tra le 26 soluzioni innovative, nuove tecnologie e idee di impresa vincitrici della XIII edizione di Switch2Product – la challenge proposta dal Politecnico di Milano, Deloitte e Polihub – c’è Eolo, della ricercatrice di design e Alumna Aurélie Glaser.
Il progetto ha ricevuto anche il grant da 30.000€ assegnato dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi per le soluzioni maggiormente capaci di generare un impatto positivo sul sistema economico locale.
Eolo è un dispositivo e un assistente per l’allenamento e il monitoraggio dei muscoli respiratori, il cui obiettivo è migliorare la capacità respiratorie dei suoi utenti, proponendo un nuovo modello di cura nella medicina più inclusivo, solidale e sistemico.
Più nel dettaglio, Eolo è un dispositivo palmare portatile per la cura a distanza che valuta e migliora la capacità respiratoria dei suoi utenti con semplici esercizi e test inspiratori ed espiratori. Basato sui principi RMT (Respiratory Muscle Training), Eolo si concentra sull’allenamento di vari muscoli essenziali alla funzione respiratoria come il diaframma, i muscoli intercostali esterni ed interni e altri muscoli accessori, sia in termini di resistenza, forza e flusso.
La salute respiratoria e le malattie respiratorie al giorno d’oggi – specialmente dopo il Covid-19 – sono ormai una priorità globale: in questo contesto, Eolo va quindi ad inserirsi come potenziale risorsa integrata e versatile nel settore della salute, sport e del wellness.
Si rivolge quindi principalmente a pazienti con condizioni che compromettono la loro capacità respiratoria e quindi si posiziona nel mercato dell’e-health e dei dispositivi medici. Si adatta perfettamente anche al mercato delle prestazioni e al mercato dei dispositivi sportivi in quanto è vantaggioso per atleti e dilettanti sportivi. Infine, poiché questo dispositivo insegna buone tecniche di respirazione e aiuta ad aumentare la forza respiratoria e la resistenza dei suoi utenti, questo prodotto rientra anche nel mercato del benessere.
I prossimi passi del progetto all’interno dell’acceleration program aiuteranno Glaser e il team a definire meglio il mercato di riferimento, i bisogni dei potenziali utenti, a convalidare la precedente ricerca e creare il business model. Intanto continua lo sviluppo del dispositivo e, grazie al grant ricevuto, verrà creato il prototipo.
Tutto questo è successo al Politecnico: abbiamo quindi chiesto all’Alumna perché abbia deciso di trasferirsi in Italia dalla Francia per studiare qui.