Strade più sicure, belle, sostenibili: JAMES DYSON AWARD a tre politecnici

I tre studenti hanno progettato Roadfix, uno strumento che ripara i difetti del manto stradale in modo sostenibile con il contributo delle aziende

Un team di tre studenti polimi ha vinto l’edizione 2021 del James Dyson Award Italia, premio internazionale di design dedicato ai giovani ingegneri e progettisti. I tre politecnici si sono distinti come i migliori giovani inventori tra oltre 2.000 partecipanti che hanno presentato le loro invenzioni da 28 paesi.

Luca Grosso, Silvana Migliozzi e Alessio Puleo, i tre studenti magistrali di Intregrated Product Design, si sono aggiudicati il riconoscimento con il progetto Roadfix: uno strumento pensato per riparare i danni del manto stradale senza costi per il bilancio pubblico. Sarebbero infatti le aziende a sostenere economicamente i costi delle riparazioni. L’idea è che Roadfix sia in grado di offrire spazi pubblicitari alle aziende, che potrebbero imprimere il proprio logo sulla “buca”, una volta riempita, e sponsorizzarne la riparazione, approfittando di un’opportunità estetica e commerciale orientata al valore sociale.

COME FUNZIONA

Gli incidenti dovuti a una scarsa manutenzione stradale sono la prima voce di costo per i comuni. Le buche sono tra le principali cause di incidenti, soprattutto per la micromobilità. Ad oggi le buche vengono riparate utilizzando del bitume a freddo o a caldo servendosi di un badile per riempire e spianare. Questi metodi permettono delle riparazioni di fortuna che hanno una durata molto limitata nel tempo e conferiscono un risultato estetico poco gradevole.

L’idea di Roadfix è nata quindi con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale con riparazioni più precise e sicure, semplificare il lavoro degli operatori, aprire nuove frontiere del marketing. Un’ispirazione che viene dall’arte giapponese del Kintsugi, ovvero riparare oggetti rotti con l’oro per valorizzare le crepe e dare loro una nuova vita. Il concetto è quello di migliorare i difetti stradali per renderli risorse per la città.

Il battistrada diventerà infatti personalizzabile: le aziende sponsor potranno imprimere una un marchio sulla “toppa” e potranno inserire grafiche sulle parti laterali del macchinario stesso, per avere visibilità anche verticale durante la riparazione del manto stradale. Con questa nuova opportunità sarà possibile trovare aziende disposte a fare pubblicità aiutando le nostre città.

james dyson award
Credits: www.jamesdysonaward.org

Il concept progettuale iniziale è nato durante il Laboratorio di Concept Design del prof. Massimo Bianchini al Politecnico. Dopo una prima fase di ricerca e sviluppo di idee, è stato sviluppato con un modello di studio e testato per comprenderne l’ergonomia, le proporzioni e l’esperienza d’uso.

Il passo successivo è quello di creare un prototipo dotato di componenti elettrici per una fase di test su strada, e fare in modo che alcuni operatori lo provino per comprendere in modo più dettagliato le problematiche legate all’ergonomia e alla user experience. Inoltre, sono state individuate aziende che operano in settori analoghi per proporre delle collaborazioni al progetto.