Renzo Piano per Emergency: inaugurato il nuovo ospedale pediatrico in Uganda

Apre le porte la struttura sanitaria per bambini “scandalosamente bella” progettata dall’Alumnus: sarà un punto di riferimento per il continente africano

Dopo quasi due anni di lavori è stato inaugurato in Uganda il nuovo ospedale pediatrico di Emergency, progettato pro bono dall’Alumnus Renzo Piano e dal suo studio, con la collaborazione di da TAMassociati e dalla Building division di EMERGENCY. Il progetto unisce le esigenze pratiche-sanitarie a un’idea di architettura razionale, moderna e sostenibile, pronta a diventare un modello per future strutture mediche in giro per il mondo.

«Mi piace pensare all’Africa come un laboratorio per il futuro e non solo come uno scenario di sofferenza e di guerre dimenticate. Gino mi ha sempre chiesto di disegnare un ospedale “scandalosamente bello” – spiega Renzo Piano, architetto e Alumnus del Politecnico, in un’intervista. – Parla dello scandalo della bellezza perché per certe persone è uno scandalo offrire bellezza ed eccellenza a tutti, in particolare ai più svantaggiati ed emarginati. D’altronde è risaputo che in tutte le lingue africane, lo swahili per primo, l’idea di bello è sempre accompagnata all’idea di buono: non c’è bellezza senza bontà.»

ospedale renzo piano
Credits: Emergency
UN OSPEDALE PER BAMBINI

La struttura, che sorge poco lontano dalle rive del Lago Victoria, con i suoi oltre 9000 metri quadri vuole diventare un punto di riferimento per tutto il continente, in particolare nel campo della chirurgia pediatrica: i bambini e i ragazzi di età inferiore a 18 anni verranno infatti accolti gratuitamente e il personale sanitario avrà a disposizione 3 sale operatore e 72 posti letto per curarli.

A questi spazi si aggiungono poi ambulatori, radiologia, TAC, un laboratorio con banca del sangue, una farmacia e servizi ausiliari per garantire un’assistenza di prima qualità, sempre ospitati nel sistema “a crociera” dell’ospedale, che si rifà a quello della Ca’ Granda milanese del Filarete.

ospedale renzo piano
Credits: Emergency

Commenta così Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency:

«Il modo migliore per aiutare l’Africa è fare lì quelle stesse cose che vorremmo avere anche qui da noi, in Italia. Siamo andati in Uganda con tutte le competenze, gli equipaggiamenti, le tecnologie necessarie a fare una chirurgia di alto livello e con una struttura straordinaria. Facciamo tutti parte della comunità umana: siamo “uguali in dignità e diritti”, come è scritto nella Dichiarazione universale dei diritti umani. Abbiamo la responsabilità di curare un bambino africano esattamente come faremmo con un bambino italiano.»

UNA STRUTTURA TRA TRADIZIONE E SOSTENIBILITÀ

Oltre ad essere all’avanguardia nel campo sanitario, l’ospedale si caratterizza per la sostenibilità garantita dall’utilizzo di materiali locali e di tecnologie avanzate: i muri sono edificati in pisè, una tecnica di costruzione tradizionale che utilizza la terra cruda, che riesce a mantenere costanti la temperatura e l’umidità dell’edificio, mentre 2500 pannelli solari fotovoltaici producono energia che copre gran parte del fabbisogno energetico dell’ospedale, e che viene divisa anche con la città vicina.

ospedale renzo piano pannelli
Credits: Emergency

«Quando Gino Strada mi ha chiesto di partecipare a questa nuova sfida di EMERGENCY non ci ho pensato due volte, ho detto immediatamente sì! – aveva dichiarato Piano a Emergency, prima della costruzione – Questo ospedale sarà un modello di eccellenza medica, sostenibilità ambientale, indipendenza energetica e armoniosa distribuzione dello spazio. Vogliamo utilizzare le risorse della terra, l’acqua e il sole, i migliori traguardi della modernità, quelli veri. L’ospedale sarà edificato sulle rive del Lago Victoria, circondato da natura e alberi. La vegetazione sarà l’orizzonte dei piccoli ospiti, gli alberi come metafora del processo di guarigione”.»

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