Marco Donolato, Alumnus ingegneria fisica, è inventore di un sistema innovativo in grado di rilevare malattie infettive, inclusa la febbre Dengue, Zika e il SARS-CoV-2. Il test richiede solo una goccia di sangue e produce risultati accurati in meno di 10 minuti, consentendo un trattamento tempestivo dei pazienti.
È molto facile da utilizzare, è economico e richiede pochissima formazione per il personale medico, il che lo rende particolarmente adatto a contesti a basso reddito e paesi in via di sviluppo. È una delle 3 invenzioni finaliste nella categoria “Ricerca” dell’European Inventor Award 2021, premio annuale dell’Ufficio europeo dei brevetti agli inventori che hanno dato un contributo significativo all’innovazione, all’economia e alla società.
Il dispositivo si chiama BluBox ed è stato sviluppato da BluSense Diagnostics, la start-up che Donolato ha co-fondato con il collega e Alumnus Filippo Bosco, in Danimarca, nel 2014.
Sfrutta la tecnologia Immuno-Magnetic Assay: un raggio laser passa attraverso un campione di sangue miscelato con nanoparticelle magnetiche sintetizzate per legarsi a un bersaglio biologico, per esempio agli anticorpi di un virus; un lettore ottico rileva le dinamiche di clustering delle nanoparticelle e identifica la presenza del bersaglio biologico. È in grado di quantificare la concentrazione di virus nel sangue del paziente in circa 10 minuti.
La start-up ha recentemente messo a punto una versione di BluBox che consente di rilevare la presenza di anticorpi COVID-19 in 5-7 minuti. Il test verrà lanciato nei prossimi giorni in alcuni ospedali italiani.
«Il kit per eseguire il test – ha spiegato Donolato, come si legge Il Sole 24 Ore – nasce con l’obiettivo di essere un sistema economico, ma veloce e accurato e richiede poca formazione per il personale medico. Il test per il Covid-19 sarà commercializzato da metà maggio e venduto a ospedali pubblici e cliniche in Europa». «Marco Donolato e il suo team hanno dimostrato come è possibile combinare diversi filoni di ricerca per fornire soluzioni ad alcuni dei più grandi problemi di salute globale – ha commentato il Presidente dell’European Patent Office, António Campinos, annunciando i finalisti dell’edizione 2021 dell’European Inventor Award –. Potenzialmente potrebbe avere un impatto molto significativo sulla salute di alcune delle persone più vulnerabili del mondo».
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