L’architetto Stefano Boeri, Alumnus del Politecnico di Milano, è stato incaricato dal commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, di progettare la campagna di vaccinazione anti-Covid-19, sia per quanto riguarda la comunicazione, sia relativamente alla progettazione architettonica e di design degli allestimenti necessari.
Boeri e il suo team hanno lavorato su questo progetto a titolo gratuito: come dichiara Boeri in un’intervista al Corriere della Sera, “abbiamo lavorato tutti pro-bono. Il mio studio di design e quello di architettura, oltre agli altri consulenti che ho voluto coinvolgere: Mario Piazza per la grafica, The Blink Fish per i video e Ingrid Paoletti e Niccolò Aste del Politecnico di Milano per la parte di ingegneria. Una ventina di persone. Quest’anno è stato terribile ed è una delle ragioni per cui nessuno di noi ha avuto esitazioni ad accettare l’incarico, dando il senso a questa urgenza”.
Il logo scelto per rappresentare la campagna è quello di una primula, fiore primaverile che rappresenta la rigenerazione e la ripartenza. “Se il virus ci ha chiuso negli ospedali e nelle case, il vaccino ci riporterà finalmente a contatto con la vita sociale e con la natura che ci circonda”, ha dichiarato Boeri nella conferenza stampa di presentazione. “Vaccinarsi sarà dunque un passo di fiducia nel futuro, responsabilità civile e di amore verso gli altri. La sfida è che il sistema dei padiglioni diventi simbolo per un Paese, il primo a essere colpito dalla pandemia in Europa, che può raccontare meglio di qualunque altro la bellezza in un momento così difficile”, ha concluso.
Secondo il progetto, la somministrazione del vaccino avverrà all’interno di padiglioni temporanei posizionati in 1500 piazze italiane. I padiglioni saranno costituiti da prefabbricati smontabili e ri-assemblabili facilmente, con scheletro in legno e copertura di materiali idrorepellenti, riciclabili e biodegradabili. Ciascun padiglione ospiterà un sistema di pannelli fotovoltaici per coprirne il fabbisogno energetico. Internamente, i padiglioni prevederanno gli spazi necessari per la somministrazione del vaccino, per l’accettazione e per l’attesa, oltre a un nucleo centrale adibito a zone di servizio per gli operatori.