Ricordo che, ai tempi in cui ero studente di ingegneria elettronica al Poli, sognavo di poter “mettere le mani” sul Cray T3D/64 del CINECA, all’epoca uno dei supercomputer ad elevato parallelismo più potenti al mondo, per creare modelli di previsione dei mercati finanziari (in quel tempo, roba da alieni, in Italia). Sono felice di sapere che, finalmente, si è creato un percorso specifico sul supercalcolo, oramai fondamentale in moltissimi ambiti industriali, dei servizi, ecc. Bravo Politecnico!

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