Il Politecnico è ai vertici delle classifiche mondiali delle università anche grazie alla ricerca scientifica di frontiera che porta avanti nei suoi laboratori. I protagonisti di questo primato italiano sono i circa 3500 scienziati e ricercatori del Politecnico. Tra i temi più caldi ci sono ovviamente quelli legati alla trasformazione sistemica verso la neutralità climatica; e poi il mondo del digitale, dell’esplorazione spaziale, delle life sciences, i movimenti abbracciati dal New European Bauhaus, le nuove frontiere nello studio della materia… In particolare i giovani ricercatori immettono nuova linfa nel sistema della ricerca e fanno crescere filoni scientifici innovativi. Il Politecnico investe in attività mirate proprio a incentivare l’arrivo di giovani scienziati di eccellenza. Tra i molti, quest’anno accogliamo dodici nuovi giovani ricercatori e ricercatrici tra i migliori della loro generazione, che arrivano al Politecnico di Milano grazie al programma Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) fellowship. Ve li presentiamo… in rigoroso ordine d’appello.
CHIARA TROVATELLO ha scelto di portare il suo progetto al Poli per la ricerca estremamente competitiva nel campo dell’ottica non lineare e della spettroscopia ultraveloce, che rappresentano fiori all’occhiello per l’ateneo milanese. Il suo progetto li applica allo studio di materiali bidimensionali (come il grafene, i dicalcogenuri di metalli di transizione e le eterostrutture van der Waals): unisce scienza dei materiali, ottica non lineare e ottica quantistica per svelare sorgenti di luce integrate alla nanoscala, con possibile impatto sul futuro delle comunicazioni quantistiche sicure, creando nuovi protocolli e tecnologie avanzate per comunicazioni sempre più rapide ed energeticamente favorevoli.
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