Il Politecnico è ai vertici delle classifiche mondiali delle università anche grazie alla ricerca scientifica di frontiera che porta avanti nei suoi laboratori. I protagonisti di questo primato italiano sono i circa 3500 scienziati e ricercatori del Politecnico. Tra i temi più caldi ci sono ovviamente quelli legati alla trasformazione sistemica verso la neutralità climatica; e poi il mondo del digitale, dell’esplorazione spaziale, delle life sciences, i movimenti abbracciati dal New European Bauhaus, le nuove frontiere nello studio della materia… In particolare i giovani ricercatori immettono nuova linfa nel sistema della ricerca e fanno crescere filoni scientifici innovativi. Il Politecnico investe in attività mirate proprio a incentivare l’arrivo di giovani scienziati di eccellenza. Tra i molti, quest’anno accogliamo dodici nuovi giovani ricercatori e ricercatrici tra i migliori della loro generazione, che arrivano al Politecnico di Milano grazie al programma Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) fellowship. Ve li presentiamo… in rigoroso ordine d’appello.
FEDERICA SEBASTIANI studia la relazione tra struttura e funzione di bio-colloidi e sistemi biomimetici: negli ultimi anni si è occupata di drug delivery, il processo che consente alle medicine di raggiungere zone del corpo colpite da patologie. “La formulazione di nanocarrier (cioè particelle nanometriche che trasportano i farmaci) ha attirato una crescente attenzione negli ultimi decenni. In particolare, la possibilità di combinare funzionalità terapeutiche e di imaging in un’unica nanopiattaforma (teranostica) è stata ampiamente esplorata per far progredire gli approcci terapeutici e promuovere la transizione dalla medicina convenzionale alla medicina personalizzata”. Sebastiani studierà nanocarrier lipidici per la consegna genica.
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