Il Politecnico è ai vertici delle classifiche mondiali delle università anche grazie alla ricerca scientifica di frontiera che porta avanti nei suoi laboratori. I protagonisti di questo primato italiano sono i circa 3500 scienziati e ricercatori del Politecnico. Tra i temi più caldi ci sono ovviamente quelli legati alla trasformazione sistemica verso la neutralità climatica; e poi il mondo del digitale, dell’esplorazione spaziale, delle life sciences, i movimenti abbracciati dal New European Bauhaus, le nuove frontiere nello studio della materia… In particolare i giovani ricercatori immettono nuova linfa nel sistema della ricerca e fanno crescere filoni scientifici innovativi. Il Politecnico investe in attività mirate proprio a incentivare l’arrivo di giovani scienziati di eccellenza. Tra i molti, quest’anno accogliamo dodici nuovi giovani ricercatori e ricercatrici tra i migliori della loro generazione, che arrivano al Politecnico di Milano grazie al programma Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) fellowship. Ve li presentiamo… in rigoroso ordine d’appello.
ALESSANDRA BONFANTI si occupa di meccanica dei materiali soffici, con focus sui materiali biologici, sia animali che vegetali, un ambito conosciuto come Mechanobiology: si focalizza sulla risposta dei componenti biologici – dalla scala subcellulare al tessuto – a segnali meccanici per la regolazione di processi biologici – come sviluppo, fisiologia e malattie. Un esempio è quello dei tessuti epiteliali sottoposti a sforzi meccanici durante i processi fisiologici: gli alveoli si gonfiano durante la respirazione, le cellule epiteliali dei vasi sanguigni sono soggette a sforzi dovuti al flusso di sangue, l’intestino si contrae e rilassa durante la digestione. Quando questi tessuti si rompono, l’individuo sviluppa uno stato patologico. Attraverso la combinazione di avanzate strumentazioni sperimentali, come quella dell’Organ-on-Chip, e nuovi modelli micromeccanici, Bonfanti intende migliorare la comprensione di come i tessuti funzionano e di come possono rompersi, con un prevedibile impatto su cure personalizzate e sviluppo di nuovi trattamenti.
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