Il Politecnico è ai vertici delle classifiche mondiali delle università anche grazie alla ricerca scientifica di frontiera che porta avanti nei suoi laboratori. I protagonisti di questo primato italiano sono i circa 3500 scienziati e ricercatori del Politecnico. Tra i temi più caldi ci sono ovviamente quelli legati alla trasformazione sistemica verso la neutralità climatica; e poi il mondo del digitale, dell’esplorazione spaziale, delle life sciences, i movimenti abbracciati dal New European Bauhaus, le nuove frontiere nello studio della materia… In particolare i giovani ricercatori immettono nuova linfa nel sistema della ricerca e fanno crescere filoni scientifici innovativi. Il Politecnico investe in attività mirate proprio a incentivare l’arrivo di giovani scienziati di eccellenza. Tra i molti, quest’anno accogliamo dodici nuovi giovani ricercatori e ricercatrici tra i migliori della loro generazione, che arrivano al Politecnico di Milano grazie al programma Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) fellowship. Ve li presentiamo… in rigoroso ordine d’appello.
HERNÁN BOBADILLA è un filosofo della scienza, con un background in geologia e interessi di ricerca transdisciplinari. Ci racconta: “C’è un approccio relativamente nuovo nello studio degli eventi climatici estremi, noto come approccio storyline. Può portare a intuizioni rilevanti riguardanti eventi climatici estremi in condizioni di profonda incertezza. È inteso come un complemento delle metodologie tradizionali, ma spesso incontra una resistenza significativa tra gli scienziati”. Bobadilla vuole verificarne la legittimazione esplorando i vari modi in cui l’approccio alla trama e la filosofia della comprensione scientifica possono corroborarsi a vicenda.
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