Diciamo sul serio: taxi volanti a Milano entro 3 anni

È una di quelle storie dal Poli che sembrano fantascienza ma non lo sono. In occasione delle Olimpiadi invernali del 2026 potrebbero già circolare in città

Per citare un grande scienziato (non politecnico, ahimè), “dove andiamo noi non ci servono strade”. Però ci servono i vertiporti, ovvero le strutture necessarie per il decollo e l’atterraggio dei taxi volanti – per il momento si parla di velivoli piccoli, adatti al massimo al trasporto di due persone e un bagaglio, in un prossimo futuro veri e propri pullmini volanti, a decollo e atterraggio verticale.

A Milano è già in programma la costruzione di due vertiporti all’interno della città, a Citylife e Porta Romana, e altri due nei maggiori aeroporti, a Linate e Malpensa. I lavori per costruirli partiranno nel 2024 e i primi voli sono attesi per il 2026, in occasione dei Giochi olimpici invernali. Il Politecnico di Milano per conto di SEA, maggiore azionista della newco responsabile della progettazione, costruzione e gestione dei vertiporti, ha analizzato in uno studio di fattibilità le aree in Lombardia adatte ad accoglierli: 9 zone urbane e altre 6 in tutta la regione, dando precedenza ai capoluoghi di provincia.

Nel 2026 raggiungere via cielo il centro di Milano partendo da Malpensa potrebbe costare circa 120 euro a testa. Successivamente il prezzo dovrebbe assestarsi intorno agli 80 euro, competitivo con un noleggio auto con conducente. Si va nella direzione di un consolidamento del servizio entro i prossimi 10-20 anni: secondo i ricercatori del Poli, si stima che nel 2030 viaggeranno su taxi volanti circa 2 mila passeggeri al giorno.

Per quanto riguarda i veicoli veri e propri, invece, ormai ci siamo, ci spiega Alex Zanotti, ricercatore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali:

“Dal punto di vista tecnologico non vedo particolari difficoltà, perché partiamo da una base di conoscenze in ambito aeronautico ben nota. Queste macchine (note come eVTOL, acronimo di electric vertical take-off and landing, n.d.r.) voleranno a breve. Si stanno concentrando gli sforzi per l’obiettivo delle Olimpiadi di Parigi 2024 e quelle invernali di Cortina e Milano 2026, per creare degli aerotaxi che colleghino gli hub aeroportuali ai luoghi dove si terranno le competizioni sportive, come gli stadi”.

I ricercatori oggi si concentrano sui temi dell’indotto attorno a questa nuova realtà, sulla parte software (alcuni di questi velivoli saranno comandati automaticamente, ci spiega Zanotti), sulle certificazioni, sui piani regolatori del traffico aereo cittadino e sull’aspetto psicologico, da non sottovalutare in nessun caso, soprattutto nell’ambito della guida autonoma. Le applicazioni spaziano dal turismo, alla supply chain, al sociale, per esempio a servizi cittadini di ambulanze volanti.

Credits header: Corriere della Sera

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