“L’ultimo editoriale per MAP nelle vesti di rettore… un saluto che, confesso, porta con sé tanti ricordi. Ripenso all’emozione che ho provato il giorno dell’elezione, in quel freddo novembre del 2016. La stessa che mi ha accompagnato due mesi più tardi quando è iniziata ufficialmente questa “avventura”. Una delle più belle della mia vita!”
Comincia così il prof. Ferruccio Resta, rettore uscente del Politecnico di Milano, raccontando il suo viaggio alla guida del Politecnico: dalle “Colazioni in Laboratorio” (perché, scrive, “nella ricerca sta la nostra anima”) alla responsabilità nei confronti dei tanti ragazzi e delle tante ragazze del nostro Ateneo, “ancora più forte in tempi di pandemia”.
“Nell’emergenza, ho affrontato la nomina a Presidente della CRUI: leggendo, a distanza di poche ore, in treno nel tratto Roma-Milano, le tragiche notizie che arrivavano da Wuhan. Per me un vero e proprio battesimo del fuoco. Oggi, dopo tre anni vissuti in bilico, ammetto di essere fiero di come ha reagito il sistema universitario alla pandemia. Ha dimostrato di essere l’ossatura del Paese”.
Nell’editoriale, Resta ripercorre alcune delle sfide che hanno scandito il suo mandato. “Mantenere la barra dritta non è stato facile, ma possibile grazie a una visione chiara e condivisa di dove volessimo arrivare. La missione tracciata nel Piano Strategico ha indicato la rotta, quella di una “European Leading University”, con uno sguardo aperto al confronto internazionale, capace di interpretare il cambiamento”.
Conclude citando Henry Ford: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo. E voi, cari Alumni, per me e per la comunità politecnica, ci siete sempre stati.
Grazie di cuore”.
Ferruccio Resta