Green deal, Poli e imprese studiano insieme come usare l’idrogeno “pulito” 

“Il Governo italiano intende sviluppare una leadership tecnologica e industriale nelle principali filiere della transizione energetica”, spiega Resta

Sono iniziate le attività della Hydrogen Joint Research Platform, piattaforma di ricerca congiunta tra università e aziende fondata a fine 2021. Voluta dal Politecnico di Milano, Hydrogen JRP ha l’obiettivo di promuovere la ricerca e l’innovazione sulle potenzialità dell’idrogeno come fonte di energia pulita, a supporto di scenari e strategie per la produzione e il consumo di energia a zero emissioni. La piattaforma è pensata per facilitare il trasferimento tecnologico grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati e per mettere a sistema ricerca scientifica, innovazione e mondo industriale in ottica di filiera. Accanto all’Ateneo e a Fondazione Politecnico di Milano, al momento fanno parte di Hydrogen JRP anche Edison, Eni, Snam, A2A e NextChem. L’intento è quello di creare una vera e propria filiera dell’idrogeno in Italia, allargando la partecipazione al maggior numero di soggetti interessati. 

Hydrogen Joint Research Platform

Non è del tutto una novità: i ricercatori del Politecnico portano avanti da diversi anni questo filone di ricerca, ma oggi è più che mai all’ordine del giorno: dalla produzione di idrogeno “pulito” alle soluzioni per il suo accumulo e trasporto alle applicazioni residenziali, industriali e di mobilità. In un recente intervento, il Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta ha spiegato come le previsioni indichino che nel 2050, anno che l’Europa ha votato alla neutralità climatica, l’idrogeno potrebbe rappresentare oltre il 20% dei fabbisogni energetici complessivi in settori chiave dell’economia italiana.   

L’idrogeno, precisa Resta, “se usato in maniera complementare con altre tecnologie, può contribuire in modo significativo a innescare processi industrialipiù sostenibili e puliti e a ridurre le emissioni generate”. Particolarmente rilevante può essere il suo ruolo nei settori trasporti, power generation e riscaldamento domestico: “Il trasporto a lungo raggio è responsabile per circa il 5-10 per cento delle emissioni di CO₂ complessive. Grazie alle misure previste nel Pnrr, potremmo registrare una penetrazione significativa dell’idrogeno fino al 5-7 per cento del mercato entro il 2030”. 

Tra le priorità indicate dal PNRR, spiega Resta

“il Governo italiano intende sviluppare una leadership tecnologica e industriale nelle principali filiere della transizione energetica (sistemi fotovoltaici, turbine, idrolizzatori, batterie) che creino occupazione e crescita grazie allo sviluppo delle aree più innovative, a partire dall’idrogeno”. 

Hydrogen JPR nasce al Politecnico di Milano anche per rispondere a questa chiamata: “La transizione energetica è tra le più grandi sfide dei nostri tempi. Sono due i concetti chiave sui quali dobbiamo insistere: il rafforzamento di un percorso politico, di allineamento con le direttrici europee, che si basa su una fase di accompagnamento del sistema industriale; lo sviluppo di ricerca e formazione per posizionarci come punto di riferimento in termini tecnologici all’interno panorama internazionale. Perché questo accada abbiamo bisogno di tracciare un progetto comune che vede l’università al fianco delle imprese. Ecco perché Hydrogen Joint Research Platform, che oggi avviamo grazie alla partecipazione, alla capacità di ascolto e di innovazione di tre grandi imprese del settore, deve poter estendersi il più possibile al tessuto produttivo.” 

Credits home e header: Fondazione Politecnico

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