Il mondo cambia e con esso cambiano anche le persone che lo fanno funzionare. Se è vero che i corsi “storici” del Politecnico di Milano continuano a offrire gli strumenti per affrontare la crescente complessità della nostra epoca (come testimoniano i dati occupazionali che rappresentano gli Alumni tra i più apprezzati professionisti in tutto il mondo), è altrettanto vero che, dal confronto con il mondo delle aziende, della tecnologia e dell’innovazione e con le nuove generazioni di studenti, stanno emergendo nuove idee e nuove esigenze. L’Ateneo si chiede (anche) di cosa si occuperanno gli Alumni di domani, del prossimo decennio, nel corso della loro carriera, e come potranno continuare a dare un contributo significativo nella gestione delle grandi sfide che ci attendono. Questo porta sia all’aggiornamento dei corsi tradizionali, sia alla nascita di nuovi corsi di laurea: due partiranno nel prossimo semestre.
… o, più correttamente, in High Performance Computing Engineering. Sarà il primo corso di laurea magistrale in Italia dedicato al calcolo ad alte prestazioni e alle sue molteplici applicazioni, dalla sostenibilità energetica alla climatologia, dalla genomica alla medicina e alla farmacologia, dalla chimica alla finanza, dalla biomeccanica computazionale all’aerospazio.
commenta il Rettore.
Caratterizzato per la forte interdisciplinarietà, il corso formerà ingegneri dalla solida preparazione nelle principali tecnologie e architetture informatiche per il supercalcolo, nel quantum computing e nella modellazione matematico-statistica di problemi complessi. L’insegnamento sarà in lingua inglese.
Altro caso unico nel panorama della formazione universitaria in Europa, il nuovo Master of Science in Trasformative Sustainability nasce dalla collaborazione tra Politecnico di Milano e Università Bocconi. L’obiettivo è formare professionisti in gradi di guidare le imprese da una prospettiva fortemente integrata, innovativa e multidisciplinare sulla sostenibilità.