Il Politecnico nel progetto di ricerca per chi ha perso l’olfatto

In partenza il progetto Rose, che vede l’Ateneo coinvolto con altri 6 partner europei, per sviluppare tecnologie in supporto a chi ha perso l’olfatto

Sono iniziati i lavori di ROSE, il progetto finanziato dall’Unione europea che vede il Politecnico come uno dei sette partner europei protagonisti.  

Il progetto ROSE si rivolge a quelle persone affette da una perdita dell’olfatto totale o parziale (anosmia e iposmia) e ha come obiettivo sviluppare le tecnologie necessarie per dare loro sostegno. A differenza di altri sistemi sensoriali, ad oggi non esiste un modo per ripristinare parzialmente o totalmente il senso dell’olfatto, una volta danneggiato. 

In questo contesto si inserisce il progetto ROSE, che a questo scopo combinerà discipline come nanotecnologia, microtecnologia, biotecnologia, design meccanico, neurochirurgia, olfatto clinico, neuroscienze e psicologia cognitiva, con l’obiettivo di verificare la fattibilità di una protesi olfattiva miniaturizzata che combini micro sensori di odori e stimolatori neurali

Si calcola infatti che la perdita dell’olfatto colpisca circa il 20% della popolazione mondiale, con un incremento recente dovuto alla pandemia di Covid-19, dal momento che circa 1 contagiato su 2 registra anosmia o iposmia tra i suoi sintomi. 

progetto rose
Credits: meafarma

IL RUOLO DEL POLITECNICO NEL PROGETTO ROSE 

Il nostro Ateneo ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del progetto: sotto la guida delle professoresse Marina Carulli e Monica Bordegoni del Dipartimento di Meccanica, il Politecnico svilupperà dei recettori olfattivi miniaturizzati su misura e dovrà progettare, testare e produrre prototipi di protesi olfattive miniaturizzate, utilizzando tecnologie di stampa 3D

Il progetto è finanziato con oltre 3 milioni di € dall’Unione Europea nell’ambito del programma H2020 Pathfinder Pilot. I partecipanti, oltre al Politecnico, sono Lyon Neuroscience Research Center (CNRS, France), Technische Universität Dresden (Germania), Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (Svizzera), Aryballe (Francia), Aristotelio Panepistimio Thessalonikis (Grecia) e CEA LETI (Francia). 

Scopri tutto sulla ricerca politecnica di frontiera e sui temi definiti dalla Commissione Europea nell’ambito del Recovery Plan. Visita il sito Next Generation EU del Politecnico di Milano.