Il Politecnico di Milano, con la collaborazione della Fondazione Politecnico di Milano e dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha dato vita ad ARTERY (Autonomous Robotics for Transcatheter dEliveRy sYstems), un progetto H2020 finanziato dalla Commissione europea che si occupa di ricerca nel campo delle malattie cardiache strutturali.
L’obiettivo di ARTERY è creare una piattaforma robotica che sfrutti l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per implementare il trattamento non invasivo delle malattie delle valvole del cuore.
COME FUNZIONA ARTERY?
Il progetto ARTERY mira a sviluppare nuovi sistemi di guida e monitoraggio e sistemi capaci di formare e supportare gli operatori, rendendo gli interventi più sicuri ed efficaci per il paziente ed eliminando l’uso dei raggi X.
I medici in training riusciranno, grazie all’utilizzo della realtà virtuale, a sperimentare gli interventi cardiovascolari in simulazione, riducendo così notevolmente lo stress e migliorando l’approccio agli interventi. In questo modo il medico non impara direttamente sul paziente ma sul simulatore, in sicurezza e azzerando i rischi.
ARTERY prevede la creazione di una piattaforma robotica che semplificherà le procedure percutanee (ovvero le procedure in cui le strutture malate sono riparate o sostituite impiantando uno o più dispositivi nel cuore tramite un catetere inserito da un piccolo accesso periferico) e che eliminerà l’uso dei raggi-X intra-operatori; il sistema sarà inoltre semi-autonomo e le decisioni, che saranno guidate dall’intelligenza artificiale, verranno sempre condivise e concordate con l’operatore umano.
“Il progetto Artery introdurrà due grandi innovazioni che avranno un importante impatto sulle operazioni cardiache: – afferma Emiliano Votta, Alumnus e professore associato del Politecnico di Milano – il telecontrollo dei robot attraverso l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, e quindi la possibilità di gestire operazioni complesse in modo intuitivo e potenzialmente da remoto, e l’uso di cateteri sensorizzati, che permetteranno più controllo e precisione nei movimenti del catetere dentro il corpo del paziente. Queste innovazioni renderanno gli interventi percutanei sul cuore più semplici da imparare e da eseguire, e più sicuri per pazienti e operatori.”
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, il Politecnico di Milano unisce le proprie competenze con quelle dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, che fornisce la guida clinica nello sviluppo, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che si occupa della sensorizzazione del sistema, dell’università Cattolica di Leuven, che si occupa dell’attuazione robotica dei cateteri e di tre aziende che contribuiranno alla traslabilità della ricerca: FBGS, esperta di sensori a fibre ottica, Artiness, esperta di realtà aumentata applicata al mondo medicale, e Swissvortex, esperta di tecnologie transcatetere.
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