Lo scorso giovedì, 11 febbraio, è stato presentato in una conferenza stampa il progetto di riqualificazione urbana per il futuro dell’area Bovisa-Goccia, in base alla Convenzione Quadro tra il Comune di Milano e il Politecnico. Le linee guida del progetto sono state illustrate dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala, dall’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran e del Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta.
Il progetto prevede, tra i vari interventi, un investimento da 100 milioni di euro dell’Ateneo, che amplierà la sua presenza nel quartiere Bovisa dove, come spiega il rettore, già oggi gravitano 20 mila studenti e 5 dei 12 dipartimenti dell’Ateneo. La riqualificazione del quartiere prevede una nuova area universitaria immersa in 215.000 metri quadrati di verde: il Parco della Goccia e il Parco dei Gasometri. Lo sviluppo complessivo dell’area prevede quattro progetti collegati: il Giardino delle Arti e delle Scienze; la nuova Palazzina del Dipartimento per l’Energia; lo Smart City Innovation all’interno del primo dei due ex gasometri e la Fabbrica dello Sport nel secondo degli ex gasometri.
I lavori per il Parco dei gasometri inizieranno non appena saranno conclusi gli ultimi passaggi amministrativi ed “entro la fine del 2021”, spiega Resta, dovrebbero essere terminati. Sempre entro la fine dell’anno, partiranno i cantieri per riconvertire i due gasometri che dureranno due anni. “Nel gasometro più a Nord”, prosegue Resta, “abbiamo quattro livelli, per una superficie di diecimila metri quadri. Al piano interrato ci sarà una piscina 25×16 più vasche ludiche, il secondo livello sarà multisport con campetti e tribune; paddle nel terzo con area fitness. La terrazza sarà a verde, con un campo outdoor, si potrà giocare a pallacanestro in cima”.
Per quanto riguarda il gasometro sud, si tratta di 20 mila metri quadrati distribuiti su otto livelli: “nei primi nasceranno laboratori di microelettronica e sensoristica per intelligenza artificiale”, prosegue il rettore. “I successivi tre piani invece saranno dedicati al Polihub, il nostro incubatore di start up: oggi ne abbiamo 120, ma puntiamo a raddoppiarle. Nell’ultimo livello saranno ospitate le imprese per creare un ecosistema dell’innovazione con chi vuole far sviluppo insieme al Politecnico”. Due le linee guida: “La tecnologia come strumento e la sostenibilità come obiettivo“, confermando l’impegno dell’Ateneo a partecipare alla trasformazione della città e intercettare le esigenze delle nuove generazioni: “in questo quadro il benessere e la qualità degli spazi è fondamentale”, come anche la prossimità con un importante polo di ricerca e innovazione come il Politecnico di Milano: “I due gasometri saranno degli straordinari contenitori di alcune delle funzioni trainanti per il mondo dell’innovazione, dell’imprenditoria, della formazione, del benessere e della cultura con l’obiettivo di promuovere la crescita di un distretto della conoscenza e dell’innovazione che parte dall’università e che si allarga alla collettività. Una risposta concreta per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”, conclude Resta.
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