Nel 2024 il Politecnico di Milano tornerà a volare nello spazio profondo. ESA ha previsto il lancio della sonda spaziale Hera verso l’asteroide binario Didymos, il più piccolo corpo celeste oggetto di una missione, dove rilascerà due piccoli satelliti CubeSat.
Il gruppo guidato dal professor Francesco Topputo sarà responsabile della progettazione della traiettoria e del sistema di guida, navigazione e controllo del secondo CubeSat “Milani”.
Hera è il contributo europeo ad AIDA, collaborazione tra ESA e NASA, il cui scopo è quello di testare un sistema di protezione della Terra da asteroidi in rotta di collisione.
“Il dipartimento di Scienze e Tecnologie aerospaziali del Politecnico è stato appena selezionato per partecipare alla missione con un ruolo da protagonista, il team guidato dal professor Francesco Topputo sarà infatti responsabile della progettazione della traiettoria e del sistema di guida, navigazione e controllo del secondo CubeSat ‘Milani’, dedicato ad Andrea Milani, professore di Meccanica orbitale all’Università di Pisa, venuto a mancare nel 2018” si legge nella nota diffusa dall’università milanese, in cui si sottolinea che “l’utilizzo dei satelliti miniaturizzati CubeSat è estremamente ambizioso e rappresenta un passo fondamentale per l’esplorazione del Sistema Solare a basso costo, ma al tempo stesso ad alto contenuto tecnologico e scientifico”.
Per la prima volta, i CubeSat dovranno essere autonomi ad una distanza di oltre 10 milioni di chilometri da Terra in un ambiente ad oggi poco conosciuto e mai esplorato, come quello di un asteroide binario.
Un CubeSat fornirà importanti informazioni sulle proprietà fisiche e dinamiche di Didymos e di Dimorphos. L’altro CubeSat fungerà da tassello fondamentale nella realizzazione della prima rete di comunicazione interplanetaria tra il satellite madre (Hera) e i suoi due CubeSat e sperimenterà per la prima volta algoritmi innovativi di guida, navigazione e controllo autonomo nello spazio profondo.
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