Partecipanti:
Prof. Enrico Zio, presidente di Alumni Politecnico di Milano.
La scienza dei rischi risponde a 3 domande: cosa può succedere di indesiderato? Quali sono le conseguenze e l’impatto dell’incidente? Qual’è l’incertezza con la quale tutto ciò avviene? In generale, e ancor più durante questo periodo di pandemia, la scienza dei rischi è un importante strumento di supporto alle decisioni per dare le informazioni più robuste possibili, ma il rischio zero non esiste: occorre definire il rischio residuo che la società vuole ed è in grado di accettare. È una responsabilità del governo definire la soglia di accettabilità e prendere decisioni su quello che bisogna fare per proteggere da pericoli naturali e tecnologici, che ci coinvolgono tutti.
Il prof. Enrico Zio, del Dipartimento di Energia, descrive gli strumenti del mestiere dell’analista del rischio, che vanno continuamente sviluppati e migliorati per poter analizzare e gestire i sistemi complessi e le infrastrutture critiche che forniscono i servizi e i prodotti essenziali per il suo funzionamento, costituendone lo scheletro. Al centro, c’è l’essere umano, che ne è il progettista e l’operatore, il protagonista assoluto che va formato perché ne sia il protagonista positivo.